Occupiamoci e non pre-occupiamoci!

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La nostra Life Coach Carla Malinverni torna su www.unamamma.it per trattare un argomento che interessa tutte le donne e soprattutto le mamme.

“Spesso, di fronte ad una decisione da prendere, ci troviamo in difficoltà in quanto temiamo di sbagliare, di non scegliere il meglio, addirittura di non essere in grado di scegliere.

La nostra mente si focalizza su una soluzione e subito appaiono in sequenza le possibili conseguenze nefaste che quella soluzione potrebbe provocare. Si passa allora ad un’altra ipotesi e nuovamente la situazione mentale che si genera è identica.

In coaching si parla in questi casi di pre-occupazione, in termini leggermente diversi che nell’accezione della lingua italiana. In coaching, pre-occuparsi significa infatti cercare di occuparsi di un problema in un momento in cui non abbiamo margine di azione, in quanto quel problema ancora non si è verificato.

Il pre-occuparsi viene contrapposto all’occuparsi di una situazione, che consiste nel fronteggiarla, nel mettere in campo le nostre energie e i nostri pensieri per risolverla al meglio che ci è possibile, nel momento in cui si presenta, ovvero quando abbiamo spazio per agire.

Ritornando all’indecisione nelle scelte: a mio avviso il primo passo da compiere è rendersi consapevoli che non sempre ci sarà una scelta che ci convince completamente, né tantomeno che noi possiamo prevedere tutte le possibili conseguenze delle nostre scelte, nemmeno di quelle che prendiamo facilmente perché siamo fin da subito convinte. La perfezione non è di questo mondo!

Il secondo passo è quello di occuparsi e di non pre-occuparsi solamente.

Ad esempio, molte mamme sono indecise su quale scuola scegliere per i propri figli: è un tema all’ordine del giorno su cui le mamme si interrogano a volte senza trovare una soluzione che le convinca.

Facciamo un passo e discostiamoci dalla pre-occupazione e passiamo nell’ottica di idee dell’occupazione. Una mamma che si occupi della questione, raccoglierà più informazioni possibili dalle fonti che ritiene più affidabili, chiederà ad altre mamme, alle amiche che hanno già passato questa fase, farà domande, leggerà i programmi scolastici e alla fine arriverà alla migliore decisione che ritiene. E’ umano che restino comunque dei dubbi, ma alla fine la mamma che si è occupata dell’argomento sa che ha agito con tutto il suo impegno per prendere la sua migliore decisione in merito”.

Siamo pronte a sperimentare questo cambio di prospettiva?

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