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Mali di stagione. Tosse, febbre e … antibiotico!

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Come capita nelle migliori famiglie, ho passato metà delle vacanze di Natale a letto con l’influenza!

Sarà l’età che avanza, saranno le difese immunitarie basse per via del freddo preso a sciare, fatto sta che un semplice mal di gola si è trasformato in tosse secca, placche in gola e febbre a 39. Al ché, su consiglio della Guardia Medica che insisteva affinché andassi in studio con una temperatura esterna di -15, ho preso il famigerato antibiotico! Cosa che non facevo da diversi anni.

Si, ho deciso di dirvi un segreto: non sono capace a mandare giù le pastiglie. Ho paura di soffocarmi, ecco, l’ho detto! Non sapete la fatica allucinante che ho fatto per una settimana a buttare giù, due volte al giorno, un pasticcone enorme, nonostante lo dividessi in due (e a volte in 4), lo tenessi in bocca per decine di minuti, ma non era mai il momento giusto. Un pezzetto andava giù solo dopo aver bevuto almeno mezzo litro d’acqua … e ogni volta era una festa, mi sembrava di aver scalato una montagna. Mio marito che a vedere queste scene penose moriva dal ridere…le mie figlie idem: sono stata un pessimo esempio!

Ma, finalmente, la cura è terminata, dopo aver preso anche i fluidificanti per “ammorbidire” la tosse, i fermenti lattici per non “disturbare” l’intestino … ora l’ho attaccata a mia figlia, che mi sta insegnando come fare a prendere le medicine … non c’è rispetto!

1 COMMENT

  1. Commento di Fabio Pancrazi
    1) Se un imprenditore agroalimentare si sveglia una mattina e decide di produrre uno SCIROPPO PEDIATRICO PER LA TOSSE DEI BAMBINI, basta che invii un’autocertificazione al Ministero della Salute?
    2) Poi può produrre lo sciroppo per la tosse nei locali dove generalmente prepara, lavora o trasforma i suoi prodotti agroalimentari?
    3) E commercializzare lo sciroppo per la tosse come “dispositivo medico CE”?
    4) a – scansando le relative verifiche dell’AIFA (agenzia del farmaco) sulla correttezza delle modalità di produzione (il farmaco da banco non può scansarle); b – non essendo così assoggettato alla sorveglianza di un organismo notificato (come lo sono invece i dispositivi medici di classe IIa, IIb e III); c – eludendo la normativa europea relativa ai medicinali vegetali tradizionali?
    5) E questo “dispositivo medico CE” se prescritto dal dottore ha diritto pure alla detrazione del 19%?
    Secondo me qualcosa non funziona! Ritengo che uno sciroppo per la tosse (specie pediatrico) NON agisca per EFFETTO BARRIERA / MECCANICO e quindi non possa definirsi “dispositivo medico”. Video http://www.youtube.com/watch?v=OgnAwoyqn7o

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