L’importanza della musica nella vita dei bambini

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Il pianto del bambino, i suoi primi vocalizzi, il suo riconoscere le voci più familiari, quelle che sentiva dalla pancia della mamma, oppure il battito cardiaco della mamma: tutto questo fa capire che ogni essere umano ha un senso innato del ritmo ed una propria musicalità.

Secondo un´indagine commissionata da Disney Interactive sul rapporto tra la musica ed il processo formativo dei bambini, è risultato che la musica è indispensabile per lo sviluppo della fantasia e della creatività dei bambini ed, essendo un linguaggio universale, pare rappresenti uno strumento insostituibile per sviluppare nei più piccoli l´apertura nei confronti di una società sempre più multirazziale.

Dovremmo quindi imparare ad avvicinare i nostri figli all´ascolto delle sette note già dai primi mesi di vita grazie a filastrocche, ninne nanne o canzoncine.

Ogni futura mamma parla al suo bambino mentre è ancora nella pancia, raccontando cosa succede, cantandogli delle canzoni ed ogni mamma ha istintivamente un “linguaggio personale” con il proprio piccolo; ogni momento dell´infanzia ha i suoi mezzi per ascoltare e produrre musica, ma spesso non ci facciamo caso o peggio tendiamo a reprimere le attività esplorative svolte con cucchiai, pentole e forchette.

Non valorizziamo abbastanza gli aspetti sonori dei paesaggi che ci circondano, cantiamo sempre meno ninne nanne, raccontiamo poche fiabe perché le offriamo confezionate e pronte per l´uso in CD, anche senza la nostra azione diretta.

Spiega Anna Oliverio Ferraris, docente di Psicologia dello Sviluppo all´Università La Sapienza di Roma – “Il valore della ninna nanna, in particolare, si è affermato nei secoli proprio perché la persona che canta, la mamma, il papà, la tata, creano per i bambini i presupposti per la comunicazione. I bebé, pur non riconoscendo le parole, hanno sensibilità alla voce umana: colgono la musicalità della lingua e solo crescendo comprendono il significato dei vari termini”.

Oltre alla ninna nanna, anche l´ascolto di buona musica ha effetti positivi nella formazione e nella crescita dei bambini. “L´intelligenza musicale – riprende Anna Oliverio Ferraris – è la più precoce a svilupparsi e resta per tutta la vita”.

Sarebbe utile ripetere in modo rituale brani musicali più volte durante il giorno o la settimana per imparare ad aspettarsi un evento (per es. decidere quale sarà la musica che precede la nanna o la pappa).

Esiste una pubblicazione (edita dalla Città di Torino, in collaborazione con l’Associazione Sistema Musica e il Museo Luzzati) che si chiama MusicaTondo e che offre ai genitori consigli pratici per accompagnare i piccoli alla scoperta dei suoni, facendo maturare in loro uno speciale legame con la musica.

Questo libro, dedicato ai genitori di bambini compresi nella fascia d’età 0 – 6 anni e agli operatori del settore della prima infanzia, è in distribuzione gratuita ed è diviso in tre sezioni che vogliono rappresentare tre livelli di lettura.

Il primo, dal titolo Fare, suggerisce condotte musicali da impiegare nella relazione tra bambino e genitori, familiari, educatori: possono essere giochi vocali o corporei, pratiche di osservazione da precisi punti di vista, racconti o canzoni.

Il secondo livello, Ascoltare, suggerisce brani di musica classica e contemporanea da ascoltare durante la gravidanza, brani di approccio alla pappa o per favorire la nanna.

Il terzo livello, Sapere, contiene i fondamenti teorici e metodologici che ispirano i suggerimenti del Fare e dell´Ascoltare, ed è riservato a chi desidera approfondire le ragioni per cui si propongono quelle precise attività e ascolti.

Anche la televisione aiuta il bambino a conoscere la musica, infatti, nonostante non ami far guardare troppa televisione alla mia bambina, ho scoperto una serie di cartoni animati della Disney che si chiama “Little Einstein” e che ha come protagonisti quattro bambini tra i 4 e i 6 anni (di etnie differenti) uniti da un grande amore per la musica: tra loro c´è chi dirige, chi balla, chi canta e chi suona.

In ogni puntata i quattro bimbi partono per una missione a bordo di un’astronave musicale chiamata Rocket, alla scoperta di un mondo ricco di musica classica, opere d´arte e bellezze naturali, vivendo ogni volta esperienze indimenticabili.

Aggiungendo un testo semplice – che riprende l’avventura del giorno – alla musica dei brani classici, gli stessi pezzi diventano orecchiabili e facili da ricordare per i bambini, che si ritrovano a cantare per la casa, senza rendersene conto, sinfonie di noti compositori che di solito vengono ringraziati dai bimbi all’inizio ed alla fine di ogni cartone animato.

Aiutiamo, quindi, care mamme e cari papà i nostri bambini ad approcciare la musica, magari anche solo insegnando loro delle vecchie canzoncine o ripetendo con loro quelle che hanno imparato all’asilo, così trascorreremo insieme ai nostri figli parte del nostro tempo libero in modo piacevole e diverso dal solito.

7 Commenti

  1. trovo che senza musica il mondo sarebbe tristissimo!
    putroppo i miei genitori non hanno mai avuto la cultura della musica come parte integrante della vita e io sono cresciuta ” in silenzio”.Per fortuna con un marito musicista non succederà lo stesso alla nostra pupetta!
    Se non altro ho la scusa per ascoltare anch’io le mie canzoni preferite!
    Mi spiece per i vicini..sono stonata come una capra ma canto tutto il giorno alla mia bimba..finchè non li rendo sordi continuo!!

  2. Io ho ascoltato tanta musica in gravidanza e anche ora ne ascoltiamo molta insieme (quasi tutta per bambini ma non fà niente) e lui già accende lo stereo e balla da solo… non vediamo l’ora di regalargli il suo primo strumento musicale nel frattempo si diverte con i coperchi.
    Ciao a tutti

  3. per me la musica eè un valore che ritengo importante anche perchè con la musica s’impara ad ascoltare. per mia fotruna io attraverso a essa ho impareto molto; infatti ora è diventata una mia passione e devo questo non solo a me stessa ma anche ad altre persone. io mi ritengo brava a cantare anche perchè alte persone me lo dicono in particolare la mia professoressa e la mia amica.
    questo è tutto!

  4. Cara Pamela, hai centrato proprio il segno quando dici che la musica é un valore importante ed é per questo utile trasmetterla agli altri, magari facendolo anche in modo divertente, come la favola di Pierino e il lupo di Prokofiev!

  5. per me la musica è importantissima..perchè la musica è la voce dell’anima; essa trasforma le remote sensazioni in armonie nuove e fantastiche…ha un fortissimo potere di revocare ricordi, ed è per questo che la amo tanto!

  6. Io mi ritengo molto fortunata perchè ho avuto una famiglia con la musica nel sangue.. papà musicista e ballerino, mamma insegnante.. spero di riuscire a fare altrettanto anch’io con mio figlio!

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