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Giornata nazionale dei disturbi del comportamento alimentare

Il fiocchetto lilla

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Sancita a giugno 2018 dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, il 15 marzo è la Giornata delFiocchetto Lilla”, iniziativa che offre supporto a coloro che stanno lottando contro le problematiche dei “Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA)”, tra cui anoressia, bulimia e obesità, e sensibilizza l’opinione pubblica sul tema.

Leggiamo sul portale dedicato a questa iniziativa che il fiocchetto lilla vuole:

  • DIFFONDERE la consapevolezza che oggi queste patologie si possono curare.
  • RADUNARE in un unico coro le voci di chi ha vinto sulla malattia, di chi testimonia con la propria storia di vita che guarire dai DCA è possibile.
  • SUPPORTARE le famiglie e chi giorno dopo giorno coraggiosamente continua a lottare per la Vita, con tutte le proprie forze, per riconquistare la libertà di essere se stesso, senza arrendersi mai.
  • RESTITUIRE VOCE E DIGNITÀ a chi pensava di averle per sempre perdute.
  • NON DIMENTICARE chi non ce l’ha fatta.
  • COSTRUIRE una nuova cultura fondata sull’ascolto, che abbatte il muro dei pregiudizi, per lasciare spazio alla forza della condivisione.

Bisogna far conoscere le gravi conseguenze che questi disturbi possono avere per la salute fisica e psicologica di chi ne soffre, ma anche i devastanti effetti che i DCA determinano nella famiglia di chi ne soffre, perché se si ha un figlio con questo problema non si sa se insistere affinché mangi o se dirgli in continuazione di smettere di mangiare, quale potrebbe essere la sua reazione? Potremmo peggiorare la situazione.

Queste patologie utilizzano il corpo come mezzo per comunicare un disagio ben più profondo e questi disturbi possono essere curati, soprattutto se individuati precocemente e con l’intervento tempestivo di medici specialisti. Non è un percorso veloce, ne’ semplice, ma va affrontato con coraggio e costanza, da parte di tutta la famiglia.

Qui trovate la mappa delle strutture dedicate ai DCA in Italia, oppure potete contattare la FIDA Federazione Italiana Disturbi Alimentari, oppure l’AIDAP Associazione Italiana dei Disturbi Alimentari e del Peso.

In Italia a soffrire di questi disturbi alimentari sono circa 3 milioni di giovani, di cui il 95,9% sono donne. La pandemia e i relativi lockdown hanno aumentato del 30% i casi, oltre ad aggravare quelli già esistenti e si è abbassata la fascia di età, che ha coinvolto pazienti anche fino a 11 anni. Gli adolescenti, rimasti da soli in casa, hanno trovato nel cibo un amico, o un nemico, e sono riusciti spesso a vivere questo problema senza che i genitori se ne rendessero conto, o a volte senza rendersene conto neppure loro.

Io sto vivendo questa situazione e sono felice che ci siano sempre più persone disposte a parlarne, per far capire ai ragazzi che non sono soli e che se ne può uscire, facendosi aiutare. Al telegiornale vedo spesso dei servizi dedicati ai ragazzi con disturbi alimentari, che han portato dei primi della classe a decidere di abbandonare la scuola, per problemi di autostima, bullismo, violenze familiari: dietro a questi disturbi ci sono problematiche che richiedono anni di analisi per essere superate, ma se ne esce, ed è questa la cosa più importante, crederci!

 

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