Il 25% della popolazione mondiale soffre di allergie ed io ne faccio parte, in quanto allergica ai pollini e al pelo del gatto.
Le allergie alimentari sono abbastanza diffuse tra la popolazione perché i cibi che causano allergie sono molti: latte vaccino, uova, soia, nocciole, noci, arachidi, anacardi e in generale tutta la frutta secca con la buccia, cioccolato, crostacei, molluschi, alcuni pesci, grano, sesamo, legumi, pomodori e frutta. La reazione allergica ai cibi ingeriti nella maggior parte dei casi è lieve ma a volte può causare shock anafilattico. Per approfondire l’argomento, è online il sito www.allergiaalimentare.it, dove è possibile trovare informazioni su allergeni, sintomi correlati a una reazione allergica alimentare, test per la diagnosi e terapia.
Anche l’allergia al lattice è una condizione che, nel peggiore dei casi, può scatenare uno shock anafilattico. Colpisce circa l’1% della popolazione e, in alcune categorie professionali, l’incidenza sale al 6%. Il lattice, infatti, è un materiale con cui vengono prodotti molti oggetti di uso quotidiano come cuscini, materassi, guanti, giocattoli e anche pneumatici. I professionisti del settore sanitario sono i soggetti più a rischio. Infatti, proprio chi per lavoro è a contatto con prodotti a base di lattice può sviluppare una sensibilità particolare all’allergene, dermatiti e video of electronic cigarette incorrere in una reazione allergica di bassa, media e grave entità, come si apprende dal sito www.allergialattice.it.
Le reazioni allergiche si manifestano attraverso sintomi ben precisi. I sintomi delle allergie vanno dalle più innocue, seppur fastidiose, dermatiti da contatto e orticaria, a reazioni dell’apparato respiratorio come sinusite, asma e rinite, fino allo shock anafilattico. Il portale www.allergiasintomi.it fornisce informazioni chiare e precise su come si manifestano le reazioni allergiche e come curarle.
Nel caso delle allergie, niente sembra essere più indicato del detto “prevenire è meglio che curare“. Conoscere le sostanze a cui si è allergici, evitare il più possibile situazioni che possono esporre al contatto con l’allergene e conoscere le norme di corretto intervento in caso di shock anafilattico è l’unico modo per scongiurare una condizione potenzialmente mortale.
Lo shock anafilattico colpisce 4-5 persone ogni 100mila abitanti ogni anno e può portare alla morte in pochi minuti. Quando si manifesta, è opportuno intervenire somministrando una dose di adrenalina auto-iniettabile e recandosi immediatamente al Pronto Soccorso. Queste e molte altre informazioni sono disponibili nei siti menzionati finora che si presentano come Guide di primo soccorso per coloro che soffrono di una qualche allergia e potrebbero incorrere in uno shock anafilattico.
Per le allergie legate ai pollini, il periodo migliore per capire a che cosa il bambino è allergico è l’autunno, in modo da prepare poi eventualmente in anticipo le cure più adatte. Quest’anno ho scoperto che mio figlio soffre di rinite da pollini: gli ho somministrato un ottimo spray nasale omeopatico a base di luffa ed un prodotto per bocca della Boiron. Vedremo poi allora in autunno a che tipo di pianta è allergico con il prick test.