Tanto per non farci mancare niente, in questo luglio “caliente“, lo scorso fine settimana siamo andati in barca con le nostre pesti!
All’inizio, dopo avere accettato l’invito dei miei amici, mi è venuto il panico. Come avrei potuto gestire i miei figli in uno spazio certamente bello, ma così piccolo e per certi versi potenzialmente pericoloso? Per non passare però agli occhi di mio marito come la classica mamma chioccia italiana e valutando che i miei figli avevano l’età giusta per non cadere fuoribordo, ho raccolto la sfida!
Naturalmente loro erano super eccitati: appena arrivati al porto si sono precipitati verso la figlia dei nostri amici e devo ammettere che li avevo già visti in acqua con le borse della spesa per la cambusa! Ma l’arrembaggio sulla barca a motore è andato più che bene… In men che non si dica avevano già messo il costume, la crema solare, il cappellino ed erano pronti a partire. Così, si sono messi ad ascoltare super attenti alcune raccomandazioni da parte della mia amica, nonchè padrona di “casa”.
Uno dei problemi maggiori in barca, se si hanno dei bambini, è dato dal passaggio dalla prua a poppa e dall’andare sottocoperta senza ruzzolare per gli scalini. Quindi dopo avere spiegato come ci si deve muovere tenendosi sempre ben saldi, abbiamo incominciato a navigare.
Altra preoccupazione il mal di mare: mi ero premunita di travelgum, braccialetti antinausea e medicinale omeopatico. Beh, ci credereste che sembravano dei veri marinai? Non hanno fatto una piega, mentre io devo ammettere che una cicca di travelgum me la sono presa!
Arrivati nella prima baietta, tra la Liguria e la Francia, si sono tuffati come esperti nuotatori in un’acqua blu e molto profonda. Anche lì nessun plissé! Devo dire che le lezioni di nuoto sono valse qualcosa. Quindi ci siamo di nuovo messi in viaggio per arrivare a Mentone. E dato che in barca tutti devono collaborare, eccoli coinvolti nelle operazioni di attracco. Dovevate vederli come erano impegnati nel passare le cime e nel gestire i parabordi!
Prima sera, prima cena in barca… Ovviamente gli spazi sono stretti ed io ero già pronta ad avere 1000 occhi per la vicinanza dei fornelli e per il trasporto delle cibarie, ma tutto è andato liscio.
Che dire poi della prima notte? Le mie pesti hanno dormito in dinette, cioè lo spazio sottocoperta, dove si trova il tavolo e i divanetti e che si trasforma all’occorrenza in un comodissimo letto. Ma la notte è filata liscia come l’olio!
Devo dire quindi che questa prima esperienza in barca è stata un successone! Certo per i bambini è un grande parco di divertimenti e bisogna ricordarsi che è un luogo che può presentare diversi pericoli. Ma forse siamo sempre noi genitori a farci innumerevoli problemi e sono invece sempre i nostri piccoli a darci delle lezioni!
Io porterò le mie bimbe per la prima volta il prossimo weekend. Speriamo in bene! Io, da tipica mamma apprensiva, sono pronta a tutto, ma prevedo sempre il paggio 🙁
Mi munirò di ogni medicinale, capo di vestiario dal costume da bagno alla maglia di lana….altri consigli?
Giacche antivento o antipioggia, tipo kway. Borsoni leggeri…non trolley. Buon giro! Le bambine si divertiranno un sacco, vedrai!