Quando ti dicevano che “più i figli crescono e più danno preoccupazioni”, non ci facevi caso, perchè avevi un neonato tra le mani e, non sapendo da che parte prendere, ti sembrava un discorso molto lontano da te.
E invece è vero! Ve lo assicuro io che io due figlie adolescenti di 17 e 20 anni, periodo in cui la mamma è solo utile per elargire denaro o passaggi in auto, non ne dice mai una giusta e se non si fa vedere tanto è meglio, in particolare quando sono con gli amici!
Durante l’adolescenza i rapporti si complicano, si conoscono sempre meno gli amici che frequentano, perchè contattati online. E’ tempo di liti e contestazioni, alziamo la voce e cerchiamo di capire se fumano, bevono o altro; ma per gli adolescenti il distacco dai genitori rappresenta una fase indispensabile e preziosa per lo sviluppo personale, quindi dobbiamo imparare a conviverci senza avvilirci.
Questo è il momento della vita, chiamato anche “sindrome del nido vuoto”, in cui dobbiamo accettare di non essere più così indispensabili. Ma non dobbiamo interpretare questo desiderio di indipendenza come un segnale di ingratitudine, bensì come necessità di trovare il proprio equilibrio e, in effetti, la sicurezza emotiva dei figli è una prova del buon lavoro fatto dai genitori.
Ricordo ancora quando tornavo dall’ufficio e mia figlia mi correva incontro, che sembrava avesse visto una Principessa Disney e mi faceva sentire così bene: ero unica, c’ero io ed ero tutto quello che voleva. Ora, quando rientro a casa, se qualcuno mi saluta è un miracolo! Ci si sente spesso sole e dimenticate.
Quindi, come possiamo affrontare la crescita dei nostri figli?
Non diventiamo delle mamme asfissianti, onnipresenti e manipolatrici, come quelle madri che considerano i figli come se fossero di proprietà personale. Chi cresce con questo legame tossico diventerà un adulto che, da un lato vorrà amare ed essere amato, ma dall’altro avrà timore di tradire la madre e di trovare una donna fagocitante come lei.
Una mamma può riprendersi i propri spazi, coltivando i propri interessi o scoprendone di nuovi e ritrovando la complicità con il partner. Forse sarà più complicato per chi non lavora, avendo meno possibilità di socializzare, ma non è detto.
L’altro aspetto psicologicamente delicato per le madri di figli ormai adolescenti rappresenta l’avvicinarsi della menopausa, che comporta un cambiamento ormonale e fisico che potrebbe buttare giù di morale, ma facendo più movimento ci si terrà in forma e inoltre l’attività fisica riduce il livello di cortisolo nel sangue, l’ormone coinvolto nello stress e nella depressione.
“E’ solo un periodo, poi passa” (anche questo l’ho sentito dire, ma devo ancora verificarlo), perchè sembra che i figli, una volta diventati indipendenti, facciano un passo indietro e non dico che ci guarderanno di nuovo come delle Principesse, ma almeno non come degli orchi!
Una buona madre deve saper aspettare e lasciar andare i propri bambini, perché amare e lasciare andare, spesso, sono la stessa cosa.