Libro sull’educazione dei figli: il rischio educativo di don Luigi Giussani

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Riguardo l´educazione dei figli, un libro che, secondo me, ha molto da insegnare è Il rischio educativo (Rizzoli, uscito per la prima volta nel 1977) di don Luigi Giussani, insegnante e fondatore del movimento di Comunione e Liberazione.

Riguarda i problemi dei genitori di oggi nell´educare i propri figli e trasmette l’idea che educare voglia dire prendersi un rischio, in quanto l’adulto indica la via da seguire, ma poi deve riuscire ad accettare il rischio che il figlio non la scelga, anzi che ne prenda un’altra completamente diversa.

E’ qui che viene esaltato l’aspetto democratico dell’educazione: l’adulto deve rischiare di essere perdente! Avrà comunque passato al figlio l’idea che esiste qualcuno che crede in qualcosa, a tal punto da volere che altri ne seguano l’esempio.

Questa è l’idea forte che passerà al giovane: che ci sono passioni, preferenze, convinzioni e che non è sempre tutto uguale, intercambiabile, indifferente.

In effetti, educare i figli non consiste solo nell´insegnare due o tre cose quali proferire qualche strascicato buongiorno e buonasera, lavarsi i denti e non mettersi le dita nel naso in pubblico. Però la parola educazione suscita spesso immagini truculente, tipo padri feroci che picchiano i figli o che li mandano a letto senza cena.
Insomma, per noi l’educazione o diventa una questione formale oppure un emblema di crudeltà/autorità e quindi molte volte non ci sforziamo di insegnarla.

Sappiamo, per esempio, che non è bello che i nostri figli passino il pomeriggio davanti a un videogioco che esalta la violenza, o comunque davanti alla televisione: non ci piace, non vorremmo che lo facessero, ma per non incrinare la beatitudine dei nostri figli e per non creare motivi di scontro evitiamo di dare loro regole e divieti.

In effetti, dopo una pesante giornata di lavoro, torniamo a casa stanchi morti e ci affaticherebbe non poco combattere e difendere strenuamente le nostre idee!

Dobbiamo comunque almeno sforzarci di comunicare loro come la pensiamo e riuscire a metterci in discussione, facciamolo per loro, se lo meritano!! Fin da piccoli i figli fanno il contrario di quello che dicono i genitori, ma solo perchè aspettano che siano i grandi a dare loro dei limiti, ad insegnare loro fin dove possono arrivare. Questo continua per tutta la vita, aiutiamoli!!

7 Commenti

  1. salve, sono una mamma di 32 anni ed ho una birba di nome dennis, già il nome e’ tutto un programma, ecco ho un problema, mio figlio nonostante abbia adesso 2 anni non ascolta, rompe tutto in casa, e quando usciamo corre solo per strada…. quello che avrei di bisogno e’ di un vostro consiglio sul fatto come posso andargli incontro e sopratutto come dovrei fare per farmi ascoltare… le ho provate di tutte e credetemi senza successo… e’ un bel peperino ma ci dovra’ essere pure un modo. vi prego datemi un consiglio… uan mamma disperata

  2. Anche mia figlia ha due anni e non mi vergogno a dire che evito certe situazioni per evitare che faccia danni, visto che la ragazza è piuttosto vivace. Però in certi momenti-limite per farmi rispettare alzo la voce, non sarà una bella cosa, ma facendolo solo in certi momenti lei ha imparato e capito che ha esagerato e si tranquillizza…magari per 15 minuti per poi ricominciare a fare la pestifera, però diciamo che ha afferrato il concetto! Purtroppo non ho una soluzione precisa da suggerirti, però secondo me bisogna assolutamente dare dei limiti. Non come quei genitori che impediscono ai loro figli di fare qualsiasi cosa, i cui figli quando stanno davvero per correre un pericolo non si rendono conto della gravità della cosa ed eguagliano il “non toccare i piatti che si rompono” con il “non buttarti per la strada che ci sono le macchine”. Io sono riuscita a far capire a mia figlia la differenza del “pericolo” variando il tono della voce. Ci saranno sicuramente altri metodi più validi che spero qualche mamma che ci legge riesca a suggerirci…per il bene di tutti!!

  3. salve, sono una mamma di 35 anni mia figlia si chiama Federica e di anni ne ha 3. Purtroppo io ed il papà ci stiamo separando, come la maggior parte delle famiglie italiane, purtroppo……. Mia figlia naturalmente vive tutte le ns tensioni, anche se ci sforziamo di filtrare il tutto perchè l’adoriamo, ma la piccola è troppo sveglia e sensibile.
    Avrei bisogno di consigli, non sò come gestire la situazione, voglio aiutare mia figlia a superare questo momento, questa separazione,facendola soffrire il meno possibile.
    Potete consigliarmi dei libri da leggere che facciano al caso mio?
    Grazie, buona giornata.

  4. Cara Roberta, mi dispiace per la vostra situazione, purtroppo quando ci sono dei bambini è tutto più complicato.
    Sono innumerevoli le pubblicazioni sul tema separazione, divorzio, genitori, figli, famiglia, ecc. Ti scrivo alcuni titoli per approfondire le conoscenze sulla materia, ma ti anticipo che non li ho letti, quindi non saprei quale consigliarti per iniziare. Chissà se qualche altra navigatrice li conosce?
    “Ci separiamo, come dirlo ai nostri figli” di Anna Coppola De Vanna – Ilaria De Vanna, Edizioni “La Meridiana”.
    “Separati divorziati e conviventi” di Francesco Tavano, “Edizioni FAG Milano”.
    “Figli sereni di genitori separati” di Remo Longo – Monika Czernin, “Fabbri Editori”.
    ‘Separati, testimonianze di uomini e donne” – Eleonora Testi – Editore Armando Siciliano – Distribuito dalla RDE
    ‘´Aiutare i figli ad affrontare il divorzio´´ – Edward Teyber – Ed. Calderini
    ‘´La famiglia in crisi´´ – Mazzucca Poggiolini e AA.VV. – Ed. Famiglia e Minori
    ‘´Quando i genitori si separano´´ – Francoise Dolts – Ed. Mondadori
    ‘´Separarsi in Italia´´ – Barbagli-Saraceno – Ed. Il Mulino
    ‘´Separiamoci insieme´´ – Annamaria Bernardini De Pace – Ed. Sperling Paperbak
    ‘´Figli sereni di amori smarriti´´ – Donata Francescato – Ed. Mondadori
    Spero di esserti stata utile! Un abbraccio. Una mamma

  5. Sono una mamma di 46 anni con tre figli di 24 – 22- 21.
    Credo di avere una certa esperienza e mi permetto di dire la mia.
    L’educazione inizia da subito è un percorso che aiuta i nostri figli ad affrontare la realtà
    e la realtà per un bimbo di due anni è che ci sono cose che non si possono fare, lo dicono gli adulti, cercano di spiegarlo, ma se non capisce, gli deve bastare il NO dei GRANDi.
    Spesso vedo che ci sono genitori che abdicano al loro ruolo per un quieto vivere, che poi tanto quieto non è.
    I bambini per crescere hanno bisogno di regole e di certezze. Hanno bisogno di sapere che se non le rispettano andranno in castigo, o accenderanno la tv dieci minuti dopo o dovranno chiedere scusa ecc… i frutti si vedranno con gli anni, ma quello che è più bello è vederli grandi, fidanzati, fare progetti per un futuro e riconoscere gli errori dei genitori fatti in buonafede, ma anche l’impegno educativo come modello buono da imitare.
    Buon lavoro, l’0educazione è un lavoro che va fatto prima di tutto su di noi e non va fatto da soli, confrontatevi con i papà, abbiate la stessa linea educativa, non criticatevi davanti ai bambini, ma confrontatevi e fatevi aiutare…

  6. CIAO SN UNA RAGAZZA DI 14 ANNI…HO UN PAPà KE NN MI HA MAI ACCETTATA LITIGANO IN CONTINUAZIONE..IL SABATO E LA DOMENICA SERA DEVO TORNARE ALLE 10.30 E SE FACCIO RITARDI MI PICCHIA.ECCO SI è SUCCESSO PROPRIO IERI SERA CHE MI HA PICCHIATO..X 13 MINUTI DI RITARDO MI HA PICCHIATO CN IL CICLO ADDOSSO SN STANCA DI TUTTO CIO DI ESSERE CHIAMATA PUTTANA X SENZA NNT..LA SUA FAMIGLIA DICE CHE LO FA PER IL BENE NOSTRO,MIO DI MIA SORELLA E DI MIA MAMMA..MA KE BALLE!SN STANCA DI VEDERE MAMMA ESSERE PICCHIATA DA QND SN PICCOLA E DI ESSERE CHIUSA IN UNA STANZA MENTRE MAMMA VIENE PICCHIATA DI LA..QND ERO NEL PANCIONE DI MAMMA PAPà LA PRENDEVA A CALCI NELLA PANCIA IO HO SEMPRE ODIATO PAPà HO SEMPRE PENSATO KE IL DIVORZIO SIA UNA COSA MIGLIORE PER TUTTI MA MAMMA NN SI DECIDE A FARLO….MI SN ROTTA…DI TUTTO PER PIACERE DATEMI DEI CONSIGLI NN SO CN CHI PARLARNE…CIAO DA PICCOLA DISPERATA QUARTODICENNE!

  7. Cara Rita, il tuo commento mi ha molto colpito. E’ la prima volta che ricevo messaggi di questo tipo e credo che una situazione familiare simile sia molto difficile da giudicare senza conoscerla di persona, ma credo anche che il consiglio migliore sia di contattare un’organizzazione specializzata quale il Centro Nazionale d´Ascolto Telefonico, ovvero il cuore dell´attività di Telefono Azzurro, cioè la linea telefonica gratuita 19696 a disposizione di tutti i bambini ed adolescenti fino a 14 anni di età per denunciare maltrattamenti e abusi o anche solo per parlare con un operatore ed esporre problemi e difficoltà. Se te la senti, forse sarebbe la cosa migliore da fare. Un abbraccio forte. Una mamma

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