Baby sitter, badanti, colf

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Durante la giornata tipo di una mamma è fondamentale che tutte le caselle si incastrino a dovere: bambini a scuola o vegliati dai nonni o dalla tata, genitori anziani o nonni affidati alle cure premurose di una badante, qualcuno che ci aiuti nei lavori domestici mentre siamo in ufficio e, perchè no, anche qualcuno che si occupi dei figli che hanno poca voglia di studiare e che quindi hanno bisogno di ripetizioni o di essere affiancati da un volenteroso studente.

Nel momento in cui è tutto sotto controllo, una mamma può avviarsi verso il proprio ufficio senza ansie e senza temere che in casa propria ci sia una sconosciuta inaffidabile, visto che i bambini, come gli anziani meritano di essere accuditi da persone sensibili, ben selezionate e con esperienza.

Come guadagnare questa tranquillità? E, soprattutto, come fronteggiare le emergenze?

Da pochi giorni a Torino (e a breve anche a Milano) è nato OL Family: uno sportello che aiuterà a migliorare la qualità della vita di tante famiglie, oltre ad offrire un’occupazione alle donne ed agli uomini che vogliono rientrare nel mondo del lavoro, ma anche ai ragazzi che cercano un lavoro flessibile.

Badanti, baby sitter e colf a partire da oggi, grazie a OL Family, si possono «affittare», pagando magari un po’ di più, ma senza vincoli di dipendenza. Questa è l’opportunità che dà Obiettivo Lavoro, l’agenzia italiana per il lavoro leader in efficienza, innovazione e qualità sociale che, attraverso la propria rete di 160 filiali presenti sul territorio nazionale , ricerca, seleziona e forma lavoratori qualificati.

Chi non si è mai trovato nella situazione “drammatica” della badante che deve rientrare al suo Paese, della baby sitter malata o del figlio che deve prendere ripetizioni? Come fare?

OL Family ha un numero verde 800.913129 che consente di rintracciare entro 48 ore l’aiuto necessario e di «affittarlo», per offrire alla famiglie un unico luogo dove trovare risposte, dalla scelta di una persona già selezionata al pagamento dei contributi Inps, fino alla soluzione del lavoro somministrato per chi cerca una collaborazione soltanto nei weekend per poche ore alla settimana.

Il lavoro in affitto tra le mura domestiche può costare fino a 12 euro all’ ora, una badante che viva in casa propria (fino a 52 ore di lavoro settimanale) intorno ai 1.300 euro mensili, mentre chi sceglie di assumere direttamente e di affidare a un’ agenzia soltanto il calcolo di busta paga e contributi spenderà 30 euro al mese.

Vi sembra troppo? Nulla è troppo per poter uscire di casa tranquille, visto che molte donne italiane investono nell’ assistenza fino al 50 per cento del proprio stipendio!

Per info:

www.obiettivolavoro. it

infamiglia@obiettivolavoro.it

6 Commenti

  1. Io ho scelto in maniera estremamente meticolosa la baby sitter di mia figlia, ma dopo poche settimane mi sono resa conto che qualcosa non andava…ho messo una micro camera endoacustica in una bambola di mia figlia che ho posto nel salotto, dove di solito si intrattiene con la baby sitter. I sui atteggiamenti non mi sono piaciuti per niente, come avevo sospettato..

  2. Praticamente la bambina è stato seguita per qualche giorno da una persona di famiglia in occasione di un piccolo malessere della baby sitter e si è verificata una cosa che ci ha molto preoccupato.
    Un pomeriggio, dopo pranzo, una volta messo a letto continuava ad alzarsi e non ha dormito neppure un minuto.
    La nonna lo ha tenuto con sé e si è accorta che il bambino, resosi conto che su di un mobile era stata posta la confezione tachipirina, continuava a cercare di prenderla, naturalmente senza riuscirvi in quanto non era alla sua portata ed associava questo gesto al nome della baby sitter.
    Questo ci ha fatto sorgere il dubbio che lei abbia utilizzato il farmaco per favorire il sonno del piccolo. Con la microcamera ho avvallato la mia ipotesi…immagina tu…

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