Finalmente sono riuscita a vedere “Ma come fa a far tutto?” con Sarah Jessica Parker dopo solo due settimane dall’uscita nelle sale … ed è già un successo! No, non per il film, ma per me! Anzi, direi quasi un miracolo: sono andata al cinema con due amiche a vedere un film per adulti (non il solito cartone) … e, infatti, il trucco c’è: l’orario! Siamo andate alle 17,30, così abbiamo concluso la giornata lavorativa, preso un’ora e mezza di tempo per noi, per poi correre a casa a mettere su la cena! Insomma, un perfetto stile “multitasking”!
Avevo letto l’omonimo bestseller di Allison Pearson, da cui è stato tratto il film, quando aspettavo la mia prima figlia e mi aveva fatto ridere. Otto anni dopo, trovandomi con due figlie, un lavoro, una casa e svariati altri impegni, sono uscita dal cinema in preda all’ansia e mi sono chiesta non tanto ma come faccio a fare tutto, ma più che altro: ma chi me lo fa fare a a far tutto? Non ci si può rovinare la vita, così ho deciso che da ora in poi cercherò di dare spazio soprattutto alla qualità del mio tempo, eliminando tutte quelle piccole cose che mi fanno disperdere energia. Evviva la slow life, gustiamoci la vita!
Ci vuole un po’ di sano egoismo, un bel ritorno ad un saltuario monotasking, magari qualche bel NO: riuscire a dare la priorità alle parti fondamentali della nostra vita e saperci gestire il tempo, delegando, in modo da poterci godere i nostri figli. Anche se per poco tempo ogni giorno, visto che il lavoro incombe, però che il tempo trascorso con loro sia memorabile.
Ho seguito con talmente tanta attenzione questo film che l’ho praticamente vissuto in prima persona ed ho notato il tono con cui le viene rivolta la domanda “Ma come fa a far tutto?”: invidioso, pietoso, sorpreso. Non c’è nulla di cui vantarsi, ci siamo andate a mettere in una situazione che sembra senza via d’uscita, ma in realtà esiste: concentrare le energie. Per esempio non perder tempo su social network, sms, ecc se non strettamente necessario!
Nel film ho apprezzato molto la figura del marito, che spalleggia, sostiene e guarda ammirato la “super mamma”, come se vedesse una funambola che compie acrobazie senza rete.
Ricordiamoci che anche i nostri figli ci vedono barcamenare tra mille compiti, svolti così così, e ci imitano, mentre dovrebbero imparare a svolgerne uno alla volta, bene! Che esempio possiamo dare loro, se li seguiamo mentre fanno i compiti attaccati al nostro iphone o al pc? Pensiamoci!
[…] mamme sono multitasking di professione, giusto? Ora che i bambini sono di nuovo a scuola, possiamo finalmente dedicare un […]