Non sapevo che esistesse la Giornata Mondiale del Genitore. Le mie figlie adolescenti criticano già il fatto che si celebrino la Festa della Mamma e del Papà, mentre non esista la Festa del Figlio, figuratevi se sapessero che adesso si festeggia anche questa!
Il 1 giugno, per celebrare questa giornata, Tatiana Crepaldi, pedagogista di Parentsmile, piattaforma per il supporto e il benessere a domicilio di tutta la famiglia, offre risposte utili alle svariate domande dei genitori.
“Come posso gestire la relazione genitore-figlio durante l’adolescenza? Come vivere il benessere in famiglia in uno scenario post-pandemico?” In effetti sappiamo che il benessere psicologico di una persona deriva soprattutto dai legami che creiamo con i genitori, e la situazione di emergenza attuale ci ha costretto a modificare le nostre abitudini e il nostro stile di vita in modo improvviso, portando le conseguenze sui nostri figli.
“Per i bambini e i ragazzi affrontare tali periodi di stress è una sfida che si aggiunge a quella della crescita. Gli esseri umani, adulti e bambini, reagiscono allo stress: iperattivandosi, ipoattivandosi oppure oscillando tra i due estremi. Se si manifestano situazioni è utile un confronto con figure professionali per superarle e raggiungere un benessere e un equilibrio in famiglia” – spiega Tatiana Crepaldi.
Per tale motivo è importante riconoscere i segnali di stress ed evitare determinati comportamenti.
Tatiana Crepaldi dichiara: “Non esiste un manuale per essere genitori. Non c’è una regola da seguire, perché ogni bambino e famiglia è unico e ognuno ha un suo percorso.” Dunque è normale riscontrare difficoltà nel rapporto genitore – figlio. Non bisogna ricercare il mito del genitore perfetto, ma andare incontro alle necessità e al benessere familiare.
Anche la didattica a distanza e poi il rientro a scuola hanno messo a dura prova i nostri figli, soprattutto i piccoli, che avranno sofferto il cambiamento, facendo fatica ad adattarsi e magari facendo uno “scatto indietro” di crescita, magari tornando a fare la pipì a letto, segnale delicato da affrontare con un esperto in materia.
“L’enuresi e l’encopresi fanno parte del raggiungimento del controllo sfinterico. La cosa importante non è perseguire il controllo sfinterico, ma mantenerlo nel tempo, perchè ogni volta che il bambino arriva ad avere uno scatto evolutivo -come imparare a parlare, camminare- può regredire nell’area del controllo sfinterico, che in aggiunta è legato anche alla parte emotiva. Quindi i bambini che trattengono molto le emozioni, possono trattenere a lungo la pipì.”
Parentsmile permette di aiutare il genitore, che può prenotare un consulto a domicilio o in diretta video con un esperto per un parere o confronto. Tra i professionisti, si possono trovare anche ostetriche, logopedisti, terapisti della neuro-psicomotricità, psicologi/psicoterapeuti, nutrizionisti, puericultrici, tate, educatrici e personal trainer.
Per fortuna c’è chi pensa anche ai genitori e non solo ai bambini 🙂