Lunghi viaggi in auto: 800 km a 4 mesi

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Pubblico il resoconto del viaggio di Paolo Cravero, un papà che segue questo blog e che ha voluto raccontare come ha affrontato un lungo viaggio in auto, rispettando le esigenze della sua bimba di 4 mesi.

“Natale 2006: volevamo portare Sara, di 4 mesi, dai nonni a 800 km di distanza. Si trattava del suo primo lungo viaggio, invernale, da affrontare con una utilitaria.

Moltissimi timori ci hanno tormentato per giorni (e notti!), nonostante avessimo fatto un “weekend di prova” da 200km ad inizio dicembre. Ecco come l’abbiamo affrontato sapendo di poter contare sul supporto di nonni e zio all’arrivo (casa calda ed accogliente e lettino da campeggio).

Ovetto o navicella? Il primo è sconsigliato per i viaggi lunghi, ma la seconda occupa tutti i sedili posteriori. Sapevamo che la bimba non sarebbe stata 10-12 ore nella navicella, quindi abbiamo optato per l’ovetto ripromettendoci di fare pause frequenti. A destinazione avrebbe dormito nel lettino da campeggio. Mamma e bimba hanno viaggiato sui sedili posteriori.

auto carica 2Quando partire? Al fine di ridurre lo stress da abitacolo per Sara, la sveglia è stata puntata alle 4 del mattino del 26 dicembre. Partendo presto sapevamo che Sara avrebbe dormito per una parte del tragitto, mentre la data è stata scelta per la “garanzia” di traffico nullo. E così è stato. Al ritorno, partenza alle 4 di venerdì, in modo da evitare l’esodo di sciatori previsto per il sabato.

Soste? Sul sito Internet di Autostrade per l’Italia (www.autostrade.it) si possono cercare le aree di servizio provviste di “Baby Room”. Il ritmo del viaggio alla fine lo decide il neonato, con le sue necessità di poppata e cambio pannolino.

Bagagli! Lo spazio a disposizione era dato dal baule posteriore e dal sedile passeggero anteriore. Lasciando la cappelliera a casa è stato possibile caricare nel baule tre valigie poste “in piedi” (verificare a priori!). Una coperta in pile ha isolato termicamente l’abitacolo dal baule. Davanti è stato messo il telaio del passeggino, la sdraietta, un piccolo trolley, uno zaino e le vettovaglie. La mamma aveva a disposizione la borsa del cambio (a terra sotto l’ovetto) e giochini vari.

In pratica? La sera prima papà va a letto presto. Alle 4 si fionda giù dal letto e carica la macchina (non avendo il box auto…). Quindi si chiude dentro, accende il motore e scalda, davanti al portone. Intanto la mamma preleva la bimba dal lettino, la copre ben bene senza svegliarla e nemmeno vestirla e la infila nell’ovetto.

Appena assicurato l’ovetto al sedile le porte si chiudono e inizia l’avventura. Le soste all’autogrill si rivelano una distrazione per la bimba che guarda la gente e le luci natalizie piuttosto che tirare il latte, e fanno calare la temperatura dell’abitacolo: il cambio di pannolino lo faremo sul sedile posteriore, così come le poppate successive.

A destinazione. Non potendo/volendo uscire tutti i giorni, la sdraietta è stata fondamentale per “riporre” Sara e farla giocare. I suoi giochi preferiti l’hanno accompagnata per tutto il viaggio. Nessun problema a dormire nel lettino da campeggio, a parte che è tremendamente basso.

Tutto sommato, a parte un po’ di mal di schiena, il viaggio è andato molto bene, complice anche l’inverno mite ormai trascorso. Vedremo come andrà con il caldo!”

8 Commenti

  1. Molto interessante ! Solo che sono fermamente convinta che, se il problema esiste per un neonato di 4 mesi, è ancora più sentito il pronblema quando il bimbo è un pochino più grande. nel mio caso 16 mesi. Credimi, tenerlo buono in macchina è un vero problema, afferra di tutto, non vuole stare nel seggiolino, suda se ce lo lascio per un po’ di tempo in più. Eppure trattasi di bimbo buonissimo, non esagitato. Sto evitando tanti spostamenti proprio per non essere afflitta dai problemi di viaggio. Nulla di eccezionale per carità, però se consideri che : lavoro in ufficio, cresco il bimbo, lavo, cucino, passeggio e faccio la spesa…… da qualche parte devo rosicchiare un po’ di stress in meno !!!! Il papà ? Si limita a guidare e raramente a fare la spesa. Inesistente in casa, anzi, fa solo confusione. Che dire ? Vorrei partire per rilassarmi da qualche parte ma ho paura di faticare il triplo !!!!!!!!!! Saluti e … accetto consigli !
    Chiara

  2. Che bello viaggiare!! E’ la cosa che preferisco in assoluto. Però quando la bambina era piccola non ci spostavamo granchè ed ora che a quasi tre anni è indipendente sia dal punto di vista dei pannolini, che da quello del cibo e potrei portarla ovunque anche da sola sono incinta (ottavo mese) e non è consigliato fare grandi viaggi! Quest’estate mi piacerebbe tanto sfruttare la maternità portando la grande e il futuro neonato da qualche parte, ma visto che mio marito lavorerà non so bene come fare. Hanno orari completamente diversi e non riuscirei a fare tutto da sola. Chi ha qualche consiglio pratico da darmi??? Un abbraccio. Una mamma

  3. Paradossalmente più i bimbi sono piccini e più è facile viaggiare. Basta organizzarsi un po’. Quando il mio primogenito aveva 15 giorni abbiamo preso insieme l’aereo per andare a trovare la mia nonnina in Sicilia. Poi da lì con un’amica sono andata nelle vicinanze di Catania a quasi 200 Km di distanza a fare un po’ di bagni. Ed è stata una esperienza bellissima. Come ama dire sempre il mio pediatra, i bimbi stanno bene dove la mamma sta bene.

  4. Anche noi abbiamo un bimbo giramondo da quando ha 3 mesi, in quanto ha i nonni in Sicilia e in Francia, perciò facciamo su e giu ad ogni ricorrenza o vacanza, e devo dire che era piu facile quando stava nella culla! Ora che ha 20 mesi e trotta nel corridoio dell’aereo, i viaggi sono veri e propri percorsi avventura. Per di piu mio marito ha un po paura dell´aereo, quindi faccio sostegno al grande, mentre provo a non farmi scappare il piccolo. Forse l’ora e 45 di aereo è piu provante fisicamente dei 400 km in auto, in quanto non sta seduto sulle mie ginocchia, e i voli nazionali non fanno viaggiare i bimbi in poltrona fino ai due anni!! Il mio è un bimbone, percui sta veramente stretto seduto su di me, con quella cintura che lo stringe, e il sedile davanti che non puo utilizzare come tamburello. Riusciamo ad avere delle tregue quando mangia, leggendo delle riviste, o divertendolo con un burattino, ma è lunga!! Senza contare che tutti gli altri passeggeri non sono per forza amanti dei bimbi, e a quell´età lì spesso amano ripetere di continuo una parola appena imparata, o salutano tutti i passeggeri dei sedili dietro strillando “ciano!” fino ad ottenere risposta. Per fortuna ci sono anche quelli che ci giocano, e per fortuna ci fanno anche loro guadagnare qualche momento di calma.
    A febbraio avrà 2 anni, e allora potrà viaggiare seduto in poltrona… chissà come andrà? Nel frattempo ridiamo di questi viaggi intensi, che ci vedono arrivare a destinazione con il sollievo di quelli che hanno attraversato il deserto. Eppure quante risate e ricordi! Facciamo una foto (prima del decollo…) tutte le volte che prendiamo l´aereo.
    Invece in macchina nessun problema, eppure viaggiamo nella mia minuscola Ypsilon carica fino al soffito, lui sta nel seggiolino, cantiamo, mamma e papa fanno balletti con le braccia che lo fanno molto ridere,pausa picnic, poi la nanna ( partiamo sempre verso le ore 18.30, cosi poi dorme tutta la strada. Prevedo sempre giochi diversi in auto, e li tiro fuori man mano, passa anche molto tempo con un lungo filo appeso al soffito dell´autosul quale ho infilato grosse perle di legno, fatto qualche nodo, li tira su e giu, li gira, è un attività calma e che dura un bel po di tempo. Inoltre ci hanno regalato un parasole musicale, con un apina e dei nastri colorati, che gira con delle musichette, e si appiccica al vetro come qualunque parasole. Per le mamme interessate si trova presso il negozio imaginarium delle gru, o su internet sul sito di imaginarium. Inoltre raccomando il copri seggiolino di spugna per i viaggi estivi, per evitare di trovarlo con la schiena bagnata ad ogni fermata, si puo comprare, o cucire con un asciugamano e un elastico, per quelle piu manuali. Comunque,viaggiate con i vostri piccoli, divertimento e ricordi assicurati!!Aspetto post sulle vostre esperienze!
    Isa

  5. Cara Isa, chi era sul volo Ibiza-Torino la sera del 31 agosto ha testimonianza di come “Una mamma” in certi casi non sappia che pesci prendere!!!
    I voli con la mia piccola di 16 mesi in braccio sono l’antidoto a chi soffre l’aereo: non ti accorgi ne’ se hai decollato, ne’ se stai per atterrare. Niente, non sta ferma un attimo!!
    Sono riuscita a calmarla facendole vedere le foto della macchina digitale, ma per 10 minuti, poi per il resto del tempo ha ballato il tip-tap sulle mie gambe, allungandosi verso chi stava seduto dietro o davanti ed arraffando tutto quello che capitava a portata delle sue manine!!
    Si esce da quegli aerei che si è praticamente sfigurati!!!

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