Il ciclo mestruale è qualcosa di assolutamente naturale, che a partire dalla pubertà riguarda tutte le donne del mondo, eppure è sempre stato circondato da un’aura di mistero e da tante credenze popolari. Alcune, pur non avendo alcun fondamento reale, sono diffuse ancora oggi. Vediamo quali sono e proviamo a liberarcene una volta per tutte!
- La sindrome premestruale si manifesta come irritabilità e nervosismo. FALSO
Circa il 5% delle donne in età fertile sperimenta una sindrome premestruale grave, detta disforia premestruale, caratterizzata da improvvisi e gravi sbalzi d’umore, ma anche da sintomi fisici quali gonfiore o dolore muscolare e altri sintomi, come scarsa concentrazione, diminuzione degli interessi, letargia e cambiamenti nel sonno e nell’appetito. La maggior parte delle donne in età fertile (circa il 70-75%) avverte fastidi comuni, quali mal di testa, gonfiore al seno e all’addome, pesantezza e maggiore irritabilità. Tuttavia, la maggior parte di loro non segnala una menomazione significativa nella vita quotidiana. Le più fortunate (20%) quasi non se ne accorge. Il tutto sarebbe conseguente alle oscillazioni ormonali che si verificano nella seconda fase del ciclo, quando il progesterone, che aiuta ad accogliere nell’utero la possibile gravidanza, diminuisce quando questa non si verifica. Questa condizione scatenerebbe la sindrome premestruale andando a modificare le quantità di neurotrasmettitori cerebrali coinvolti nel tono dell’umore, nella gratificazione, nello stato di allerta. Ciascuna donna risponderà in modo diverso a queste alterazioni manifestando sintomi più o meno intensi.
- L’esercizio fisico durante il ciclo non è salutare e può danneggiare l’utero. FALSO
Ballare e fare esercizio fisico durante le mestruazioni è sicuro e in alcuni casi l’attività fisica può alleviare i crampi e persino migliorare l’umore e la sensazione di stanchezza spesso associata al ciclo mestruale.
- L’inserimento di un tampone (o coppetta) nella vagina lacererà l’imene. FALSO
l’imene è una struttura elastica e l’inserimento di un oggetto piccolo come un tampone o una coppetta non causerà alcuna lacerazione. Inoltre, durante le mestruazioni il sangue faciliterà l’inserimento del tampone stesso, se fatto nella maniera giusta.
- Non si può rimanere incinta se si fa sesso durante il ciclo mestruale. FALSO
Questa è una affermazione decisamente pericolosa sulla quale molte donne e uomini fanno affidamento. È improbabile che una donna rimanga incinta se fa sesso non protetto durante il ciclo se ha regolarmente le mestruazioni. Ma è comunque una possibilità. L’ovulazione avviene mediamente dopo 14/15 giorni dall’inizio della mestruazione, ma se una donna ha un ciclo irregolare, un ciclo breve o sanguina più a lungo del normale, è possibile che il suo periodo fertile si sovrapponga al ciclo mestruale. Inoltre, nuove ricerche nel campo della salute riproduttiva e della fertilità suggeriscono che gli spermatozoi possono vivere nella cervice uterina fino a 5 giorni dopo il rapporto sessuale. Sarebbe bene presumere che nessun giorno è sicuro per avere rapporti sessuali non protetti, a meno che non si utilizzi un contraccettivo efficace.
- La coppetta mestruale non è igienica. FALSO
Una volta svuotato il contenuto della coppetta si può lavare con sola acqua oppure acqua e sapone, necessariamente neutro, privo di olii e di profumi, e poi sarà pronta per essere riutilizzata. Se l’acqua non è disponibile, è possibile pulire provvisoriamente la coppetta con un fazzoletto di carta, con carta o salvietta igienica e, successivamente, reinserirla, avendo cura di sciacquarla con acqua appena possibile. Alla fine del ciclo, si può sterilizzare in acqua bollente e conservarla nel suo astuccio.
- Con il ciclo non puoi fare il bagno o la doccia. FALSO
Non c’è motivo per evitare il contatto con l’acqua quando si hanno le mestruazioni, anzi bisogna fare ancora più attenzione all’igiene. L’acqua fredda non blocca il ciclo mestruale. Facendo la doccia o il bagno con l’acqua fredda non si corre il rischio di bloccare il ciclo mestruale. Tutt’al più si può interrompere o rallentare il flusso, ma è una semplice reazione fisiologica alla temperatura, che causa il restringimento dei vasi sanguigni. Una volta tornate a “temperatura ambiente”, il ciclo riprenderà come se nulla fosse.
7. Meglio evitare di tingersi i capelli durante il ciclo. FALSO
La leggenda popolare per cui la tinta non darebbe gli effetti promessi se applicata sui capelli di una donna durante le mestruazioni non ha alcun fondamento, per cui non c’è ragione per evitare il parrucchiere in quei giorni.
8. Non bisogna fare sport durante quei giorni del ciclo. FALSO
È soggettivo, alcune donne si sentono più stanche (forse per via della quantità di ferro persa con il flusso mestruale) mentre altre hanno la sensazione di essere addirittura più energiche. A meno che non si abbiano crampi particolarmente dolorosi, non c’è motivo di mettersi a riposo forzato. Per non saltare l’allenamento, mangiare più cibi ricchi di ferro può essere utile per tutte.
9. Le donne col ciclo hanno più probabilità di essere attaccate dagli squali. FALSO
Nel non frequentissimo caso in cui ci si trovi davanti a uno di questi predatori 🙂 , le mestruazioni non farebbero grande differenza. È vero che il sangue attira gli squali, ma lo fanno anche altri fluidi corporei come sudore e urina.
10. Con le mestruazioni non si possono avere rapporti sessuali. FALSO
Fisicamente non ci sono controindicazioni al sesso in quei giorni del ciclo mestruale e gli uomini non hanno motivo di temere alcun che. Appurato questo, si entra nel terreno delle scelte personali e di coppia da prendere con consapevolezza e non solo sulla base di vecchi retaggi culturali.
La maggior parte di queste credenze popolari sul ciclo mestruale ha origini molto antiche, affondando le radici in epoche in cui l’igiene personale era ben altra cosa rispetto a come la conosciamo oggi: non c’erano gli assorbenti usa e getta e le abitazioni non offrivano la privacy che abbiamo oggi, gli abiti si indossavano a lungo prima di cambiarli e ci si lavava raramente, magari in pubblico, e neanche le mani si lavavano tanto spesso.
In quest’ottica l’idea della “contaminazione” appare un po’ meno campata per aria e si capisce perché in alcune parti del mondo, ancor oggi, alle donne mestruate è vietato l’accesso ai luoghi di culto. Tornando alla realtà in cui viviamo, dovremmo essere più che pronte a superare questi falsi miti e vivere il nostro ciclo senza porci questo genere di limitazioni, non trovate?