I tic consistono in disturbi del movimento o emissione di suoni involontari che evidenziano un momento di disagio: possono manifestarsi a qualsiasi età e, di solito, scompaiono in breve tempo.
Ci sono bambini che balbettano, si toccano i capelli o addirittura li strappano, c’è chi sbatte le palpebre, chi dà continui colpi di tosse o fa smorfie, chi si morde il labbro o la mano per il nervoso.
Sono tutti segni che mettono alla luce un momento difficile e di tensione emotiva nella vita di un bambino; magari a seguito di un cambiamento che può essere la nascita del fratellino, il cambio o l’inizio della scuola, la disarmonia tra mamma e papà, oppure un trasloco. Il bambino reagisce con un tic nervoso per sfogare quello che prova e che non riesce ad esprimere in altri modi.
Per risolvere o per lo meno attenuare queste manifestazioni bisognerebbe creare un ambiente sereno intorno al bambino, far finta di niente non facendogli notare il suo piccolo disturbo, sicuramente non prenderlo in giro ne’ sgridarlo per il tic, altrimenti finireste solo per invogliarlo a continuare o, peggio, a farlo di nascosto.
La mia bimba più grande, dopo la nascita della sorellina, non aveva dato segni di gelosia, ma trascorsa qualche settimana ha iniziato a storcere la bocca, assumendo una smorfia di tensione. Non sapendo come comportarmi, all’inizio le ho chiesto se andava tutto bene, poi glielo facevo notare (sbagliatissimo!), arrivando addirittura a fotografarla o farla guardare allo specchio e dicendole che era brutta quando faceva quella faccia. Non funzionando l’approccio ho capito che era meglio non farci caso e dedicarmi di più a lei: nel giro di qualche mese il disturbo è sparito! Abbiamo poi avuto un piccolo periodo di colpetti di tosse, ma abbiamo superato anche quello.
Riguardando le mie foto di quando ero piccola, ho notato che in quelle della comunione ho sempre il naso arricciato, probabilmente la tensione per l’evento mi aveva portato un tic e tiravo su con il naso all’impazzata!
Esistono spiegazioni psicologiche ad ogni tipo di tic e varie soluzioni, che a volte includono la prescrizione di farmaci, ma il discorso si fa più specifico e, in questo caso, potrete chiedere aiuto alle nostre specialiste.
Chiara Sozzi:
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