Esprimiamo positivamente la nostra rabbia!

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Oggi la nostra Life Coach Carla Malinverni vi parlerà di un modo differente da quello che di solito mettiamo in atto per gestire il nostro sentimento di rabbia nei confronti di qualcuno.

La lettura dei testi di Marshall Rosenberg, inventore della ‘comunicazione non violenta’, mi ha offerto uno spunto completamente nuovo sul tema ‘rabbia’, che mi ha aperto nuovi orizzonti e che voglio condividere!

Prima di tutto: la rabbia è legittima, anzi possiamo affermare che sia una fortuna che, a fronte di alcuni episodi, noi sentiamo rabbia; questo significa che abbiamo delle convinzioni e dei valori sui quali non siamo disposti a cedere o per i quali non tolleriamo che qualcun altro passi sopra. Quindi, provare rabbia ha molto a che fare con la nostra stima di noi e con la nostra dignità di persone. In sintesi,  la rabbia nasce da un nostro bisogno che qualcun altro ha negato.

Detto ciò, per esprimere in modo costruttivo e non dirompente la nostra rabbia, Marshall Rosenberg ci invita a fare un esperimento:

  • prenderci un attimo di tempo per riflettere prima di reagire;
  • individuare l’episodio scatenante che ci ha fatto arrabbiare (fonte esterna della rabbia);
  • distinguere il nostro bisogno che è stato negato (fonte interiore della rabbia).

Ad esempio:

  • oggi a fine giornata, sempre di corsa tra lavoro, spesa, bambini e lavatrice, mio marito nemmeno si è accorto di tutto quello che ho fatto….con tutto l’impegno che ci ho messo: sono arrabbiata con lui!!!’ (fonte esterna)
  • quando mi impegno molto per la famiglia e faccio dei sacrifici, io ho bisogno che il mio lavoro venga riconosciuto anche solo con un ‘grazie’!‘ (fonte interiore)

Dimenticandoci per un momento della  fonte esterna della rabbia e connettendoci col nostro ‘bisogno negato’, ci portiamo in una situazione ‘aperta’, ovvero che ci apre spazi di azione (oltre a quello di inveire ferocemente contro l’altro!).

Prima di tutto, siamo più consapevoli di noi stesse e di ciò che è capitato e che ci ha infastidito. In secondo luogo, possiamo decidere di esprimere un feedback o una richiesta all’altra persona in modo non aggressivo, al fine di spiegare le nostre ragioni con la dovuta calma.

Siete incuriosite come me da questo approccio alla rabbia?

 

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