Da qualche giorno la mia casa è piena di ragnatele ed insetti vari e non é colpa ne’ dell’invasione delle cimici, ne’ della scarsa pulizia: é solo segno che ci stiamo paurosamente avvicinando alla fine di ottobre e quindi ad Halloween!
Le mie figlie non vedono l’ora di celebrare vestendosi da protagonista di Stranger Things (la grande) e da pagliaccio di It (la piccola).
Halloween (31 ottobre) è una festa statunitense, ma da un po’ di anni è stata introdotta anche in Italia. I bambini si divertono e si travestono: è una specie di secondo carnevale, anche se un po’ più trash! Quest’anno purtroppo non potrò appendere, come tutti gli anni, un avviso sul portone del mio condominio, avvisando che passeranno i bambini della casa, chiedendo “Dolcetto o scherzetto?” per via del Covid. Qualche anno fa, alla fine del giro, le mie figlie avevano portato a casa di tutto, anche scatole di cerini, fazzoletti di carta, frutta…una ha anche portato una copia de La Stampa 🙂
Non perdiamo comunque l’occasione per insegnare ai nostri figli che cosa è la festa di Ognissanti. La parola Halloween significa: “All Hallows Eve”, cioè “Vigilia di tutti i Santi”, festa che ricorre il 1° novembre. Dovremmo allora trovare una mediazione tra il significato carnevalesco della festa americana e quello più spirituale delle nostre feste.
Io mi faccio contagiare dall’euforia comprando mini zucche di tutte le forme con cui addobbo la casa, mentre mio marito si industria nel creare “Jack-o-lantern“, ovvero la zucca intagliata, dentro alla quale mettiamo la candela. Peró il giorno successivo porteremo le bambine al cimitero, dove potranno fare una preghiera per i nonni.
Sará il giusto compromesso?