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Bambini che si mangiano le unghie

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Se i vostri figli hanno sempre le mani in bocca e si mordicchiano unghie o pellicine non preoccupatevi, lo fa circa un terzo dei bambini (per i quali è spesso una continuazione del tenere in bocca il ciuccio o il dito) e quasi la metà degli adolescenti. Qualcuno continua a mangiarsi le unghie anche in età adulta!

É una brutta abitudine che, a livello psicologico, sembra dire: «Ho paura della mia rabbia e “mangio” quello che la natura mi ha dato per far male gli altri, in modo da essere inoffensivo». Bisogna quindi aiutare i ragazzi ad esprimere la loro aggressività in maniera positiva e creativa.

Ma le unghie sono anche “armi” di seduzione e femminilità e, quindi, nelle ragazze mangiarsi le unghie può esprimere una difficoltà a vivere serenamente la propria identità sessuale.

Nei ragazzi, che hanno bisogno di sentirsi sicuri e di non avere dubbi sulla propria forza, invece, il gesto segnala una mancanza di autostima che genera tensione e stress.

Nella maggioranza dei casi il mangiarsi le unghie scompare nell’età adulta in modo spontaneo, ma vediamo qualche consiglio per voi, genitori di figli che si mangiano le unghie:

– No a rimproveri e punizioni: non sono efficaci e rischiano di peggiorare la situazione.

– Repellenti. Esistono in commercio degli smalti trasparenti dal sapore amaro. Mia figlia di 12 anni però ci ha fatto l’abitudine e continua a rosicchiarsi le unghie 🙁

– Impegnare i figli in un’attività che coinvolga le mani e che permetta di scaricare attraverso di esse la tensione.

– Boxe, kick boxing, arti marziali, hockey: molti sport permettono di esprimere la carica aggressiva.

La mia soluzione é stata quella di far “ricostruire” le unghie di mia figlia (in un centro estetico specializzato) con il gel temporaneo, in modo da farle perdere il vizio. Funzionerà? Ve lo farò sapere 🙂

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