Sono sempre più numerose le mamme che, per il benessere e la salute della propria famiglia, fanno attenzione all’ambiente adottando stili di vita più ecologici e sostenibili.
Le mamme sono sensibili soprattutto al futuro e alla salute dei propri figli a partire dall‘alimentazione naturale con la riscoperta dell’allattamento materno, dopo l’uso esagerato del latte artificiale negli anni ’70-’80. Ora le mamme allattano con più praticità, utilizzando la fascia, praticando il co-sleeping, sfruttando il tiralatte in modo da lasciare “riserve” anche dopo la ripresa del lavoro.
Oramai lo svezzamento con cibi biologici, prodotti a Km zero, è all’ordine del giorno e decisamente più ecologico e salutare di quello tradizionale. Anche nei supermercati troviamo i prodotti bio per la prima infanzia.
Nelle mense scolastiche sta arrivando la mentalità bio, con l’utilizzo delle verdure prodotte dal proprio orto, l’uso dei piatti e bicchieri non usa e getta lavati con detersivo biologico, l’acqua nelle caraffe e non nelle bottigliette di plastica e gli avanzi dei pasti portati al canile municipale. I bambini devono imparare che niente va sprecato! Con uno sguardo attento al menù che educa il bambino a mangiare sano.
Recentemente c’è stato il ritorno dei pannolini lavabili, in cotone biologico, utilizzati fino allo svezzamento, perchè possono essere lavati infinite volte e ripresi con i fratellini più piccoli, per limitare l’inquinamento dato dai pannolini usa e getta. Per chi non vuole cimentarsi in quest’avventura, online, in molte farmacie o nei negozi specializzati si trovano anche pannolini usa e getta biodegradabili: che utilizzano le bioplastiche di origine vegetale, anche se hanno un costo lievemente superiore rispetto agli usa e getta tradizionali.
Per quanto riguarda i giocattoli si può rispettare la natura evitando imballi troppo voluminosi o difficilmente riciclabili. Preferire quelli in legno (materiale rinnovabile, la plastica invece proviene da fonti fossili e per quanto possa essere riciclabile è sempre un derivato del petrolio).
Ma la parola d’ordine è RICICLARE: giochi, vestiti, accessori. Perchè buttare le cose usate? Se sono in buono stato, usate poco e bene possono avere una seconda vita ed essere riutilizzate da altre persone. Negozi dell’usato, scambi e baratti tra famiglie fanno risparmiare tempo e denaro.
Infine bisognerebbe abituarsi a muoversi un po’ di più a piedi, in bicicletta, con i mezzi pubblici, utilizzando meno la propria auto. Un esempio di mobilità sostenibile è il Piedibus, cioè un “autobus umano“, formato da un gruppo di bambini passeggeri e da adulti autisti e controllori: è divertente e contribuisce a diminuire il traffico e l’inquinamento.
Vi consiglio un vademecum dove troverete 250 pillole di saggezza per diventare delle mamme bio “Il piccolo libro verde del bambino bio” di Francesca Sassoli (Morellini Ed.)