Non c’è cura per l’autismo, ma la musica ha il potere di aprire la strada a nuove forme di comunicazione nei bambini che ne soffrono: 1 su 100. Sulla relazione tra musica e linguaggio nei pazienti pediatrici riflette uno studio internazionale pubblicato sul Journal of the American Medical Association che ha valutato l’efficacia della musicoterapia e in particolare dell’improvvisazione musicale.
Nei bambini che hanno partecipato al progetto è aumentata la motivazione sociale, mentre sono diminuiti i manierismi autistici, i movimenti stereotipati e ripetitivi. È migliorata anche la regolazione emotiva, che è una premessa per lo sviluppo delle abilità di interazione sociale e l’effetto è stato più evidente nei casi in cui è stato possibile ‘improvvisare’ insieme al musicoterapeuta brevi brani musicali, il che è indice di una migliore sintonizzazione affettiva.
La musicoterapia usa la musica per costruire una melodia con chi ha difficoltà di comunicazione, bambini ma anche adulti, autistici ma anche affetti da altre malattie. È un dialogo fatto di suoni, di note musicali, che si improvvisa. Non è una lezione, non c’è nulla di precostituito e il musicoterapeuta non è uno psicologo che si improvvisa musicista, ma un musicista che ha seguito un’opportuna formazione, sia musicale, che clinica e che lavora all’interno di un team specialistico.
L’autismo è una malattia dello sviluppo del cervello multifattoriale: le cause sono diverse e di diversa natura, ambientale e genetica. È affetta da disturbi dello spettro autistico circa 1 persona su 100. Ma se i numeri non sono sempre certi, è certo che il numero dei casi di autismo è in crescita nel mondo, perché è migliorata la capacità diagnostica e la sensibilità nei confronti di questa patologia: nelle persone che ne sono affette. Il grado di abilità intellettiva e comunicativa è molto variabile e spazia da una compromissione grave, ad abilità cognitive non verbali anche superiori alla norma: sono i cosiddetti talenti. Per esempio ci sono bambini con capacità di percezione dei particolari e capacità grafiche notevoli o anche con notevoli talenti musicali.
Di autismo non si guarisce, ma la diagnosi precoce che è possibile già nei primi due anni di vita, e di conseguenza l’intervento precoce sono strumenti importanti. È in questo contesto che va inserita la musicoterapia che può contribuire a migliorare la vita di chi soffre di autismo e delle loro famiglie.