I genitori elicottero

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Navigando sul web si incontrano tantissimi articoli interessanti, soprattutto “surfando” sui siti stranieri, giusto per avere una visione più ampia e meno provinciale delle cose. Mi sono quindi imbattuta in questa notizia apparsa recentemente su The New York Times: una mamma a New York è stata accusata di essere una madre degenere perché aveva fatto viaggiare sulla metropolitana da solo il proprio figlio di 9 anni.
Ora, anch’io vivo in una metropoli come Milano e sinceramente non so se sarei riuscita a far viaggiare da sola mia figlia all’età di 9 anni. Lei ha cominciato a prendere la metropolitana con le sue amichette a 13 anni, quindi davvero impressionante la temerarietà di questa mamma americana.
A sua difesa, ha detto che i figli non devono vivere troppo sotto le gonne dei propri genitori e che quindi devono imparare a cavarsela da soli.

A darle manforte ci sono stati molti pedagogisti che l’hanno difesa dicendo che il suo atteggiamento è giusto. Tutto questo per evitare di cadere nella sindrome del “genitore elicottero“, nuova figura parentale di questi tempi.
Si tratta, cioè, di quei genitori apprensivi che vorrebbero troppo proteggere i loro bambini dal mondo esterno. Questo a partire da piccoli gesti come: tagliare troppo finemente il cibo in piccoli pezzi, aiutarli nel fare i compiti, scegliere le loro amicizie ecc, ecc.

Tutto questo creerebbe solo future ansie e patologie depressive, perché questi bambini non saprebbero più rapportarsi con il mondo esterno. Crescere i propri figli vuol dire, infatti, renderli il più possibile indipendenti. Ed in fondo era quello che diceva anche Maria Montessori con la sua bellissima frase: “Aiutami a fare da solo“. La Dr.ssa Montessori basava la sua pedagogia proprio sul rendere il bambino capace di crescere secondo i giusti ritmi e libero di muoversi nel mondo.

Ma mi sorge una domanda: “Siamo davvero capaci di farlo o in fondo siamo tutti un po’ dei genitori elicottero?

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