Invitata al Corriere della Sera, in presenza del Direttore De Bortoli, del Vice Direttore Stefanelli, del Direttore Generale RAI Gubitosi, del regista Ivan Cotroneo, delle attrici della serie e di tante altre persone, ho potuto assistere alle prime quattro puntate in anteprima della fiction Una mamma imperfetta, pensata contemporaneamente per web e tv, da oggi tutti i giorni alle 13 su Corriere.it e da settembre in prima serata su Rai 2.
La sala era piena di mamme, papà, nonni, blogger, giornalisti, curiosi di capire come in soli otto minuti si potesse diventare fiction-addicted... e così è stato, almeno per quanto riguarda me, nonostante io non sia una fan delle serie televisive a puntate.
Invece, vedere la protagonista Chiara, barcamenarsi tra le quotidianità mammesche, spiegando come sopravvivere al multitasking durante le sue confessioni alla web cam (utilizzata al posto di andare dall’analista) e, allo stesso tempo, chiedere all’interlocutore/spettatore dei suggerimenti mi ha entusiasmato!
Questa condivisione e ricerca di confronto mi ha coinvolto e mi ha fatto sentire subito una mamma come Chiara e le altre 3 protagoniste. Non che avessi bisogno di andare a Milano per capirlo, ma quantomeno mi sono sentita parte di un gruppo: la stessa sensazione che spero provino ogni volta le lettrici dei miei post, riconoscendosi ed identificandosi in quello che scrivo.
Un po’ di angoscia qualche volta la mette, facendoti ritrovare nelle “situazioni limite” che le mamme vivono più volte al giorno.
Essere sempre di corsa e non avere un attimo da dedicare alla cura personale non è una bella sensazione, ma ci sono anche scene che fanno ridere, come quelle della mamma di 3 gemelli che vive fregandosene dei ritardi o di non essere impeccabile, tanto da spingere i figli nell’attesa fuori dalla scuola a portarsi tavolino, sedie da campeggio ed improvvisare una partita a carte! “Perche devono abituarsi alla vita e alle persone in ritardo”
Effettivamente, tutto dipende da come si vive l’essere mamma: c’è chi esagera nel compatirsi o nella ricerca della perfezione ed arriva a deprimersi, c’è invece chi riesce a vivere alla giornata cercando di fare tutto quello che riesce, tranne i miracoli 🙂 e la affronta meglio!
Complimenti all’autore e regista Ivan Cotroneo (“Tutti pazzi per amore”, “Una grande famiglia”, “La Kryptonite nella borsa”) che ha saputo descrivere tutto questo con estrema spontaneità, nonostante non abbia figli. Ha raccontato di aver fatto tesoro delle esperienze di amici e parenti, oltre ad essersi iscritto ad un’associazione scolastica per provare in prima persona cosa vuol dire far parte della commissione mensa, piuttosto che occupare una scuola per avere le maestre.
Ci sono anche momenti in cui viene trattato il rapporto col marito e ci si chiede dove sia finito quel ragazzo che abbiamo sposato, si prende in giro chi arrivata ad una certa età si è sposata col primo che ha trovato pur di riprodursi, facendoci capire che siamo circondati da famiglie con numerosi difetti, ma decisamente migliori di quelle con manie di perfezione.
Alla prossima puntata!