La scuola è finita e come ogni giugno, dopo estenuanti recite scolastiche e pizzate con i genitori, riecheggia la solita domanda: ce la farò a gestire i figli? Si, perché in questi tre mesi cambiano anche le dinamiche della famiglia: si trascorre molto più tempo insieme ed è vero che non si discute per i compiti non fatti o per il brutto voto preso, ma vi assicuro che gli argomenti per alzare la voce non mancano.
Quali sono quindi le mosse giuste e gli errori da evitare per una migliore gestione dei figli in vacanza e magari per migliorare i rapporti?
Ecco le 10 regole suggerite da Adriano Formoso, psicoterapeuta, psicoanalista di Milano (e autore del libro “Nascere a tempo di Rock“) per gestire al meglio i 3 mesi che separano i figli dall’inizio della scuola.
1 Limitate le raccomandazioni
Serve a dare spazio e respiro alla relazione con i figli. Questo aumenterà il rapporto di fiducia e incrementerà la loro autostima (agevolando il loro spirito critico).
2 Scegliete un momento della settimana per valutare l’andamento dei compiti
Scegliete con vostro figlio un quarto d’ora al giorno da dedicare al suo andamento scolastico, incoraggiandolo e motivandolo. Non risolvetegli però i problemi e non fate gli esercizi al suo posto. Lasciate che acquisisca la capacità di organizzarsi e lo sviluppo della sua autonomia.
3 Mantenete gli stessi ritmi
Serve alla salute fisica e mentale di entrambi, molto più dell’abbandonarsi totalmente al meritato riposo. Dormire un po’ di più fa bene, e lo stesso vale per il cibo, ma senza esagerare. Queste accortezze vi eviteranno un vero e proprio disagio con spossatezza a difficoltà di riorganizzazione psicofisiologica alla ripresa della scuola.
4 Offrite alternative gratificanti e attività ludiche
Incitateli a variare le opportunità con cui provano piacere. Trasformare un’ora di gioco on line in un’ora di gioco all’aperto, un tempo di isolamento mentale e motorio col telefonino in un lavoro di casa utile alla riorganizzazione dei suoi spazi.
5 Preservate le loro abitudini (lo sport preferito, gli amici, etc)
Tre mesi di pausa dalla routine invernale, dal tempo con l’insegnante e i compagni di classe possono indebolire per una buona ripresa scolastica. La pausa estiva può spesso sfociare in una regressione rispetto agli obiettivi raggiunti durante l’anno. E’ molto utile mantenere le abitudini che li aiutano e ritrovare il trend di tutto l’anno.
6 Distribuite bene il tempo se siete genitori separati
Se siete separati è fondamentale agevolare la relazione a distanza tra i figli e il genitore che non è presente. Basta poco: chiamare più volte al giorno la mamma o il papà che non è presente, raccontare aneddoti sulla vacanza e descrivere i dettagli di dove ci si trova (questo oggi è reso facile dall’era digitale con utilizzo di foto e video).
7 Evitate ricatti morali e scambi economici
In vacanza aumentano anche i premi ma anche le punizioni: è inevitabile! Eventuali sanzioni dovranno sempre essere argomentate ed essere di carattere educativo. Evitate di ricattarli emotivamente (es. “Se non fai questo, non ti voglio più bene..”) Evitate anche di attribuire un prezzo ai comportamenti (es. “Se non mi fai arrabbiare ti aumento la paghetta …”) spiegando invece bene il ruolo del denaro.
8 Non fate domande sulle relazioni sentimentali
E’ giusto non intromettersi per poter creare con il figlio un clima di dialogo basato sulla fiducia reciproca. Venire a conoscenza di alcuni pensieri e vissuti dei figli preadolescenti e adolescenti può portare un genitore a inopportuni allarmismi.
9 Chiedete se vuole che gli proponiate qualcosa
Attendere le loro richieste è come restare in attesa di scoprire il loro modo di desiderare, quel che sentono come bisogni. Non proponete loro qualcosa se non siete certi di quanto la nostra proposta sia condivisibile.
10 Pianificate un periodo della vacanza senza nonni
Se le circostanze lo consentono è bene lasciare che i figli di età compresa tra i 5 e i 14 anni passino con i nonni un tempo non superiore a quello che possono passare in famiglia e con i genitori. Spesso restare con nonni che non rispettano lo stile educativo dei genitori porta i ragazzi a crescere con adulti che offrono “doppi messaggi”, modalità diverse di comportamento in situazioni analoghe.Quindi è bene andare in vacanza con i nonni solo dopo aver dato priorità alle vacanze della propria famiglia, nella propria famiglia.
Se riuscirete a seguire tutti i punti, avrete in premio una vacanza più tranquilla 🙂