Ebbene si, dopo il primo giorno di scuola elementare della grande, è iniziato l‘inserimento della piccola alla materna. Facendo due calcoli è il quarto inserimento che faccio in sei anni tra nidi e materne, quindi sono super allenata e anche le mie figlie non si sono perse d’animo e l’hanno (quasi) sempre presa di buon grado.
L’unico posto dove la notizia dell’inserimento non è stata presa con entusiasmo è in ufficio: forse dovrebbero inventare dei training per superare le assenze dei dipendenti “causa inserimento scuola figli”! Ma lasciamo perdere le critiche e le lamentele!
Per velocizzare il tutto e “non creare scompensi aziendali” questa volta la piccola farà un inserimento lampo: al terzo giorno si fermerà a mangiare e al quarto a dormire. Per fortuna ha assecondato questa mia necessità e per ora non ha dato segni di sofferenza, anche se oggi (il primo giorno che è rimasta in classe tutto il giorno) ho passato il tempo con lo sguardo fisso al cellulare, temendo che mi chiamassero dalla scuola e pronta a scattare per andare a riprendermela!
Invece i bambini, a volte, ci insegnano che ci preoccupiamo per niente, ma ben vengano questi inserimenti graduali, anche se a volte gli insegnanti dovrebbero “personalizzarli” a seconda di come reagisce il piccolo. Per esempio, mia figlia il secondo giorno si sarebbe già fermata a mangiare con i compagni ed ha visto il suo necessario allontanamento dalla classe quasi come un dispetto, così mi ha tenuto il muso per un bel po’! Un’altra cosa che le dà fastidio è lasciare il portapenne con i pennarelli nuovi in classe, ma capirà anche questo.
La sua maestra mi ha dato l’impressione di essere una “tosta“, di avere la situazione sotto controllo, nonostante si trovi da sola con una ventina di bambini scatenati, ma di poter essere dolce in caso di necessità. Nonostante questo mi sono venuti i brividi a vedere questi bambini tra i 3 e i 6 anni che fanno cose turche in giardino, rischiando di rompersi l’osso del collo ogni due per tre, pensando che capita anche mentre noi genitori siamo in ufficio inconsapevoli di cosa stanno combinando quei tesorini.
Forse è davvero meglio non vederli in quei momenti, perchè io in due giorni di inserimento ho perso qualche anno di vita! Anche se osservando le maestre estremamente rilassate mi ha dato l’idea che non fosse necessario agitarsi più di tanto. Sarà che sono troppo apprensiva, ma ora ho capito perchè mi tornano sempre a casa tutte livide. Per fortuna ci sono momenti in cui organizzano dei giochi di gruppo in tranquillità!
Voi cosa ne pensate degli inserimenti? Com’è andata con i vostri piccoli? Siete in pensiero quando sono all’asilo o vi fidate?
Anche io penso che le educatrici dovrebbero fare degli inserimenti personalizzati. Il mio bimbo ha frequentato il nido per due interi anni e martedì ha iniziato la scuola materna. Primo giorno 10 minuti con me e 10 da solo. Secondo giorno 40 minuti da solo, terzo giorni un’ora da solo. Il programma prevedere 4 ore di frequenza dopo 2 settimane… Il pranzo solo dal 1 ottobre e la nanna dopo pranzo, (lui uscirà alle 16), non saprei… E il bello è che lui, a parte qualche capriccio per entrare, ci sta bene. Gioca, canta, non mi cerca. Ma la maestra ha detto che è meglio rispettare tempi lenti. Purtroppo tante mamme, come me, lavorano… Se piange lo vado a prendere subito anche tra un mese o due, ma perchè fare un inserimento così lento se lui si trova bene??
E’ essenziale la fiducia nella struttura e nelle maestre. Io con i miei due bimbi, oramai alla primaria, ricordo con nostalgia gli anni della “scuola materna”. Il mio asilo era però per l’inserimento “lampo”, difatti si partiva nel lasciare gradualmente da soli i bambini con le educatrici e alla fine della settimana già mangiavano e dormivano là… E devo dire che funzionava tutto meglio piuttosto che un estenuante e logorante inserimento…
Accidenti Claudia, due settimane di inserimento!? Mi sembra davvero troppo per un bimbo come il tuo che è già abituato al distacco dalla mamma! Ma a Natale secondo te lo faranno fermare a dormire 😉 ??
Oggi la mia piccola, al quarto giorno di inserimento, avrebbe voluto che restassi un po’ con lei a giocare, ma le ho spiegato che dovevo andare in ufficio e così mi ha dato un bel bacione ed è rimasta con la maestra!
Certo che in quei momenti una mamma vorrebbe rimanere lì attaccata alla sua piccola, ma bisogna prendere forza e coraggio e andare … che fatica però!!
… più di due settimane! Perchè dal primo ottobre vengono serviti i pasti ma non è obbligatorio rimanere a pranzo. Quindi se un bimbo fa ancora fatica a rimanere solo 4 ore, esce prima di pranzo. Per la nanna davvero non ho idea. Secondo me fino almeno a metà ottobre non lo faranno rimanere. Bravissima la tua bimba! Il mio oggi urlava come un’aquila ma era scena… Nessuna lacrima. Il tempo di arrivare alla porta per uscire e non si sentiva più gridare…
Hai ragione, una gran fatica lasciarli urlanti o con il musetto triste, ma se ci vedono serene e sorridenti sicuramente capiscono che li abbiamo lasciati in un posto bello e che ci fidiamo delle maestre.
Dai Claudia, resistiamo! Che con solo qualche settimana di “sofferenza” costruiamo ai nostri bambini un futuro sulla strada dell’indipendenza! Buon fine settimana…approfittiamone per goderceli un po’!!
Si, certo! In ogni caso ce la facciamo 🙂
Buon fine settimana anche a te!
Ciao! Anch’io ho perso ormai il conto del numero di inserimenti fatti tra nidi, scuole materne e ebbene si anche per il primo anno di scuola elementare(ma solo per mio figlio), considerando che ho 3 figli e abbiamo cambiato due volte città…Ho vissuto inserimenti lampo a Torino (in qualche caso dovuto a motivi lavorativi, sigh) e inserimenti eterni a Modena. Questa volta abbiamo appena iniziato l’anno scolastico negli Stati Uniti, dove si inizia l’asilo a 4 anni, ma molti iniziano a mandare i bimbi a 5 anni all’ultimo anno di asilo.
Mia figlia di quasi 5 anni, ha già maturato 3 anni di esperienza scolastica…1 di nido e due di scuola materna in Italia. Per motivi di età è entrata nel Pre-Kindergarten (non ha ancora 5 anni per il Kindergarten, visto che bisogna averli compiuti entro Settembre). L’inserimento è stato veramente superlampo, 10 minuti in classe e poi tutti fuori, per soli 5 giorni; subito pranzo e nanna fino alle 14,30. Considerato che la mia piccola non parla neanche l’inglese non oso immaginare lo sforzo che sta facendo(in classe nessuno parla italiano), ma ha già fatto amicizie e si fa capire con i gesti (e i primi: look, yes, no, stop, bye) e soprattutto partecipa benissimo nelle attività e canta con il gruppo.
Se dovessi fare un bilancio, per me hanno funzionato meglio gli inserimenti lampo. I bambini imparano subito una modalità di andare a scuola. Nel secondo caso ci sono stati più pianti.
In ogni caso bisogna viverla con serenità, i bimbi stanno crescendo e questo è il primo passo verso l’indipendenza!!
Un caro saluto dal Maine!!
Linda
Ciao Linda! Che meravigliosa esperienza state vivendo…ti invidio un pò! Anch’io sono per gli inserimenti lampo dato che ho visto che sui miei due figli ha veramente funzionato alla grande! In bocca al lupo per tutto e ti aspettiamo ancora, se vuoi, con qualche altra chicca di vita scolastica americana! Un bacione
Ciao Linda, certo che sei un pozzo d’esperienza 😉 !!
I tuoi figli stanno vivendo quello che provano gli extracomunitari appena arrivati in Italia e, ti assicuro, negli anni di materna ho visto che si sono sempre integrati benissimo, anzi hanno più voglia di socializzare rispetto agli altri che hanno amici anche fuori dalla scuola e quindi vengono considerati più simpatici dai compagni.
E’ un po’ dura all’inizio, ma ce la faranno. In bocca al lupo!
Davvero interessante 🙂 Grazie