Corinne Maier, la scrittrice francese che ha da poco pubblicato il libro “No kid. Quaranta ragioni per non avere figli“ (Bompiani), ha scioccato la Francia e sta facendo discutere l’Italia. Le sue affermazioni sono decisamente forti e soprattutto discutibili, ma lo scopo è proprio quello: dare uno scossone alle convinzioni delle donne.
«Donne italiane non imitate le vostre cugine francesi, continuate a non fare figli» perché «costano», «non avrete più tempo per voi», sono una palla al piede in fatto di carriera, rapporti di coppia e sociali .
Lei, che di bambini ne ha due, di ragioni per non moltiplicarsi ne ha trovate quaranta e le ha elencate senza buonismi, anzi, con molta schiettezza.
«Rifiutate di essere ventri ambulati», «la donna non si realizza solo nella maternità », «in Francia essere “senza figli” è una tara», «volete l’uguaglianza? Cominciate con lo smettere di avere figli». Ma si può essere più cinici?
Sicuramente i figli deve farli chi li vuole, non lo si deve fare per “obbligo”, per sentirsi come gli altri o perchè qualcuno se lo aspetta da noi. Deve scattare il “famoso” orologio biologico che a qualcuna, forse, non scatterà mai!
Inoltre è appurato che chi sta a casa durante la maternità si gioca un possibile futura carriera sul lavoro, ma nonostante questo per fortuna c’è una bassa percentuale di donne che conosco che si dichiara convinta di non volere dei figli. Chi perchè non si sente ancora pronta, chi perchè non ha ancora trovato l’uomo giusto, chi perchè non ha voglia di sacrificare il suo tempo, purtroppo c’è anche chi li vorrebbe ma ha scoperto durante gli anni del matrimonio che il marito non ne vuole sapere e questa è una delle situazioni più tristi, che spesso porta a delle rotture!
La scrittrice Susanna Tamaro ha dichiarato di recente: «Non ho mai voluto figli, ricordo quando da ragazzine le mie amiche sognavano la maternità e io restavo freddissima, non me ne importava niente».
L’avvocato Giulia Bongiorno ha confessato: «Professione o figli. Io ho scelto la prima. Forse con un po’ di dispiacere ma vergogna no, non scherziamo».
Queste donne avranno tutte le loro buone ragioni, ma forse, quando saranno più avanti con l’età, si sentiranno più sole di chi invece avrà creato intorno a se’ una bella famiglia!
Io, fin da bambina, ho sempre immaginato che un giorno mi sarei sposata con il principe azzurro e che avrei avuto tanti bambini. Ora posso dire che mio marito un principe non è, azzurro neppure, ma non so come avrei fatto senza di lui, anche perchè grazie a lui ho messo al mondo i miei due gioielli: le mie bimbe, senza le quali la mia non sarebbe una vita felice.
Come potrei andare al lavoro al mattino senza un po’ di mocciolo su una spalla, messo proprio lì ad opera d’arte in un punto dove lo vedono tutti tranne me?
Come potrei non vedere l’ora di uscire dall’ufficio per arrivare a casa e non riuscire neppure a spogliarmi perchè devono assolutamente portarmi in cameretta a giocare, farmi vedere i nuovi disegni fatti all’asilo, raccontarmi le storie più assurde, confondendo ieri con domani, storpiando le parole e riempirmi di orgoglio ogni giorno di più…
Come potrei rinunciare a seguire i loro mille progressi e fare a meno della loro allegria?
……. e chi preferisce avere un gatto al posto di un figlio non sa cosa si perde!!!
E’ vero che tutte ma proprio tutte noi donne abbiamo “innato” il senso materno? Io ho molte mie amiche “in carriera” che oltre a non volere un “marito” non vogliono neanche dei figli! Un giorno però una di loro mi ha confidato che anche se ha un bellissimo posto di lavoro quello che le manca adesso é un bambino più che un “compagno”…! Io penso che il desiderio di un figlio deve seguire non solo la razionalità ma anche l’istintività, ma oggi, invece, dato che si programma e si pianifica tutto, anche la maternità viene pianificata analizzando i pro e i contro e soppesando il tutto come se fosse un “business plan”!
Io desidero un figlio più di qualunque cosa e mondo e soffro in modo esagerato perchè non arriva. Non riesco ad immaginare un donna che guardi a questa esperienza in modo così cinico e distaccato. Però mi fa pensare il fatto che la scrittrice in questione due figli ce li ha! facile parlare così quando il tuo desiderio di maternità è appagato. Che tristezza!!!Che rabbia!!!
SPERO TANTO CHE NON LO LEGGERA’ NESSUNO QUEL LIBRO!
FEDERICA + STELLA (22+6)
Ho scritto un commento al post di “intimamente” quindi oggi ho decisamente “la scrivite” malattia della mamma che ha voglia finalmente di sforgarsi.Anch’io fino a poco tempo fa la pensavo come la scrittrice poi l’orologio biologico mi ha ricordato che stava per scoccare l’ora X del non ritorno e a 40 anni con mio marito, che i figli li desiderava da tempo,siamo partiti per questa avventura paurosa ed al tempo stesso splendida, ora lo posso dire, ed è nata Emma che ora ha 7 mesi di straodinaria felicità. Siamo stati fortunati e il mio pensiero va a tutte quelle donne che sicuramente meritano più di me, che di figli non ne volevo sentir parlare, di diventare madri.E’ qualcosa di indescrivibile,prima non lo sapevo, e mi sarei persa tanto.
boh.ma che razza di libro è? ma come si può leggere una roba simile? http://www.mammenellarete.it
Viviana, non è tanto come si può leggere ma come si può scrivere un libro simile!! Tantiopiù avendo già due figlie, chissà come saranno orgogliosi della loro mamma nonappena capiranno che genere di boiate ha scritto!!!!
Corinne Maier, tua fidlia un giorno scriverà un libro: “40 buoni motivi per commettere un matricidio”, così entrambe avrete fatto qualche soldo vendendo un libro assurdo ma decisamente originale!che ve ne pare non vi sembra un’ottima idea???;)
Anch’io non volevo avere figli. Poi per fortuna ho cambiato idea.
Ci sono arrivata tardi e con molte peripezie ma finalmente, ai miei 41 anni, è nata Elena.
L’unico mio piccolo rammarico è che avendo figliato tardi non sono riuscita a mettere in cantiere anche il secondo pargolo…
E’ vero, Annama, hai ragione, aver procreato tardi ci ha dato certamente più consapevolezza, ma ci ha anche privato della gioia di pensare con una certa tranquillità ad un secondo figlio. Anche a me piacerebbe averne un’altro (o almeno ne sono convinta quando Emma non mi fa dannare)ma questo significa non concedermi tregua, farlo al più presto e partorire, se tutto va bene, quando Emma è ancora molto piccola ed ha bisogno ancora di tutto, senza parlare dei nonni ormai ultrasettantenni e stanchi. Ma siamo state anche fortunate ad averne almeno uno. Ciao
Scusate ma penso – pur non avendo letto il libro ma solo un’intervista all’autrice – che la sua sia una provocazione volutamente forte, fatta proprio per scuotere chi legge il libro.
L’idea che una donna che non ha figli – perchè non può o non vuole – sia una mezza donna, diciamocelo francamente, è ancora un’idea piuttosto dominante nella nostra società.
A quante di voi verso i 35 hanno cominciato a chiedere “E tu? Quando lo fai un figlio?” senza la minima considerazione sul perchè una non ne abbia in quel momento. A molti uomini questa domanda non viene rivolta.
Credo – senza voler difendere nessuno – che la Maier abbia voluto fare un ritratto della società così ossessivamente “bambinocentrica” e dare una prospettiva diversa.
L’elenco dei 40 punti è una provocazione proprio perchè lei i figli ce li ha!
Fosse stata una donna che non ne poteva avere, sarebbe stato un sfogo – per quanto comprensibile – personale e senza nessuna valenza sociale.
Se i vostri bambini li avete voluti e li amate – e mi sembra così dai vostri commenti – allora potete certamente leggere il libro in maniera più ironica e spensierata.
Un saluto da un’affezionata lettrice del blog.
A me non sembra proprio che la nostra società sia bambinocentrica: io ho rilevato personalmente una certa avversione diffusa verso i bambini. Il fatto che ad un certo punto la gente incominci a chiederti “e tu?” è soltanto un’abitudine, un “vizio” magari anche fastidioso ma in realtà non gliene frega niente a nessuno. Anzi spesso è solo una maniera pettegola per sapere se c’è qualcosa sotto (sterilità per esempio) e quindi sentirsi meglio in confronto a te. Ma in questo la bellezza di avere figli e di essere genitori c’entra poco. Di conseguenza non vedo alcuna necessità di giustifiare le proprie scelte di fronte a chicchessia. E tantomeno scrivere un libro sull’argomento;-)
Beh sai Annama, in Francia magari la situazione è diversa.
E la domanda “e tu” è SICURAMENTE una domanda pettegola e cattiva, non un reale interesse per la situazione.
Per “bambinocentrica” non intendo qualcosa di positivo (accoglienza, strutture tipo asili, agevolazioni per le mamme) ma una sorta di ossessione estetica.
Ormai questo dibattito mi ha troppo incuriosita.
Credo che comprerò il libro. 🙂
In Francia la situazione è SICURAMENTE diversa, di fatto esistono aiuti alle famiglie, servizi e quant’altro e quindi se in Italia si fanno meno figli è anche perchè queste cose non ci sono e quindi non siamo esattamente da prendere ad esempio…
io non ho letto il libro ma avere dei figli ho no a volte richiede di fare delle scelte di vite diverse da quello che si era programmato.Io ho avuto mia figlia a 19 anni e non è stata facile. Mi sono separata e io e lei ci siamo trovate sole e io ho dovuto mantenerla da sola.Ho rinunciato a molte cose per lei ma non mi pento era quello che dovevo fare per lei per non farle mancare niente.Beh adesso ha tredici anni e il risultato è che con lei mi è mancato il tempo da dedicargli come facevano le mamme che non lavoravano.Questo un pò mi è dispiaciuto perchè lei si arrabbiava molto con me.Io le spiagavo che un giorno avrebbe capito che non si può avere tutto nella vita.Adesso esce con le amiche e anche se magari ho tempo per lei gli lascio lo spazio con loro.Non si può tornare indietro ed è per questo che penso che per i primi anni bisognerebbe dedicarsi ai figli e poi farli andare per la loro strada.A me è mancata la sua infanzia.Comunque volevo dire che i figli non si fanno solo perchè si vogliono sono scelte di vita perchè te la cambiano.Io vedo che oggi giorno i figli sono abbandonati a se stessi e i genitori non sono un gran che presenti.Io so cose dei compagni di mia figlia che i genitori non sanno o fanno finta di non sapere.Per questo mi chiedo se erano sicuri quando hanno deciso di fare figli o forse sono io che penso troppo alla mia boh!!!!
scusate ma siete rimaste indietro al medioevo o cosa? voi veramente pensate che una donna si realizza solo con la maternità? a me non interessa minimamente avere figli e non credo di essere un’aliena per questo, quindi non capisco perchè vi scandalizzate tanto per questo libro
avere figli è un’esperienza bellissima per chi li vuole e li ha. ma ghettizzare coloro che per scelta non ne hanno e on li vogliono è il massimo dell’inciviltà.Le donne come del resto gli uomini hanno il diritto di scelta nel rinunciare o non alla maternità o alla paternità.Commentare negativamente su chi decide di non procreare lo trovo un atto di profonda ipocrisia cattolica.
Cara Patrizia…. ma che tristezza leggere queste tue assurde affermazioni! Proprio xchè non siamo rimaste al medievo ti dico con orgoglio e consapevolezza che una donna oggi è realizzata sicuramente se ha un buon lavoro che la gratifica, ma altrettanto se a casa oltre ad un marito ha anche un pargolo che le ricorda che la vita continua!
Tu forse o sei molto giovane …. o avida di successo personale . Mi sembri un’aliena? Sinceramente credevo che chi non avesse figli…. fosse non certamente x scelta ma…. x forza maggiore (sterile o…. senza materia prima!) .Ringrazio Dio ogni giorno di avermi data la gioia di esser mamma!
Patrizia mi fai compassione! Non sai cosa ti perdi! Sei tu rimasta indietro credimi!
Ho letto la discussione e sinceramente non ho parole!!Sto correndo il rischio di essere incinta e sinceramente la cosa non mi fa piacere,non amo i bambini,non ho pazienza e non ho mai pensato ad averne,le mie amiche ne hanno e da quando hanno partorito non parlano altro che di bambini,cosa mangiano?Piange?La notte dorme?Ha messo i denti?Fatemelo dire:CHE PALLE!!!!Non mi importa di sapere se mangiano se fanno la cacca o se dormono,mi metto zitta da una parte e penso che sono patetiche,senza argomenti e senza altri stimoli a parte i loro bambini!Sono idee antiche quelle di avere per forza bambini,chi è sterile non si uccide perchè non puo averne,si puo trovare tanta gioia di vivere anche senza averne!Poi nel mondo di oggi meglio un cane di un figlio,sicuramente è molto piu rispettoso e si accontenta del poco che gli dai.
Cara Alessandra, é vero che a volte i discorsi tra mamme vertono solo su certi argomenti! Un giorno, infatti, io e le mie amiche abbiamo deciso di cercare il più possibile di non parlare solo di allattamento, biberon, pannolini, ecc. ecc.!
Penso che comunque ognuno deve seguire la propria strada, senza sentirsi in colpa per questo, dato che, come ho già detto precedentemente in altri miei commenti, l’istinto materno non é una cosa innata per tutte le donne! Ciaooo
ho letto il li bro e fantastico tutto quelo che avevo sempre intuito anchio evviva persone cm corinne che nn sn ipocrite
Francesca, é vero che bisogna affrontare qs. argomento senza ipocrisie, vecchi pregiudizi e stereotipi proprio perchè la nostra società é davvero cambiata e bisogna riconoscere che non tutte hanno l’istinto materno innato! Ciao
Non avere figli per scelta non deve essere considerato un “reato”.
Io non voglio figli, per mille e uno motivi, e sono stanca di sentirmi accusare d’immaturità, vigliaccheria e chi più ne ha più ne metta! Perchè invece di giudicare chi non li fa con responsabilità, non guardate chi li mette al mondo come se fosse un’obbligo e poi non li educa nè li segue come si dovrebbe. Rispettiamo le scelte di tutti.
Finalmente leggendo qualcuno di questi commenti mi sono sentita umana anch’io, grazie!
Benvenuta Fabiana! Sono contenta che leggendo il post e i commenti ti sei sentita a tuo agio! Torna presto a trovarci! Ti faccio tanti auguri di Buon Natale!
Ciao Fabiana.
La tua è una scelta rispettabilissima.
Io sono una di quelle che vuole figli ma non riesce ad averli,
ma penso che chi non li vuole non è nè egoista nè immatura…
tantomeno marziana!!
Invidio chi come te non li vuole… vorrei non volerli pure io,
ma solo perchè non mi vengono… eheh 😉