Quando si parla di allattamento, come quando nasce un bambino, sono tutti pronti a dire la propria opinione: esperienze personali, “sentito dire”, prese di posizione; ma elenchiamo quali sono le affermazioni sull’allattamento delle quali non bisogna fidarsi.
1. Per produrre il latte, ma neo-mamma dovrebbe bere la birra
Ma siamo pazzi? Le mamme che allattano non devono assolutamente bere alcolici: l’alcol entra nel sangue materno e, di conseguenza, anche in quello del feto, che non ha ancora sviluppato un adeguato sistema enzimatico per eliminarlo e quindi lo accumula. Tale accumulo può essere responsabile di alterazioni neurologiche, cognitive e di tutto l’organismo.
2. Se allatti spesso, il tuo latte diminuisce
Se la neo-mamma allatta il neonato quando e quanto vuole, la produzione del latte materno raggiunge il suo punto ottimale.
3. Si deve allattare un numero preciso di volte al giorno
Se una neo-mamma allatta spesso il neonato, la produzione di latte sarà maggiore ed il neonato acquisterà il peso necessario a far tranquillizzare la mamma circa la sua crescita.
4. Bastano cinque minuti per soddisfare le necessità del neonato
Per i neonati che stanno imparando a poppare ci vuole più tempo. Meglio far succhiare il bambino finché non mostra segni di sazietà e si stacca spontaneamente dal seno. Inoltre, se le poppate diventano meno frequenti o più corte, il latte diminuisce.
5. Allattare sempre da entrambi i seni
E’ importante solo nelle prime settimane di vita del neonato, durante le quali le mamme cercano di allattare da entrambi i seni per avviare meglio la produzione del latte.
6. Se la mamma è stanca produce meno latte
E’ falso, perché la scarsa produzione di latte dipende dalla frequenza delle poppate, dalla suzione del neonato e se il suo posizionamento e attaccamento al seno è corretto oppure no.
7. L’allattamento frequente può portare alla depressione post-parto.
La depressione post-parto è facilitata dalla stanchezza eccessiva della mamma e, in effetti, allattando ci si stanca parecchio, però è soprattutto causata dagli sbalzi ormonali successivi al parto.
Il latte materno è tutto ciò di cui il neonato ha bisogno: lo nutre e lo protegge dalle malattie più comuni. Inoltre, allattare al seno favorisce lo sviluppo intestinale del neonato, rafforza il rapporto mamma-bambino e protegge la donna dal tumore al seno, alle ovaie e dall’osteoporosi in età avanzata. Si tratta, quindi, di un rapporto biologico ed emotivo reciproco: questo momento d’incontro e scambio dovrebbe essere effettuato, in maniera esclusiva, per almeno 6 mesi.