Alla scoperta di Roma. Cosa vedere con i bambini

Visitare di una città d’arte senza stancarsi troppo

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Siete già stati a Roma? Vi assicuro che visitarla con i vostri figli si rivelerà un’esperienza diversa ed inaspettata. Non credete sia interessante visitare una città che si sta studiando a scuola per Geografia o per Storia? Scoprirete la città eterna con occhi nuovi e da un altro punto di vista.

In soli tre giorni non riuscirete a visitare Roma in modo approfondito, ma potrete dare ai vostri bambini “un’infarinatura” della città, scegliendo di vedere poche cose, ma con il giusto ritmo: senza stancarli troppo e senza trasformare una giornata di vacanza in un incubo, evitando quindi la fatica delle lunghe camminate nei luoghi storici, che potranno vedere meglio quando saranno più grandi.

Cosa vedere quindi a Roma con i bambini? Gli itinerari per le famiglie sono davvero tanti, così come le proposte kids-friendly, sempre più diffuse anche nei musei tradizionali.

Noi abbiamo raggiunto Roma in treno da Torino ed abbiamo dormito in un hotel al Vaticano, comodo per visitare il primo giorno la Basilica di San Pietro: per la quale abbiamo prenotato il giro con l’audioguida, che spiega tutto nei minimi particolari. Basta scaricare un’app (comunicata all’arrivo) sul proprio cellulare ed avere degli auricolari.

Mentre aspettavamo di entrare nella Basilica abbiamo osservato l’eccezionale geometria architettonica del colonnato: mettendo i piedi su uno dei due dischi che stanno tra le fontane e l’obelisco, si vede solo la prima fila delle colonne e tutte le altre sembrano sparire, perfettamente nascoste una dietro l’altra.

Non siamo stati ai Musei Vaticani (l’ingresso è sul retro della Basilica), uno dei più antichi e vasti del pianeta, che conserva capolavori inestimabili e ineguagliabili, ma la cui visita con i bambini  – nonostante si possano acquistare i biglietti che fanno saltare le code – non è un’impresa semplice!

Abbiamo invece dedicato gran parte delle giornate a passeggiare in centro (apparentemente) senza una metà precisa, ma le figlie non sapevano che il giro era stato programmato dalla sottoscritta passo dopo passo per vedere: Castel Sant’Angelo, Piazza di Spagna, Piazza Navona, il Pantheon, Fontana di Trevi, Piazza Venezia e poi, diciamoci la verità, a Roma appena giri un angolo trovi un capolavoro. Per esempio, nella Chiesa San Luigi dei Francesi, non distante da Piazza Navona, si possono ammirare (gratuitamente) dei quadri meravigliosi del Caravaggio.

Alla sera abbiamo cenato alla Trattoria da Teo a Trastevere e, senza rendercene conto, in una sola giornata abbiamo camminato per 18 km!

Il secondo giorno abbiamo camminato meno, ma non ci siamo del tutto risparmiati 🙂 perchè abbiamo raggiunto il Colosseo e il Foro Romano, le cui audioguide devo dire la verità mi hanno un po’ deluso. Per poi tornare verso l’hotel e fermarci all’Auditorium in Via della Conciliazione ed assistere allo spettacolo “Giudizio Universale“, che permette di immergersi completamente nelle meraviglie della Cappella Sistina e scoprirne la storia e i segreti. Realizzato con la consulenza scientifica dei Musei Vaticani, è il primo show che collega il fascino e la bellezza delle più grandi opere d’arte con le emozioni dello spettacolo: proiezioni immersive a 270°, performer dal vivo, musiche originali (di Sting) di grande impatto e spettacolari effetti scenici. Restituisce la potenza del capolavoro di Michelangelo in un racconto che lascia il pubblico senza fiato: come ritrovarsi di colpo in un’opera d’arte!

Alla sera siamo andati a cena in Piazza di Pietra, di fronte al Tempio di Adriano, all’Osteria dell’Ingegno, dove ogni piatto è un capolavoro.

Il terzo giorno siamo andati agli studi di Cinecittà, che si trovano a 40 minuti di metro o di auto dal centro. Abbiamo comprato sul posto i biglietti senza fare code e la visita guidata di  mezz’ora ci ha permesso di prendere confidenza con le ambientazioni esterne e con gli studi, dove sono stati girati film o serie televisive. I monumenti esterni sono stati ricostruiti in vetroresina, cioè il materiale delle barche a vela, che non si rovinano con la pioggia. Ci sono poi due grandi padiglioni dedicati alla storia del cinema italiano, visitabili in autonomia, uno dei quali con spazi interattivi dove si possono doppiare gli attori dei film o sperimentare altre attività legate al cinema.

Se volete stare all’aria aperta fuori dal caos dei negozi, all’ingresso di Villa Borghese, uno dei polmoni verdi più grandi della capitale, si trova il Museo Civico di Zoologia di Roma con i percorsi interattivi, i laboratori e le visite guidate che coinvolgono adulti e bambini, già a partire dai 3 anni, e persino la possibilità di trascorrere una “Notte al Museo”.

La terza sera abbiamo cenato in Campo dei Fiori, dove un apericena ha sostituito dignitosamente una cena tradizionale.

La zona del Vaticano si è anche rivelata comoda per soggiornare, perchè abbiamo assistito alla Messa del Papa l’ultima mattina prima di partire e subito dopo abbiamo recuperato i bagagli al volo in hotel e raggiunto la stazione Termini.

In tutto abbiamo camminato per ben 35 km, ma nell’euforia della scoperta di questa città nessuno ha accusato la stanchezza e la prossima volta sappiamo già cosa andare a vedere: il famoso “buco della serratura”, dal quale si guarda dritti sul Cupolone di San Pietro, che si trova nel quartiere Aventino, in Piazza Cavalieri di Malta, proprio accanto al Giardino degli Aranci, e la Bocca della Verità a Santa Maria in Cosmedin, dov’è emozionante infilare la mano, sperando di tirarla fuori sana 🙂

Buon viaggio!

 

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