Io sono una mamma vintage e non amo la definizione di Scuola Primaria o Secondaria. Quando ero bambina esistevano le Elementari e le Medie, che come nomi suonavano più “familiari“.
Ora, non voglio fare la nostalgica, facendovi vedere la foto di mia figlia l’ultimo giorno di asilo (detta anche Scuola Materna) e quella del primo giorno delle elementari, per confrontarle con una attuale. Potrei eh … sono anche tentata … però ve le risparmio!
Vi dico, invece, che le sensazioni che si provano nel veder crescere la propria creatura così velocemente sia di fisico (30 cm di altezza e 7 numeri di piede), sia di testa fa una certa impressione.
Si tirano le somme. Anche della propria vita. Vedi intorno a te i matrimoni che si sfasciano, gli amici in crisi di mezza età, quelli con i primi acciacchi. Preferisci i posti non troppo affollati, la montagna al mare, il divano alle inaugurazioni…insomma, si invecchia (o si matura, dipende dai punti di vista)!
Hai figli in piena fase pre adolescenziale che amano metterti alla prova sugli ultimi ritrovati tecnologici, sui nuovi generi o gruppi musicali. Oppure sono omertosi, che non ti raccontano nulla della loro giornata, neppure sotto tortura.
Mancano solo 4 giorni alla fine della scuola e, sulla scia di saggi, recite, feste e cene di classe, non appena sarà terminata, dopo un breve periodo di ripresa psicofisica, la tua bambina si renderà conto che in quella scuola non ci entrerà mai più.
Addio maestre e compagni, ci aspetta la prossima fase della nostra vita!
Io che seguo i bimbi per professione devo dire che il passaggio dalle elementari alle medie è proprio un momento delicato. Crescono tutto in una volta e non solo fisicamente.
Cambia tutto il modo di vedere la vita.
Complimenti e saluti.
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