Oggi si celebra la “Giornata internazionale contro le violenza sulle donne“, istituita dall’Onu nel 1999. Sono sconvolta dal leggere che statisticamente la maggior parte di esse avviene dentro le mura domestiche! Mogli e madri che subiscono violenze all’interno della propria casa e nell’ambito dei propri affetti familiari! E forse non si deve andare troppo lontano perchè se si osserva la vita quotidiana si notano tanti piccoli segni che ti fanno vedere come siamo considerate: ad es. quando guidiamo la macchina e non siamo pronte a scattare con il verde ed ecco partire lo strombazzamento! Oppure quando per molti anni mi recavo in tangenziale al mio posto di lavoro passato ed era un continuo lottare per stare sulla propia corsia perchè se non avevo l’andatura giusta venivo quasi buttata fuori di strada dai camionisti di turno!
Ma la cosa più allucinante é stata tempo fa quando in un autosilo nel centro di Milano sono stata presa a “male parole” da un parcheggiatore perchè non avevo mostrato la ricevuta del parcheggio! Per non parlare della violenza che si respira anche a scuola: mia figlia qualche giorno, in 3 elementare, ha litigato con un suo compagno ed è stata insultata con una parolaccia pesante! Bisogna ribellarsi a questo punto da subito ai quotidiani soprusi che oramai si sono cronicizzati nella vita di tutti i giorni cominciando a lottare immediatamente per fare sentire la nostra! Ho scelto allora apposta la foto del post dalla campagna dell’anno scorso che Telefono Donna (www.telefonodonna.it) ha fatto a Milano, che poi era stata censurata perchè era stata ritenuta troppo provocatoria, proprio perchè forse il partire da delle immagini così forti serve a togliere il coperchio a certe situazioni vergognose per riguadagnare il giusto rispetto che ci spetta! Come ad es. la legge sullo stalking introdotta a febbraio dai ministri Carfagna ed Alfano. E’ un reato nuovo che però trova già ampia applicazione all’estero. In pratica è una legge che dovrebbe mettere al riparo quelle persone verso cui si ripetono quegli atteggiamenti persecutori ed ossessivi, tipo telefonate, regali non ben accetti, messaggi, sms, ecc. ecc., che all’inizio possono sembrare non rilevanti ma che alla lunga possono provocare stati di ansia e paure.
E purtroppo l’86% delle vittime sono donne!
Segnalo, a qs. punto, volentieri, il sito dell’Osservatorio Nazionale per lo Stalking: www.stalking.it