I nonni sono fondamentali nella vita delle famiglie, specie in estate quando i genitori lavorano e le scuole chiudono; una presenza positiva che può però presentare qualche controindicazione.
Molti bambini sono già abituati a restare con i nonni durante l’anno, quando escono da scuola, ma esistono casi in cui affidare i bambini ai nonni va bene ed altri in cui è meglio di no.
Sì, quando i nonni danno affetto e sapere
• Affidare i bambini ai nonni permette di attutire ai piccoli il trauma della separazione giornaliera dai genitori, lasciandoli immersi in un clima familiare e rassicurante. Questo vale ancor di più in estate, quando magari i genitori si assentano per più giorni.
Si, quando i nonni sanno mettersi in gioco di nuovo
• Prendersi cura dei nipoti è una “seconda occasione” per mettere in campo le competenze educative acquisite come genitori, ma liberate dal peso delle responsabilità. I nonni possono restituire ai nipoti il tempo e le attenzioni che non sono riusciti a riservare ai propri figli.
Si, se hanno più tempo e meno ansia
• I nonni sono in grado di occuparsi del bambino con maggior serenità e distacco, liberi dall’eccessiva ansia e dalle preoccupazioni tipiche di papà e mamma. Queste doti li rendono più capaci di giocare, di gestire le situazioni quotidiane in modo sereno e di vedere con più obiettività le risorse e i limiti dei piccoli, stimolandolo a crescere senza troppe pressioni.
No, quando i nonni pretendono di recitare la parte dei genitori
• Se i nonni non rispettano, o addirittura contrastano, lo stile educativo dei genitori, meglio optare per una brava baby-sitter: eviterete inutili litigi e soprattutto impedirete che il bambino sia confuso dalle regole contraddittorie degli adulti.
No, se non vi piace come hanno educato voi
• Se tra nonni e genitori c’è un clima teso o conflitti non risolti, questioni non affrontate apertamente o nodi mai sciolti… lasciate perdere! C’è il rischio che a farne le spese sia solo il bambino, coinvolto in un vortice di ripicche e piccole vendette di cui sarebbe vittima innocente.
No, se i nonni sono troppo stanchi
• I nonni sono una risorsa preziosa da non dare mai per scontata e da non sfruttare oltre misura. Possono darvi una mano a fare il mestiere più difficile del mondo… ma non chiedete loro anche l’anima!
(da Riza.it La via del benessere)
Quello che non capisco è come mai le mie figlie, quando sono con i nonni, mangiano come dei maialetti, mentre a casa spiluccano giusto qualcosa per farci un favore. Temo sia perchè a casa non riusciamo mai a mangiare tutti insieme e quindi la cena (a pranzo mangiano a scuola) diventa un po’ “confusionaria“. Non riusciamo a stare tutti seduti come le “famiglie normali”: le bimbe mangiano mentre io cucino, poi mi siedo con loro e inizio anch’io e il papà arriva spesso quando hanno già finito di mangiare.
So benissimo che il pasto non è la conferma dell’affetto che i figli hanno per noi, non è la verifica della bravura di essere genitori, ma un momento speciale che ci permette di stare con i nostri cari, lo scambio sereno delle esperienze quotidiane. E proprio per questo mi scoccia che quello delle mie figlie duri così poco! Sembra sempre che abbiano qualcosa di più importante da fare piuttosto che stare sedute a tavola!
Quando sono a casa con i nonni, invece, non c’è il problema di chi è arrivato di corsa dall’ufficio e deve cucinare, di chi è ancora al lavoro. Probabilmente si riesce a “studiare” meglio anche la preparazione del pasto e questo dà loro serenità e immagino siano felici di mangiare in compagnia!
Meno male che si sono abbuffate nel mese di luglio, così con mamma e papà ad agosto, anche se mangeranno meno, avranno delle riserve di ciccia!
I nonni come gli zii servono a “viziare” i ns. cuccioli come anche a dare certe “dritte” comportamentali che difficilmente saranno scordate…Mia suocera riesce a fare mettere a posto la stanza alle mie pesti, incredibile! W i nonni!