Questo è il titolo di un interessantissimo articolo de La Stampa di oggi.
I genitori inglesi che invoglieranno i propri bambini a leggere, che li faranno vaccinare, che li faranno giocare e che li alimenteranno in modo corretto, evitando che diventino obesi, cioè quei genitori che si comporteranno come dovrebbero comportarsi i papà e le mamme con un minimo di cognizione, riceveranno dal governo inglese 200 sterline all´anno (circa 250 euro) di premio.
Lo ha annunciato ieri sera il primo ministro britannico Gordon Brown in un discorso che ha toccato temi “caldi” al centro della crisi della società inglese e di molte altre società occidentali: il crescente divario tra ricchi e poveri, la disgregazione della famiglia, la fine del sogno di uguali opportunità per tutti.
Il primo ministro è convinto che si possa tornare ai “tempi d’oro” non solo grazie alle 200 sterline che darà alle famiglie più povere con bambini al di sotto dei 5 anni, ma soprattutto perché ha finalmente scoperto il colpevole: Margaret Thatcher.
Gli Anni 70 e 80 sono stati quelli in cui i disoccupati sono saliti a 3 milioni: qualcuno ha chiamato i figli di queste persone i “bambini della Thatcher”, la generazione perduta alla quale è stato negato il diritto all´istruzione e al progresso.
“Bisogna fare in modo che anche nelle famiglie più povere i figli possano sperare in un destino migliore di quello dei loro genitori, che vanno dunque incentivati ad allevarli bene, come fanno le famiglie dei ricchi.” «Bisogna tornare – ha sottolineato il primo ministro – ad una Gran Bretagna in movimento, nella quale non conta da dove vieni, ma quello che vuoi diventare».
Basteranno 16 sterline al mese a fare di nuovo sognare gli abitanti delle aree più depresse ed a togliere dalle strade le gang dei teenagers con il coltello? Ho i miei dubbi!
Certo è che, quando Gordon Brown andava a scuola, i laureati trovavano subito un lavoro, cosa che non accade più ed anche le scuole erano diverse: si imparava davvero qualcosa perché i docenti erano migliori e meglio pagati.
La mancanza di speranze dei figli dei meno abbienti non è legata solo alla disoccupazione, ma a lavori non adeguatamente retribuiti, con orari sempre più massacranti che impediscono di trovare il tempo per aggiornarsi e per migliorare la propria posizione sociale, o per occuparsi adeguatamente dei propri bambini.
Non credo, quindi, che questo premio possa risolvere i loro problemi, anche se forse incentiverà i genitori ad allevare i propri figli con un po’ più di attenzione verso le loro reali necessità.
In Germania si ricevono dallo Stato delle sovvenzioni per i propri figli fino al compimento della maggiore età ed é dato a tutte le famiglie senza guardare il reddito… Qui siamo lontani anni luce e la famiglia non riceve nessun aiuto, vedi il famoso bonus bebè! Forse bisognerebbe guardare lo spirito dell’iniziativa in sé,
forse potrebbe essere comunque un inizio da cui partire e forse potrebbe insegnarci qualcosa…
In Italia chissà quando ci arriveremo…
Gli incentivi per me sono una cosa favorevole.In Italia ne dovrebbero dare di più per aiutare le famiglie in difficoltà,io ho cresciuto una figlia da sola e nessuno mi ha aiutato(stato compreso).
purtoppo in italia ce lo sognamo!!! sarebbe bello!!!