In questo post racconterò cose che non ho mai osato dire neppure alla mia migliore amica, ma non per pudore o timidezza, bensì perché da 7 mesi vivo la situazione che ogni mamma vorrebbe: lavoro part time…e non ho il diritto di lamentarmi!
Mi è stato concesso il part time (per 1 anno) dall’azienda per cui lavoro, visto che mia figlia è DSA certificata e non hanno potuto rifiutare la mia richiesta. Lavorando solo più al mattino non potevo continuare a fare il lavoro precedente ma, grazie a un angelo dell’ufficio personale, sono stata addirittura assegnata ad un settore che preferisco.
Appena esco dall’ufficio corro a prendere mia figlia, pranziamo insieme, facciamo i compiti, poi prendo l’altra, inizio a portarle qua e là tra una piscina e una palestra. Insomma, mi godo le figlie che, grazie al mio aiuto, hanno fatto grandi progressi a scuola, oltre a mangiare in modo sano ed equilibrato. Sono serene.
Fin qui sembrerebbe un paradiso, ma così non é: il lavoro va avanti nel pomeriggio e a volte ho l’impressione di avere l’acqua alla gola per recuperare. Fare in 5 ore quello che gli altri fanno in 8 non è semplice! Nello stesso tempo, non sono abituata a fare la casalinga e a volte trovo deprimente che la famiglia mi dia per scontata. I colleghi, salutandomi all’ora di pranzo, credono che io vada a spassarmela; la famiglia pensa che io al mattino vada a giocare col computer…mi sento un’incompresa 🙁
Scusate lo sfogo, ma a volte ci vuole, comunque, quando tra qualche mese avrò un part time esteso, rimpiangerò tutto questo, perché faccio parte di una generazione di mamme lavoratrici insoddisfatte, o forse perché non abbiamo ancora capito cosa vorremo fare da grandi.
Giuli, ti capisco. Non riesci a dare il 100% ne a casa ne al lavoro. Un bacio e prendi tutto quello che é di buono da questo dilemma. TVB