Trascorrere le vacanze al fresco, senza troppa gente intorno, è impagabile! Ecco perchè lo scorso anno abbiamo scelto l’Irlanda come meta delle nostre vacanze (da metà agosto), dopo essere stati in Scozia l’estate precedente.
Primo giorno (130 km)
Siamo partiti da Nizza con una compagnia low cost ed atterrati a Dublino, dove abbiamo affittato una vettura (con seggiolini per le bimbe).
In questi viaggi itineranti ci piace prenotare l’aereo di andata e ritorno e la prima notte di hotel. Per il resto del viaggio, ogni pomeriggio cercavamo dove dormire nell’ultimo paese visitato. Sembrerebbe azzardato, tanto più con due bambine appresso, ma vi assicuro che non c’è niente di meglio che prenotare un albergo che hai visto di persona e che ti soddisfi realmente. Infatti, quello scelto online per la prima notte si è rivelato bruttino: il B&B Towerhouse a Thomastown (75 euro). Oltretutto, viaggiando, è difficile programmare con precisione dove ci si fermerà alla sera.
Consiglio di visitare nella contea di Carlow il castello Huntington, dove il regista Stanley Kubrick girò l’indimenticabile Barry Lindon. Anche Kilkenny, a mezz’ora di distanza, è una cittadina molto bella dal punto di vista architettonico, poi durante il suo Arts festival è molto allegra.
Secondo giorno (guidato nei vari spostamenti per un totale di 300 km)
Visitato il Rock of Cashel, abbazia dove – secondo una leggenda – S. Patrizio colse un trifoglio e se ne servì per spiegare il mistero della Santissima Trinità al re di Munster. Fu così che il trifoglio divenne simbolo dell’Irlanda.
Dopo un’ora di viaggio, arrivati al Blarney Castle, vicino a Cork, dove abbiamo tutti (tranne la piccola che era troppo “corta“) baciato la pietra che, da leggenda, pare doni l’eloquenza. Il difficile sta nel baciarla a testa in giù, con delle persone che ti tengono e sotto di te c’è il vuoto…
Fermati a Killarney, abbiamo fatto un bel giro sul carretto trascinato da un cavallo nel National Park, perdendoci tra alberi incantati e cascate. Abbiamo poi proseguito, alla ricerca dei Leprechaun (gnomi locali), passando dalla Lady’s view: un susseguirsi di laghi con un panorama meraviglioso. Dormito due notti nel B&B Sheeran: bello con camera doppia ( 120 a notte).
Cenato nella via principale di Killarney al pub The Laurel, dove hanno dato fogli e colori alle bambine, per mangiare in total relax.
Terzo giorno (130km)
Guidato percorrendo tutto il Ring of Kerry: bei paesaggi, ma un po’ lungo e deludente, tranne la cittadina di Waterville, il luogo di villeggiatura preferito di Charlie Chaplin. Attenti alle pecore che spesso ostacolano la strada!
Cenato a Killarnay, in un pub dove suonavano dal vivo musica irlandese.
Quarto giorno (250 km)
Fermati a Tralee, nel pieno della celebrazione della Rose of Tralee, una specie di Miss Irlanda nel Mondo.
Il Bunratty castle ci è piaciuto molto: all’interno e nei dintorni sono stati ricostruiti i tipici ambienti rurali del XIX secolo, con animali da fattoria (e non) ed attività dei tempi.
Dormito in una fattoria vicino a Shannon, dove le bimbe hanno rincorso le pecore nel recinto fino a sfinirsi 🙂
Quinto giorno (150 km)
Arrivati ai Cliffs of Moher: le scogliere a strapiombo che lasciano senza fiato. Sembra di essere ai confini del mondo!
Pranzato dopo Doolin; andati alle Grotte Ailwee (29 euro), ma io soffro di claustrofobia e appena addentrata nel primo cunicolo sono dovuta scappare via. In compenso, mentre aspettavo la famiglia in visita, devo dire che al bar si mangia molto bene!
Dormito a Galway in un B&B di nome Maple House a 100 euro a notte, con la proprietaria in stile Doris Day. Cenato nella via pedonale al Mc Donagh’s: il fish & chips migliore d’Irlanda.
Quinto giorno (120 km)
Fermati in una fattoria con giochi ed animali a 17 km da Galway (10 euro bimbi e 5 adulti) per far un po’ “sfogare” le bambine.
Guidato per la strada costiera del Connemara in un paesaggio stupendo di piccole insenature e spiaggette dalla sabbia bianca come Dog’s Bay, villaggi di pescatori come Roundstone e Carna, di piccole isolette, alcune delle quali sono unite alla terraferma con ponti o strette penisole.
Kylemore Abbey ed i suoi Victoria Walled Gardens sono assolutamente da vedere, sia per il posto unico, sia per la storia che mi dà i brividi ancora adesso al ricordo. Dove si trova l’abbazia oggi c’era il padiglione di caccia e si dice che Mitchell Henry e sua moglie visitarono il Connemara durante la loro luna di miele nel 1850 e Margaret rimase tanto affascinata dal luogo che Mitchell tornò e acquistò la tenuta di 15.000 acri come regalo d’amore per lei, creando uno dei castelli più singolari d’Irlanda. I coniugi Henry ebbero 9 figli e condussero una vita felice e spensierata a Kylemore, ma tragicamente Margaret sarebbe riuscita a godere del suo bel castello da favola solo per un breve periodo poiché nel 1874, durate una vacanza con la famiglia in Egitto, si ammalò e morì dopo 16 giorni all’età di 45 anni. Vi assicuro che passeggiando nei giardini sembra di avvertire la loro presenza…
Fermati a Leenane, dove abbiamo dormito nell’Hotel omonimo con vista sul fiordo a 110 euro. Cenato nel pub dell’hotel, di fronte al camino e sorseggiando Guinness ed Irish coffee.
Sesto giorno (270 km)
Passando dal Castello di Aughnanure, ci siamo diretti a Dublino, dove siamo subito andati al Guinness Storehouse, che consiglio di visitare nel tardo pomeriggio per trovare meno gente. Di notte abbiamo dormito in un hotel abbastanza centrale, ma non abbiamo chiuso occhio dal rumore per strada e nei corridoi, essendoci all’interno dell’hotel una discoteca… 🙁
Settimo giorno
Visitato il Trinity College, uno dei simboli della città e, per chi ama i libri come me, la biblioteca è assolutamente da vedere! Passati dalla zona di Temple bar, che rappresenta Dublino in tutta la sua allegria. Dal sacro al profano: siamo passati dalla St Patrick Cathedral al Museo delle cere; ma anche al museo Dublinia, che racconta la città nel suo periodo vichingo e medievale.
Pranzato in Merrion Park, dove abbiamo incontrato la curiosa statua di Oscar Wilde (nato e vissuto a Dublino, studiò al Trinity College).
Iniziato la ricerca di un posto dove dormire, ma per vari motivi (partita, scioperi) non abbiamo trovato nessun posto in città. Siamo andati a cercare fino alla vicina Howth, ma nulla: ho girato una decina di B&B, dove dei gentilissimi irlandesi hanno fatto varie telefonate per aiutarci, ma niente da fare. Ci siamo quindi diretti verso nord, fino a Rossnaree (Newgrange) – dopo 50 km di ricerche – ma ne è valsa decisamente la pena! Non è la prima volta che ci troviamo in difficoltà a fine giornata nel reperire un posto dove pernottare, ma sono sempre le volte in cui si trovano i posti più insoliti e memorabili: questa volta abbiamo trovato Rossnaree House, un casale del 1800 dove affittano 4 stanze arredate con mobili antichi o etnici.
Ottavo giorno
Partenza da Dublino a Nizza
Spendo una parola sul cibo, che quando si viaggia con i bambini dà sempre qualche preoccupazione, invece in Irlanda le mie figlie si sono abbuffate di: fish&chips, stufato (stew) di pecora, pecora arrosto, salmone e cozze.
Bisogna essere pronti a spostarsi per tanti km in auto, però si torna a casa con gli occhi pieni di storia, paesaggi e favole. E’ un viaggio che consiglio.