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Depressione post parto: un aiuto in più

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Una mamma di Perugia ha lasciato un bellissimo commento a seguito del mio post sul baby blues, la depressione post-parto e – con il suo permesso – ho pensato di riportarlo “papale papale” come articolo, in modo che le mamme o future mamme possano rintracciarlo più facilmente e leggerlo.

“Vorrei contribuire a mio modo: ho scritto qualcosa che vuol essere di aiuto e sostegno per chi si è trovato ad affrontare il post partum con qualche difficoltà, perchè di aiuto e comprensione non ce n’è mai abbastanza.

Nasce un bimbo. Tutti sono felici, raggianti: complimenti, regalini, visite, fiori. Sei una regina. Sei ancora in ospedale e non vedi l’ora di tornare a casa ed occuparti del tuo cucciolo. Arriva il momento di uscire e forse piano piano si insinua in te una strana sensazione.

Stai lasciando un posto protetto. Lì, in fondo, per ogni cosa puoi chiedere aiuto, spiegazioni, non hai da occuparti della casa, ma solo pensare a te e a rimetterti in piedi e a dare il latte al tuo piccolo.

Quando arriverai a casa sarà diverso. Oh, beh, normalmente succede che passi qualche giorno da tua madre, così qualcuno può occuparsi di te. Oppure lei sta da te. O una sorella, un’amica, una cugina. Oppure il tuo partner è così bravo da fare lui solo tutto quello che serve. Oppure te la devi cavare da sola.

Indipendentemente da queste condizioni, quella sensazione potrebbe rimanerti.

Avere un figlio è il più grande sconvolgimento della vita, finchè non succede non te ne rendevi conto e non è tutto così bello a volte:non dormire la notte, non avere più tempo per sé, l’allattamento a tutte le ore, cambiare stile di vita, vacanze diverse, tutto deve essere un minimo programmato e via dicendo…….allora ti prende una sensazone di soffocamento.

Pensi di aver perso la tua vita e che non potrai più tornare indietro. Magari ti senti anche le gambe o le braccia deboli e hai la sensazione di non riuscire a tenere in braccio il tuo piccolo.

Pensi al futuro e ti viene la nausea. Diventi nervosa, aggressiva, piangi sempre, mangi troppo, o non mangi più, vorresti dormire, magari sparire per sottrarti a questa realtà che ti ha travolto nel giro di un’ora. Ma perchè?

La motivazione più ovvia è che sei molto stanca.

Magari potrebbero anche esserci dei problemi relazionali, dei disaccordi, le nonne gelose che si litigano il nipotino, oppure un partner che si sente trascurato e diventa invece che un aiuto, un’ulteriore fonte di stress.

Alla base di tutto però il problema è causato dagli ormoni: c’è un forte squilibrio che provoca tanti fastidi, sia fisici sia psicologici, hai presente la sindrome premestruale? Ecco, moltiplicala per 100.

Sei comunque più sensibile, più fragile, tutto pesa di più, tutto ti ferisce, a volte basta una sola parola. A volte non hai la forza di ribellarti a situazioni che qualche mese prima avresti sistemato con uno schiocco di dita. E questo ti fa sentire ancora peggio.

A questo punto accetta un consiglio: non rimanere nell’ombra. Non rimanere sola. PARLA.

Parla. Parla con chiunque pensi possa capirti: un’amica fidata, tua madre, un’altra mamma…..sii sincera, scarica il tuo peso, fai in modo che qualcuno sia al corrente della situazione, non avere paura a rivelare cosa provi: parlare è la più grande valvola di sfogo per la tua frustrazione, sfogarsi è meglio che covare, nascondere, far finta che vada tutto bene; non bisogna tenersi tutto dentro, perchè possono succedere brutte cose alle mamme e ai bambini e ne vediamo ultimamente troppo spesso.

Poi, chiedi aiuto. Il tuo medico, il pediatra (non hai scuse, lì devi andare per forza – per i controlli al piccolo) sapranno indirizzarti. Non è necessario spendere soldi. I consultori, le ASL, offrono un supporto psicologico gratuito e magari nella tua città esistono anche dei gruppi di mamme che si incontrano per darsi una mano a vicenda.

A Milano alla clinica Mangiagalli c’è un centro apposito per dare supporto (purtroppo l’unico in Italia, ma in altre città ci sono comunque psicologi molto bravi).

A proposito, togliti dalla testa che chi va dallo psicologo sia malato: anzi, ammettere di aver bisogno di aiuto significa essere lucidi.

E allontanati da coloro che ti dicono: su su non esagerare, devi pensare al bambino, non ti devi lamentare, è il tuo dovere, tutte le donne ci sono passate e altre cose del genere. ALLONTANATI. Sono persone che non ti possono aiutare.

Il benessere di tuo figlio passa INDEROGABILMENTE attraverso il tuo benessere e pertanto tra i tuoi doveri c’è anche quello di stare bene.

E liberati dalla sindrome della mamma perfetta: prima di tutto sei un essere umano.

Svagati come puoi. Porta fuori il tuo piccolo, vai a trovare gli amici, alre mamme, portalo con te a vedere i negozi e se piange fregatene di chi ti guarda male: o non sa o ha dimenticato cosa significhi avere figli.

E trova tempo per te. Accetta ogni tipo di aiuto che ti viene offerto per la casa e per il bambino. Non ci crederai, ma la stanchezza fisica in queste condizioni può abbatterti più del dovuto.

Cerca di rendere piacevole la tua vita, a partire dalle piccole cose.
Fai in maniera che i tuoi sacrifici non debbano pesare un giorno su tuo figlio come un debito di gratitudine: lui non te li ha chiesti; potrebbe invece voler crescere accanto ad una mamma serena e soddisfatta, che è molto meglio.

Non temere di sembrare debole, non lo sei: hai dato vita a tuo figlio, ricorda.

Ti dicono che rompi? Mandali a quel paese. Una mamma deve essere felice: non c’è posto per l’egoismo altrui.

E guai, guai a chi fa soffrire una neo-mamma.”

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  1. E’ vero! E’ proprio un bell’articolo sulla depressione post-parto! condivido pienamente tutto ciò che la mamma di perugia ha scritto. Il mio piccolo ha 3 mesi ed io, piano piano, sto cercando di prendermi dei piccoli spazi anche senza di lui. Certo, non è facile: bisogna organizzarsi e soprattutto avere qualcuno a cui affidare il proprio cucciolo; poi occorre anche NON SENTIRSI IN COLPA, convincere se stesse, prima che gli altri, che andare dal parrucchiere o farsi una nuotata, per esempio,è una cosa importante, perchè ci permette di “staccare” un’attimo, di ritornare ad essere UNO e sempre meno DUE.. Si, è proprio importante, per il nostro bambino, essere serene e contente. Per me in particolare, che sento il peso della routine casalinga (fare la spesa, cucinare, pulire ecc..), è importante fare cose diverse, vedere le amiche e conoscere anche altre mamme, anche on-line!

  2. Sono felice di aver trovato questo blog, e questo articolo mi ha dato un po’ di serenità. Sono a 34 settimane, fino a poco tempo fa era solo gioia quello che provavo…adesso sia per la paura del parto sempre più vicino, sia per il senso di soffocamento descritto nell’articolo (o meglio…mi sento in gabbia) ho mille dubbi e paure…e più di tutto penso se sarò in grado di accudire la piccola nel modo migliore.

    D’ora in poi vi seguirò costantemente.

  3. Sono contenta che questo articolo sia piaciuto e, soprattutto, che sia servito a qualcosa! Questo è proprio lo scopo di questo blog: mettere le esperienze personali delle mamme a disposizione delle future o neo-mamme. Un abbraccio. Una mamma

  4. sono una ragazza di 20 anni e 4mesi fa è nata la mia giorgia…9 mesi ad aspettare quel momento e quando poi è arrivata ho sentito subito un grande vuoto.Per fortuna quei momenti sono passati anche se molte volte sono piu sensibile del solito…cosi appena mi sento triste esco con la mia cucciolotta e mi rilasso camminando!!!un bacio a tutte le mamme

  5. E’ bellissimo quanto scritto dalla mamma di Perugia. Ho una splendida bimba di 14 mesi ma l’inizio è stato veramente duro e difficile, mi sono sentita tanto sola e se tutt’ora ci ripenso mi commuovo. Un abbraccio a tutte le mamme!

  6. Ciao a tutti da LunaNelTunnel, un’altra depressa in cerca di compagnia virtuale. Anch’io (ho scoperto l’acqua calda, lo so) ho deciso di aprire un blog sulla depressione e sui problemi correlati. Lo trovate su http://lunaneltunnel.splinder.com/ anche se è ancora nuovo nuovo. Adesso sto girando, appunto, per i blog in tema già esistenti per lasciare una traccia della nascita di questo mio piccolo progetto che spero non finisca schiacciato dalla mia stessa depressione, che tanto spesso mi fa gettare la spugna e rinunciare anche ad obiettivi relativamente semplici. LunaNelTunnel vorrebbe essere un posto dove raccogliere le mie ricerche sull’argomento, rigorosamente condotte dal punto di vista dei “non addetti ai lavori”, che si aggirano spaesati fra termini complicati e siti tecnici cercando una spiegazione o una via d’uscita. Il blog vorrebbe essere anche un piccolo diario di bordo del mio personale viaggio nel tunnel e un luogo virtuale dove incontrare altre persone con questo problema e discuterne insieme a loro. Spero anche, chissà, che magari qualche “addetto ai lavori” ci faccia un salto e mi aiuti a capirci qualcosa di più. Chissà. Scusate se me ne sto andando in giro seminando questa sorta di “pubblicità”: vi prego di non bollarmi come spammer. Sto solo cercando di dare il via a questo mio umile progetto che altrimenti non saprei come rendere noto.

  7. ciao a tutte,è bello oggi poter riuscire a parlare di questo argomento,fino all’anno scorso avevo timore di non essere capita e mi spaventavo all’idea che altri potessero giudicarmi con superficialità,senza conoscere bene cosa significhi depressione post parto.e’ stato traumatico scoprirsi così triste dopo la nascita di mia figlia,non accettavo l’idea che una gioia cosi grande potesse essersi trasformata in un incubo,poi…mio marito non è che mi abbia sostenuto molto,anzi,e cosi ho dovuto fare una scelta:”mi butto dalla finestra o ne parlo con qualcuno?”;e chi meglio di una mamma ti può capire?il mio consiglio parlate,parlate,parlate,svuotate il sacco con chi vi ama,e vi sentirete protette.coraggio ce la caveremo!!!

  8. Ho due splendide gemelle e una depressione postparto che si è trasformata in cronica e dura da quattro anni. Probabilmente era già un mio punto debole. Adoro le mie bimbe e la loro nascita è stato il più grande dono che potessi farmi, ma è difficile trovare il tempo er sé o per la coppia e, soprattutto, non sentirsi in colpa. Grazie alla mamma di Perugia.

  9. Scrivo per Barbara, che dice di essere “nel tunnel” da quattro anni.

    Sento molta vicinanza nel leggere le tue parole, anche se la mia esperienza è molto diversa. Io sarò mamma tra 8 settimane, e come molte temo di “crollare” come persona dopo il parto.
    Questo timore nasce dall’esperienza vissuta qualche anno fa: crisi d’ansia, attacchi di panico, spersonalizzazione, insonnia, farmaci… Un incubo che mi ha fatto capire che “posso perdere il controllo delle mie emozioni” e subire violenze mentali che si autogenerano dentro di me. Quello che ho voglia di dirti è che ne sono uscita dopo circa un anno, e che quell’esperienza mi ha fatto rinascere nuova, non sono più la persona di prima. Adesso sono libera dai miei pensieri autolimitanti.
    Ho trovato aiuto nella terapia cognitivo comportamentale, nel libro “Chi ha paura della Paura?”, nel Consultorio del mio paese, in mio marito, e, grazie al cielo, nella mia voglia di essere LIBERA.
    Ho capito che cominciavo a guarire quando ho iniziato a provare non più tristezza, ma RABBIA, per la mia bestia interna che mi impediva di farmi la mia vita LIBERA. Io che mi autosegavo i sogni e gli orizzonti, io che mi accusavo, io che mi colpevolizzavo, io che mi flagellavo: niente nell’universo, al di fuori di me stessa, mi voleva così male. Ho dichiarato guerra, giorno dopo giorno, alla mia mente chiusa e paurosa che mi riproponeva i soliti schemi mentali limitanti e distruttivi. Mi sono voluta ribellare a quella Ivana “vecchia”, e piano piano, con tenacia e rabbia, ne sono uscita. Con la mia rinascita, è rinato il mio matrimonio, tutta la mia vita ha un nuovo colore, e… sono rimasta subito incinta. L’ho voluto prendere come un segno della freschezza che era fiorita in me, della nuova vita che stava finalmente scorrendo in me.
    Ora mi sono iscritta ad un corso di Yoga, per godere appieno della calma e dell’abbandono alla vita; sono rimasta a casa dal lavoro perchè lo stress era una componente importante tra le cause del mio crollo; continuo ad andare al consultiorio per non trovarmi sola quando dovrò affrontare la nuova vita di mamma.
    So cosa potrà succedermi, conosco l’ORRORE, e, nel caso, con umiltà e rabbia, lo affronterò.

    Barbara, coraggio.

  10. leggendo il vostro sito sono rimasta colpita ,peccato che l ho scoperto troppo tardi.3 anni fa un amica dopo il parto si e suicidata a soli 28 anni .credo che e stata circondata solo da persone sbagliate e dottori che non avevano capito la gravita.

  11. a distanza di tre anni mi e molto difficile parlare di questo argomento,depressione post parto.un amica si e suicidata all eta di 28 anni per l ignoranza di tutte le persone che la circondavano.grazie per la vostra sensibilita di trattare un argomento cosi importante per noi donne.

  12. Cara Elisa, è una notizia che mi ha lasciato senza parole. Credo che questo sito aiuti come può tante mamme, ma non ho la presunzione di superare la capacità di qualche professionista. Anche se, in effetti, in certi casi basterebbe dare ascolto a chi è in difficoltà, senza “medicalizzare” la depressione, cioè senza far prendere farmaci o altro, basterebbe aver vicino delle persone che ti vogliono bene! Ma spesso dopo un parto si diventa meno “di compagnia” di prima e gli amici, se non hanno figli piccoli, tendono a snobbarti, visto che si diventa spesso monotematici, cioè si parla solo di popò, pipì, ecc. Anch’io sono vicina alla data del mio secondo parto e la depressione fa paura a tutti, anche perchè può venire a chiunque … ti dirò se le persone che ho vicino si “comporteranno bene”, se no verrò a cercare soccorso sul sito! Un abbraccio. Una mamma

  13. E’ molto importante riconoscere le proprie fragilità e i propri limiti per poi andare avanti e riuscire a guarire. Non esiste la madre perfetta né la madre ideale: ognuno lo é a suo modo!
    Le mamme devono sapersi riprendere i propri spazi: parlare con gli altri, uscire e non stare in casa da soli e solamente con il proprio bimbo delegando per un pò di ore al giorno la cura del piccolo per riuscire ad essere di nuovo non solo mamme ma anche donne!

  14. Ciao a tutte!
    Ho un bimbo di 7 mesi,è bellissimo ma davvero scatenato, lo è stato fin dal primo giorno di vita!
    Pensate che la gente mi fermava e mi ferma tuttora chiedendomi se fa sempre così…i primi due mesi non ha mai dormito e io ero eseausta…e poi avevo quella costante tristezza , proprio come l’ha descritta la mamma di perugia…l’ho superata parlando con chiunque, ve lo giuro, con chiunque mi capitasse a tiro, non ho avuto pietà per nessuno… devo dire che ho trovato molte mamme che non mi aspettavo che mi hanno descritto la stessa situazione quando avevano i bimbi piccoli…alle volte ancora adesso mi viene malinconia pensando alla mia libertà persa, a tutte le cose che non posso più fare con mio marito… le vacanze diverse…ma poi ci rifletto meglio e capisco che è proprio vero che per essere felici bisogna desiderare quello che si possiede e non continuare a rincorrere il passato o ciò che non possiamo avere. Allora penso a tutto quello che mi accade di bello ogni giorno e al valore di avere dato la vita ad un altro essere umano, al suo corpicino caldo, ai suoi sorrisi tutti per me e a ciò che faremo insieme per i prossimi anni…insomma so di essere la luce del mio piccolo, la sua vita… in effetti può davvero esistere sensazione migliore?

  15. Grazie di cuore Cri, per il tuo bellissimo messaggio che ci ricorda che anche se essere madri a volte non é facile, é in fondo il “mestiere” più bello del mondo!
    Un grosso bacio

  16. Ci sono dentro fino al collo…. ho deciso di dare un’occhiata in internet per capire se mi sto solo piangendoo addosso, se mi sto autocommiserando… poi mi trovo descritta in questo articolo…. la mia bellissima bimba ha un anno e 10 giorni oggi…ma io sto male, male, e non so dire il perchè a mio marito che mi chiede perchè sono sempre più triste, che mi dice che devo cercare di vedere le cose in maniera più positiva… non so dirglielo cosa ho dentro… non so dirlo a nessuno e solo l’idea di provarci mi riempie di vergogna……e non so perchè; forse perchè penso di “autocompiacermi” nel mio dolore, non lo so…è tardi, devo andare a dormire, stanotte si sveglierà spesso, e domattina si comincerà la giornata alle 6 come al solito…E’ tardi…

  17. Carissima Ilaria, ora che hai capito che il tuo disagio non é anomalo puoi iniziare ad elaborare il tuo malessere parlandone con le persone che ti sono più vicino: chiedere aiuto non é mostrarsi debole anzi proprio il contrario!!!Un grosso abbraccio e ricordati che non sei sola!

  18. ho partorito da 5 mesi, e mi sono accorta di aver un malessere generale stanca inadeguata triste ma ho capito che non potevo continuare così. Ho chiesto aiuto al mio medico il quale mi ha indirizzato ad uno psichiatra ma non perché sono pazza, ma per aiutarmi a capire cosa sta succedendo in me, ora ho cominciato a seguire degli incontri con una psicologa e lo psichiatra che mi stanno dando veramente un aiuto esagerato. Non aspettate che la situazione peggiori questo è il mio consiglio non abbiate vergogna cercate aiuto.

  19. Cara ilaria,
    ti capisco profondamente,sono stata come te per i primi mesi di vita del mio piccolo.
    Ho capito perchè stavo male…passavo le giornate a pensare a ciò che avevo perso,alla mia vita di prima che non c’era più…al mio rapporto con mio marito che non sarebbe stato così esclusivo…non avere più tempo per me,invidiavo tutti quelli senza figli perchè potevano fare ciò che volevano,andare al cinema,vacanze in relax…insomma tutto ma proprio tutto mi sembrava meglio del bambino…improvvisamente ho deciso:basta la mia vita è questa, il mio bimbo crescerà e io non avrò nemmeno un bel ricordo…allora ho iniziato a vedre nuove sfumature,gustare le mie giornate per quelle che sono cercando tutti gli elementi positivi della mia vita col bimbo e non continuare più a guardare sempre indietro al passato o pensare al futuro…insomma godermi il presente…guarda ilaria,nemmeno il mio bimbo dorme,ma me ne sono fatta una ragione…prima o poi dormirà…e intanto provo a godermi la vita!dai, prova a cambiare lo sgurdo sulla tua vita,vedrai che ce la farai come ce l’ho fatta io…baci cri

  20. io ti capisco e domani andrò dal medico per farmi aiutare la mia bambina ha 3 settimane ed ha le coliche perchè non ho latte sufficente e devo dargli il latte artficiale che gli crea coliche e devo fargli il microclisma perchè se no non va e poi piange a volte non dormo bene sperando che lei dorma tranquilla e mi sento in colpa mi dico se avessi io il latte non sarebbe così anche se mi hanno detto che anche il latte materno può fare brutti scherzi ma mai avrei pensato di andare così in depressione ho avuto un parto facile rispetto a quello che ho letto e sentito mi farò coraggio per il bene della mia bambina il mio bene dei miei familiari del mio compagno non dureranno per sempre queste coliche e poi la colpa non è mia io non volevo questo non volevo che la mia bambina stesse già male grazie per l’articolo per avermi dato uno spunto per scrivere per liberarmi dentro

  21. io ti capisco e domani andrò dal medico per farmi aiutare la mia bambina ha 3 settimane ed ha le coliche perchè non ho latte sufficente e devo dargli il latte artficiale che gli crea coliche e devo fargli il microclisma perchè se no non va e poi piange a volte non dormo bene sperando che lei dorma tranquilla e mi sento in colpa mi dico se avessi io il latte non sarebbe così anche se mi hanno detto che anche il latte materno può fare brutti scherzi ma mai avrei pensato di andare così in depressione ho avuto un parto facile rispetto a quello che ho letto e sentito mi farò coraggio per il bene della mia bambina il mio bene dei miei familiari del mio compagno non dureranno per sempre queste coliche e poi la colpa non è mia io non volevo questo non volevo che la mia bambina stesse già male grazie per l’articolo per avermi dato uno spunto per scrivere per liberarmi dentro

  22. Quando Clara è nata tutti erano così felici, tutti sorridevano guardando quella bella bimba bionda. Tutti sorridevano ma nessuno si accorgeva che io non ci trovavo niente da ridere. Tutti volevano la nostra compagnia ma nessuno si accorgeva che io volevo solo sparire. E quando ho detto che avrei voluto andare dallo psicologo mia madre non mi ha parlato per qualche giorno. Già…prima sono gli ormoni…poi è la stanchezza…tutti hanno sempre una scusa pronta, come se fosse doveroso scusarsi con gli altri per questo. Guardavo mia figlia, lei mi guardava negli occhi cercando la sua mamma e vedeva solo un velo di lacrime che scendeva, copioso ed ininterrotto.
    Ricorderò tutta la vita il momento in cui le ho detto “Vorrei che non fossi mai nata”; ricorderò tutta la vita di aver passato la notte a pregare affinchè nessuno lassù mi avesse sentito. Ricorderò tutte le volte che mi ha svegliato alle cinque del mattino sorridendomi ed io avrei solo voluto farle capire che doveva dormire ancora…Dannazione dormi! Le gridavo…e lei piangeva…Allora ricorderò tutta la vita quando la stringevo forte al mio petto e le chiedevo scusa, piangendo.
    E intorno a noi tutti erano così felici…
    Ho passato così quattro mesi, tra alti e bassi, cercando aiuto e comprensione, ma tutti mi deridevano, bacchettandomi e dicendo che dovevo “darmi una svegliata che ci sono passate tutte, eh!” (testuali parole di mia madre). Già, ma tutte non sono io!
    Adesso tutto è passato, ogni tanto mi arrabbio ancora, ma cerco di ripensare a quei momenti bui e vivo con più leggerezza anche le piccole grandi difficoltà che incontro ogni giorno. Non credo a chi pensa che i bimbi piccoli non capiscano. CLara capisce eccome, sa quando non sto bene o quando mi arrabbio, lei sa sempre come sta la sua mamma. E il sorriso radioso che le si apre sul visetto al mattino quando si sveglia e mi vede (per fortuna intorno alle 8!) mi ripaga di tutto quello che non ho potuto o saputo darle quando era appena nata!
    QUalche giorno fa mi hanno chiesto se farò un altro figlio (…le solite storie…”E’ così brava…perchè non ne fate un altro??!?”…ma perchè la gente non si fa i fattacci propri…): non credo…e non perchè l’esperienza con CLara sia stata traumatica, non per la mia depressione! Amo alla follia la mia piccolina, non voglio dividere il mio amore con nessun altro bimbo.
    E non voglio dimenticarmi di quei primi quattro mesi di vita di Clara dei quali non ho ricordo, ma dei quali conserverò un amaro rimpianto.
    Per tutta la mia vita.

  23. ma quanto potrà durare questa depressione?
    Allatto sempre La mia bellissima bimba che ormai ha 7 mesi ed io continuo ad essere inarrestabilmente con i nervi a fior di pelle…. logicamente per qualsiasi cosa scattano…

  24. Quando ho partorito mia madre mi ha proposto divenire da me per qualche giorno per aiutarmi con la ccasa con la bambina per darmi insomma la possibilità di riposare riprendermi dallo shock e abituarmi alla mia nuova vita. Io forse per orgoglio o forse perchè realmente ero convinta di potercela fare da sola ho gentilmente rifiutato l’offerta. E’ stato uno dei più grossi errori della mia vita già dopo 1 settimana mio marito al rientro dal lavoro mi trovava piangente in vestaglia seduta nel letto ancora disfatto(alle 18.00) con in braccio la mia bambina. E’ durata 3 mesi. Non seguite il mio esempio se qualcuno vi offre il suo aiuto accettatelo riposatevi pure e quando vi sarete riprese potrete cominciare il vostro lavoro di mamma nel migliore dei modi con serenità e anche per i vostri bambini sarà sicuramente meglio oggi posso affermare che una mamma serena e felice cresce bimbi sereni e felici.

  25. Ciao Marzia, io sono una mamma di una bimbo di 10 anni (bellissimo e bravo) e sono al 6 mese della mia seconda gravidanza molto desiderata (altro maschietto).
    Per ora siamo molto felici perchè il bimbo sta bene dagli esami che abbiamo fatto e questa è la cosa + importante ma io già sono proiettata alla nascita non tanto per ricominciare dall’inizio, quello non mi spaventa ma quanto per quando terminero’ la maternita’ poichè io devo lavorare full time e ho il problema opposto al tuo cioè nessuno che mi da una mano tranne mio marito che con i turni mi ha aiutato molto anche con il primo.
    I miei genitori potrebbero, ma non lo fanno con amore, solo per obbligo; quando portavo il primo (solo mezza giornata) al mio arrivo già erano distrutti. Io ci soffro molto, tra l’altro sono una ragazza molto ansiosa, perchè penso che per loro dovrebbe essere una gioia non un peso però non voglio obbligarli.
    Questa volta io e mio marito abbiamo deciso di mandarlo al nido almeno verso i 6 mesi ma ti assicuro che sono molto preoccupata perchè il primo non è andato e non so se lui sarà contento e soprattutto se io ce la faro’ a lasciarlo.
    Penso che stare con i nonni a quelle condizioni non sia positivo per lui, quindi sarà sicuramente meglio.
    Anche se il secondo figlio si affronta meglio (cosi’ dicono) sono un po’ preoccupata ma spero di farcela!!!!!!!!
    Sarei contenta di un Vs. parere. Grazie. Cinzia.

  26. Ciao Cinzia, in queste decisioni bisogna seguire il proprio istinto e il proprio cuore… Vedrai che che andrà tutto bene!
    Un abbraccio
    Ps= sì é vero che con il secondo sembra tutto più semplice ma le paure restano…

  27. Ciao Cinzia, megli un nido pieno di persone specializzate e che si prendono cura dei bambini con amore piuttosto che dei nonni obbligati a farlo! Comunque non sei obbligata a mandarlo se vedi che tuo figlio non va volentieri! Inizia a provare poi vedrai, comunque hai ancora tanto tempo per riflettere. Un abbraccio, Una mamma

  28. ciao.io ho 2 bimbe.una di quasi tre anni e una di appena 40 giorni.un fantastico marito che mi aiuta in tutto.ma sono stanca stanca e il più delle volte crollo prendendomela con tutti.o la piccola che piange o con la grande perchè non mette a posto i giochi.mi sembra cattivo e impossibile da dire eppure a volte non le sopporto…un pò consola sapere che di non l’unica a sentirsi così.speriamo passi presto ciao

  29. ciao a tutte,
    ho un bambino bellissimo che ormai ha due anni e mezzo. quando è nato naturalmente è stat una gioia immensa per noi e per tutti. talmente immensa che questa che doveva essere gioia per i miei suoceri e cognata si è trasformata in gelosia e cattiveria nei miei confronto che se dovessi raccontarla non basterebbe un libro. PERIODO MOLTO

  30. Cara Tiziana, purtroppo a volte le persone che ci stanno più vicine rendono la vita impossibile… Mi sembra però di capire che sei una persona forte e che sei riuscita ad uscirne!Brava! A presto!
    Ciaooo

  31. Sono incinta di sole 8 settimane, e ho una depressione mostruosa, solo pensando alla depressione post parto. Visto che sembra sia una cosa alla quale non potro’ sfuggire, chi mi sa dire quanto durera’?
    Un bacio marina

  32. Ciao Marina, non é detto che “matematicamente” si cada in depressione…cerca di godere quindi di questo momento magico e non pensare a quello che succederà poi! Auguri!

  33. Solo oggi scopro dell’esistenza di questo forum e leggo di quanto non sono sola e unica al mondo.
    Vorrei rispondere soprattuto a Monica che ha scritto 31/08/07.
    Dopo avere letto la tua email Monica ho capito di non essere una donna cattiva e senza cuore ma di essere stata una donna con un malessere “normale” che tante donne hanno.
    Io mi sono rivista nei tuoi momenti di crisi.
    Mi è successo la stessa identica cosa.
    Urlavo al mio piccolo e poi lo abbracciavo pregandolo di non odiarmi.
    Ora sto meglio, vivo la mia vita da mamma con serenità e soddisfazione…ma un po di amarezza cè sempre come anche tu hai scritto…l’amarezza di non ricordare niente dei primi mesi del mio piccolo se non che sono stata male.
    Un abbraccio a tutte le mamme che stanno leggendo.
    In bocca a lupo.

  34. Grazie Gina della tua testimonianza, vedi come anche solo scrivendo quattro righe si possa fare del bene alle altre mamme che hanno vissuto o che stanno vivendo un brutto momento come la depressione post-parto! L’importante è riuscire ad esternare il proprio malessere parlandone con chiunque, se vostro marito non ha tempo di ascoltarvi o non vi capisce parlatene anche solo col lattaio o con la panettiera, vi tirerà già un po’ su il morale! Un abbraccio a tutte. Una mamma

  35. sono alla 14° settimana e alla mia prima gravidanza. Purtroppo sono sempre molto triste nonostante desideri molto il mio piccolo: piango spesso, sono effettivamente sola perchè mio marito è molto impegnato e con mia madre non parlo mai di quello che sento perchè già mi rimproverà abbastanza così. Già provengo da una situazione non molto serena perchè soffro di attacchi di panico da quando ero bambina, che l’ignoranza confondeva con capricci, perciò ho sempre tenuto tutto dentro e non mi sono mai confidata con nessuno. Adesso ho paura, non del parto, ma di poter far male a mio figlio.

  36. Ciao laura, parlane con qualcuno! Con delle amiche, con tuo marito, con le persone del consultorio della tua zona, cerca di mettere a fuoco le tue paure e di superarle prima del parto. Un abbraccio forte. Una mamma

  37. Carissima Laura, i sentimenti che provi non sono sbagliati, perché é normale avere paura e non bisogna sentirsi in colpa per qs. Proprio quello che hai passato da piccola ti dovrebbe spingere a non isolarti ma a parlare dei tuoi timori in modo da poterli superare insieme a chi ti sta vicino. E se hai bisogno di sfogarti noi siamo qui! Un grosso bacio.

  38. Ciao a tutte!
    Io ho una bimba di 2 mesi e all’inizio è stata dura. Ancora oggi a volte lo è. Non è detto che matematicamente si cada in depressione, ma capita a molte di soffrire di baby blue ed è importante sapere che si è “normali”, che capita a tutte e che soprattutto poi passa! Ci sono stati momenti i primi giorni in cui mi sentivo persa, mi sentivo stanca da morire, mi sentivo emotivamente uno straccio! Ho sempre fatto tutto da sola, ma ad un certo punto mi sono arresa alla stanchezza e ho permesso alle persone care di aiutarmi, pur con qualche perplessità e sentendomi a volte un po’ oppressa. Avevo paura di aver perso la mia proverbiale capacità di arrangiarmi da sola in tutto e mi sentivo mostruosamente dipendente. Avevo persino paura ad uscire, ci ho messo settimane a riprendere l’auto! Poi però piano piano mi sono ripresa. A volte mi sento ancora molto stanca, troppo stanca! In certi momenti ho solo voglia di piangere e non so dove trovare le energie per curare la mia piccina, specie quando ha le colichine e piange disperata… però poi queste energie arrivano, e quando l’abbraccio o quando la vedo dormire serena mi sento così bene che tutto lo scoramento passa…
    Siate forti e pensate ai vostri piccini, i momenti peggiori passano e diventano solo brutti ricordi! Se però vi sentite sopraffatte dalla tristezza non tenetevi tutto dentro, chiedete aiuto e sfogatevi, dopo starete meglio e sarete meglio in grado di prendervi cura dei vostri figli! 🙂
    Volevo aggiungere che i bimbi sentono eccome i nostri stati d’animo e da essi dipendono i loro e la loro felicità. La mia piccina se sto male diventa taciturna e triste e io mi rendo conto che non si merita una mamma stanca e demotivata e cerco di riprendermi. Per questo penso si veramente importante non sottovalutare il problema, riposarsi con l’aiuto dei familiari perchè spessissimo tutto nasce da una carenza cronica di sonno, o farsi aiutare da un addetto ai lavori se il problema assume connotati preoccupanti.
    E poi uscite e frequentate altre mamme! Andate ai corsi per massaggio neonatale organizzati negli ospedali, ai giardinetti, nei parchi, …vedrete che si fa molto in fretta a socializzare con altre mamme, perchè siamo tutte nella stessa barca! 🙂
    ciao a tutte
    Caterina

  39. ciao a tutte!mamme, neomamme , future mamme o tutti quelli che visitano questo blog. non sono una mamma. vi sono però molto vicina. sono una “quasi psicologa”. mi sto laureando e indovinate di cosa parla il mio progetto di tesi??? depressione postparto. ho letto tutto quello che si può sull’argomento, e in più stiamo organizzando un progetto sperimentale . volevo scrivervi due righe perchè dal basso della mia esperienza posso dirvi che non siete sole. la depressione post parto, è comune a molte donne. certo è da differenziare dal maternity blues che è un normale periodo dovuto al cambiamento ormonale, ma questo non dura , a contrario della depressione ,per piu di due settimane. il nostro progetto si baserà sulla prevenzione, ma abbiamo bisogno di voi per avere qualche informazione su ciò che viene detto alle mamme durante i corsi pre parto, e se qualche operatore ve ne ha parlato. vogliamo essere utili alle mamme e se ci date il vostro contributo , possiamo lavorare anche per voi. lascio la mia mail, in caso qualcuno voglia aiutarmi rispondendo alla mia domanda. grazie a tutti lucia lucilev@yahoo.it

  40. sono diventata mamma dopo 2 aborti spontanei.Finalmente è arrivata la gioia, è nata mia figlia una splendida bambina sana e molto sveglia.Insieme a lei purtroppo e arrivata la depressione che mi fa compagnia ormai da un anno.Faccio fatica a vivere la quotidianità vivo di alti e bassi. Vorrei svegliarmi una mattina e gioire della monotonia di una vita normale tranquilla con tutti i pensieri normali con le problematiche che anno tutti, ma senza il pensiero di aver la paura di avvicinarmi a una finestra…… Chi sa di cosa stò parlando mi dia qualche consiglio.

  41. Linda, chiedi AIUTO a chi ti sta vicino, a tuo marito, ai suoceri, ai tuoi amici o ai vicini, frequenta altre mamme … Parla, parla, parla, non tenerti dentro tutto! Perché non fai qualche cosa per te? Ritagliati degli spazi per te sola e lascia la cura della bimba qualche volta a qualcun altro… Ma fatti aiutare e non stare sola! Un grosso bacio e se vuoi sfogarti… siamo qui!

  42. Ciao a tutte, ho trovato questo blog e questo articolo che stavo cercando perchè in questi giorni sono in forte depressione, oggi ho telefonato al consultorio dell’ASL per la psicologa …
    Ho una sensazione di forte ansia e sensazione di soffocamento nel petto che non passa ormai è qualche giorno e penso di avere bisogno di aiuto di parlare un pò …
    non so se è la stanchezza ma non riesco a prendere i ritmi ad abituarmi a questa nuova vita ..
    come nell’intervento di cristina del 02.08.07 13:24 penso sempre alla fine di quella che è stata la mia vita finora e provo tanta nostalgia mentre non vedo niente di bello nell’inizio di questa nuova vita a 3 …

    sto proprio a terra …

    se qualcuna vuol parlare con me mi lasci un mex 🙁

  43. Ciao Francesca, pensa che la tua “vita precedente” non è andata persa, ma è stato grazie a quella che sei arrivata fin qui. Che da oggi in poi vivrai sempre più esperienze gratificanti grazie alla tua creatura. So benissimo che il primo mese è molto duro, ma poi la strada è molto più facile, per arrivare alla “discesa” pian pianino. Ma se sei pessimista non va bene. Devi parlarne e se è necessario farti dare una mano per ritagliarti degli spazietti dedicati solo a te, anche se io sono sempre riuscita a ritagliarmeli in compagnia delle mie figlie. Nei primi mesi me le portavo anche dal parrucchiere o a fare la depilazione! Oltretutto andando in giro col passeggino non ti sentirai mai sola, sei sempre in compagnia! Io mi sentivo sola prima di diventare mamma. Magari mi sentivo in imbarazzo quando ero in mezzo a tanta gente, invece con la mia bimba nella carrozzina mi sono sempre sentita “protetta”, con un ruolo. Una mamma a passeggio con la sua bimba: un’immagine che dà tenerezza, che piace a tutti. Pensa che la vita a tre rappresenta una crescita e non una limitazione. E se la tua fosse nostalgia per andare a fare le ore piccole, puoi sempre chiedere a qualche nonno o baby sitter di guardarti il bebé per qualche ora una volta ogni tanto, no? Non buttarti giù e pensa positivo. Una Mamma

  44. Ciao a tutte io sono una mamma di 34 anni che ha un bellissimo bimbo di quasi 5 mesi.
    E da quasi 5 mesi sono in depressione post parto.
    La mia situazione è esplosa per il fatto che quando ero incinta di quattro mesi il mio allora compagno ha ben deciso di abbandonarmi. Poi in passato ho avuto problemi di bulimia depressione e attacchi di panico e quindi potete immaginare cosa sia esploso dopo il parto. A tre giorni esatti prima della dimissione. Ho dovuto per prima fare una scelta che è stata per l’allattamento artificiale per poter assumere dei farmaci. Sono in cura da una pscicanalista e psichiatra ma dopo una ripresa sono ricaduta e mi sembra di nn uscire più da questo tunnel di dolore, tristezza e voglia di farla finita. Sembra che neanche i farmaci facciano effetto o sono io che mi aspetto troppo da loro. Vorrei solo svegliarmi al mattino senza quell’angoscia che ti toglie il respiro e godere appieno della giornata con mio figlio.
    Con lui cerco di essere una mamma presente e allegra ma il mio mondo interiore è di color nero. Mi dicono che quando tornerò al lavoro (Ottobre 2008!!!) tutto passerà ma io nn credo più a niente e invidio chi nn ha mai fatto i conti con “il male di vivere”. Se qualcuno sta vivendo o ha vissuto la mia esperienza mi piacerebbe che mi scrivesse per darmi qualche consiglio. Un abbraccio a tutte.

    Federica

  45. Ciao federica, ma se credi che il lavoro possa distrarti perchè non lo riprendi prima di ottobre? Non sentirti in colpa se lasci il tuo bimbo prima, farà bene a te e di conseguenza anche a chi hai intorno. Non credi? In bocca al lupo. Una mamma

  46. Ciao federica,io ho un bambino di 16 mesi e ho sofferto di una forta depressione subito dopo il parto.Poi ho deciso di allattare e dcon l’aiuto di una psicologa ne sono lentamente uscita.Improvvisamente due mesi fa mi è riesplosa quasi di colpo.Proprio come descrivi tu, quell’angoscia al mattino che ti rimane fino a sera quando ti rilassi e pensi che finalmente un altro giorno sta per finire…tutto ciò che aveva un minimo di senso non lo ha più e ti rimane uno stato d’ansia, di sofferenza e dolore atroci…un baratro vero e proprio. Io sono ricorsa a uno psichiatra e dopo aver cominciato laterapia vedo dei miglioramenti netti ma ho una gran paura che ricapiti!Non so se il lavoro sarà una soluzione, ma magari la terapia iniziata non è quella giusta oppure è passato troppo poco tempo per fare effetto…so di persone a cui il primo farmaco non ha fatto effetto ma poi con lacura giusta è migliorata…in ogni caso non darti per vinta,chiedi di nuovo al tuo psichiatra raccontandogli nei dettagli tutto ciò che provi anche coi farmaci.Non sottovalutare e fai di tutto perchè ti aiutino, da sola è dura,affidati ad un buon medico e pensa solo a guarire non alle cause…ti mando tanti baci e sappi che ti capisco profondamente!Vedrai che starai meglio, ma ci vorrà molto tempo…devi avere pazienza e trovare la giusta terapia.Cristina

  47. Ciao Francesca,sono quella Cristina che ha scritto mesi fa e dico che ti capisco.Lo sai quando starai meglio?Quando ti arrenderai al fatto che quella vita è finita che la maggior parte delle persone la rimpiange e che devi trovare il buono in quello che fai ora…io sono ricaduta in depressione e ne sto uscendo ora con l’aiuto di uno psichiatra,non sottovalutare il tuo disagio, non tutti ce la fanno da soli, non per tutti c’è la discesa naturale e l’appianamento della situazione.Io per esempio non mi sono mai sentita come unamamma scrive, sola prima e in compagnia poi, ma il contrario.Se anche a te capita così non demoralizzarti, potrai trovare il bello in ciò che fai ora, è solo più difficile che per altri,ma non impossibile.Devi accettarti così come sei, anche se ti aspettavi che la vita da mamma fosse diversa da così.Poi riuscirai ad amare iltuo bambino forse più di altre mamme,devi trovare il tuo modo per farlo.Raccogli i bei ricordi passati,ficcali in tasca e tirali fuori quando sembra che tutto non abbia senso.Riparti da ciò che sei ora,portando assieme ciò che eri prima.Chiedi aiuto, lotta, piangi, ma non mollare, se vorrai essere felice ce la farai, anche con l’aiuto di qualcuno o di qualche farmaco se necessario.Mantieni un hobby tutto tuo,coltiva un piccolo giardino segreto nel cuore dove rifugiarti…non lasciarti andare!Cri

  48. Ciao, sono una mamma di 38 anni e mio figlio ne ha 4 e mezzo. Credo di essere nata con la depressione e quando è nato il mio ometto tutto è precipitato: ho avuto paura di ogni piccola cosa, mi sono sentita sola e abbandonata dalle persone più care (mia madre voleva che la chiamassi se avessi avuto bisogno di aiuto, ma davvero c’è bisogno della chiamata?; mio marito non si è svegliato mai la notte sino a che mi ha sentito dire di volermi buttare dalla finestra, poi ha continuato la sua vita di sempre tra lavoro e hobby). Oggi sono in cura da uno psicologo perchè l’anno scorso dopo vari lutti sono andata in tilt. Ho detto a mio marito che non lo amo più ma non so se è vero, non mi sento più in grado di gestire la famiglia, nè tantomeno me stessa, mi sono solo augurata un male così veloce da lasciare i miei due uomini liberi da tanta sciagura, cioè me

  49. Ciao Simona, come vedi dai commenti di chi ha scritto prima di te non sei l’unica a provare queste sensazioni negative. Ma non devi farti prendere questa forma di simil-autolesionismo, perchè devi pensare che (anche se non ci credi) per tuo figlio sei la persona più importante al mondo. Hai fatto bene ad affidarti ad uno specialista, per quanto riguarda il rapporto con tuo marito aspetta di avere le idee più chiare, ma probabilmente capirà anche lui che sei confusa e che spesso dici cose simili solo per sfogarti o per evitare di “danneggiare” chi ti sta vicino. Cerca di volerti bene. Un abbraccio forte. Una mamma

  50. Ciao a tutte. Vorrei dire la mia su quest’argomento e ringraziare la mamma di Perugia per le verissime parole. Peccato non averla letta un annetto fa alla nascita di mia figlia. Nel turbine di emozioni dell’arrivo della nostra desiderata bimba, mi sono sentita nella esatta situazione descritta dalla mamma di Perugia… solo che io definita da tutti “forte” ero in verità la più debole persona che avrei potuto essere. Troppo dignitosa per chiedere una mano a mia mamma, che essendo una donna molto indipendente aveva 1000 impegni… L’avrei voluta più con me, per scelta, senza che dovessi essere io a chiederlo…
    Quanto ho pianto…per colpa degli ormoni e per l’appoggio che mi è mancato, così tanto che mi viene il magone solo a pensarci…Tanto triste che stavo persino per perdere il latte da subito… L’avrei voluta tanto una presenza, una visita in più, in quelle lunghe e meravigliose giornate con la mia piccola appena nata.
    Quindi NON come ho fatto io, e accettate aiuti, chiedeteli se è il caso…e parlatene. Ribadisco NON come ho fatto io.

  51. ciao mamma di perugia sono la cognata di una ragazza ke ha partorito da circa 2 mesi e si trova ancora ora nella tua stessa situazione.sono alla ricerca di una cura per poterla aiutare.siamo davvero disperati ma a lei nn diamo a vederlo.spero ke possa guarire presto e vederla di nuovo sorridere

  52. ciao, sono mamma di una bimba di 18 mesi, anch’io ho avuto la depres. post parto perchè non riuscivo ad allattare, già dall’ospedale avevo delle difficoltà ma nessuno mi aiutava. dopo qualche giorno al controllo della bimba, hanno detto che doveva rimanere lì e fare la fototerapia, era calata troppo di peso e lì i sensi di colpa mi hanno assalito. io piangevo tutto il giorno, mi mancava da morire e nello stesso tempo non volevo vederla (tutta nuda sotto la lampada e una benda neda x proteggere gli occchi). sono stati giorni bruttissimi che ricorderò sempre, volevo essere una brava madre ma non mi sentivo all’altezza, mi dicevo “lei merita di più, è così fragile e tenera e io non riesco a nutrirla”. mi dicevano degli ormoni, ma alla fine il personale ospedaliero non era preparato e quasi mi faceva sentire sciocca perchè non capivo che no era niente di grave per la bambina. a casa, è stato come ha descritto la mamma di perugia, non eri più protetta, gli aiuti non li ho avuti, mamma, nonna e suocera dicevano che non avevo latte, che tanto anche loro non lo hanno avuto, di non farne una malattia e di passare al latte artif., io invece ero sempre più stanca, passavo il tempo ad allattare (ma in realtà la bimba non succhiava niente), a tirare il latte , a sterilizzare e via andare, le giornate passavano così. e tutti mi dicevano, quando possiamo vedere la bimba, ma io ero troppo preoccupata nel fatto che dovevo imparare ad allattare. piangevo in continuazione xchè nonostante i miei sforzi, dovevo ricorrere al biberon. piano piano mi sono arresa al biberon,la depressione se ne è andata quando ho preso una decisione, passo al latte art., la bimba ha iniziato a dormire tutta la notte e a non piangere più e io ho ripreso a vivere come una persona normale e felice. l’esperienza è stata durissima ma solo così sofia ha potuto avere una mamma felice (forse ho anche salvato il matrimonio perchè mio marito non sapeva come aiutarmi e stava tanto male anche lui…)

  53. dimenticavo! per gli aiuti, a volte è meglio stare soli, dipende che aiuti hai,se hai gente che fa quello che dici e chiedi o se decide al posto tuo, oppure come mia suocera voleva solo tenermi la bimba mentre io volevo qualcuno che mi togliesse le incombenze domestiche. io volevo stare con la bimba, mettermi alla prova nel nuovo ruolo di madre…ho iniziato a dire che non avevo più bisogno perchè dovevo cavarmela da sola… e lei ci è rimasta male, non ha capito che era un buon segno per riprendere fiducia in me stessa e nelle mie capacità… perciò non concordo con chi ha scritto di prendere tutti gli aiuti…non sempre sono aiuti, a volte ti ostacolano…

  54. Ciao Adele, hai fatto bene a scrivere, la cosa migliore sfogarsi e parlarne; come avrai letto dagli altri commenti non sei l’unica! Hai qualcuno che ti aiuta, una parente o degli amici, in modo da ritagliarti uno spazietto tutto per te?

  55. ciao a tutte …in particolare a te adele..su cn la vita ke questo brutto periodo lo e’ x tutte..la nascita di un bimbo sconvolge la vita di ognuno di noi, io ne ho una di 8 e uno di quasi 4.. tra pianti, urla , capricci,malattie etc mi sento ancora terribilmente depressa..so ke mi sn persa molti momeni cn loro , appunto x questa mia depressione, nn perderli anke tu adele…sappi ke stare depresse dopo un parto nn e’ una malattia..e’ solo un periodo ke ci cambia e ci insegna ……ciao a tutte

  56. E’ vero Adele quello che dice MARI: avere un bambino ti fa passare dall’essere “figli” all’essere “genitori” e, credimi, non é un cambiamento semplice ma radicale! In bocca al lupo ed auguri alla tua principessa!
    Bacioni

  57. che bello sapere di non essere sola… sono diventata mamma per la seconda volta ormai da 5 mesi ed il mio rapporto con questo secondo figlio mi spaventa… con la mia prima figlia era andata più o meno bene ed ora che ha 4 anni siamo diventate inseparabili…ma con il più piccolo non è così… lo guardo e sento di amarlo meno di quanto dovrei e divento ansiosa se rimango sola in sua compagnia… a volte penso che la mia vita sarebbe stata migliore se non avessi deciso di averlo… dopo però mi vergogno di aver formulato un pensiero così orribile…forse sono solo stanca e lui dorme pochissimo, ho ripreso a lavorare e mi alzo alle sei di mattina e mi chiedo:quando mi farà riposare un pò? ne parlo con mio marito che fa di tutto per rendermi la vita più facile ma il vero problema è dentro di me. quando comincerò a vivere questo figlio come una gioia e non come un peso ? aiutatemi

  58. Serena, é normale che l’avere raggiunto di nuovo un certo equilibrio di vita con la tua primogenita, che ha 4 anni, tu ti senta scombussolata dall’intrusione del tuo piccolino! Perché allora non farti aiutare anche dalla tua bimba, con cui mi sembra che hai un rapporto privilegiato, nel conoscere insieme a lei questo “marziano” piombato nella vostra vita, magari dandole piccole responsabilità, tipo passare il pannolino o aiutarti a fargli il bagnetto, ecc ecc. Piccoli gesti che penso potrebbero aiutare te e tutta la tua famiglia a recuperare l’armonia perduta e a capire la nuova ricchezza che tuo figlio vi ha portato. Fammi sapere. Bacioni

  59. Care mamme, ho un splendida bimba di tre mesi, ed anche se non ho avuto una depressione, ma un calo di umore legato allo squlibrio ormonale post- parto, sto vivendo con molta fatica questi primi mesi.
    Ciò che mi pesa enormemente è la sensazione di assoluta solitudine legata al ruolo insito dell’essere mamma. Al bisogno continuo dicondividere ogni dubbio e perplessità con altre mamme.L’andare in ansia per ogni cosa che succedealla piccola e che mi sembra fuori dall’ordinario!!!!Spero fortemente che i mesi sccessivi, acquisendo maggiore sicurezza si ridimensioni questo stato di allertacontinuo!!!!

    Unabbraccio a tutte
    Ange

  60. Ciao Angelita, vedrai che prendendo “confidenza” con la tua bimba le cose diventeranno tutte più semplici!! La sensazione di solitudine è più che comprensibile, ma se frequenti altre mamme con bimbi piccoli, anche solo andando ai giardinetti, vedrai che ti sentirai meno sola e capirai che tutte le mamme di bimbi piccoli sono nella stessa tua situazione!

  61. Quanto é vero! Conosco molte mamme che non confrontandosi cadono in dubbi spaventosi! Sottoscrivo pienamente il consiglio di socializzare con altre mamme perché aiuta davvero a superare la solitudine dei primi tempi anche perché oggi non abbiamo più quella “rete familiare” che avevano le nostre mamme e… nonne. Un grosso bacio a tutte le neo mamme!

  62. Ciao a tutte.
    Sono Michele, neo papà da 3 mesi e marito di sabrina che soffre di baby blues in modo piuttosto accentuato e, direi, a “ondate”, nel senso che a periodi di relativa serenità seguono improvvise ricadute.
    Mia moglie ha tutti gli stati d´animo che ho letto e che avete descritto benissimo nei vostri messaggi.
    Dai giorni immediatamente successivi al parto ad oggi la situazione è migliorata. Le ansie e le paure si sono ridotte, però ieri sera la ricaduta è stata piuttosto forte. La bambina non si addormentava ed ha pianto fino a notte (causa coliche? Chi lo sa …). È proprio il pianto forte e continuo e l´idea che la cosa possa ripetersi oggi, domani e chissà per quanto tempo ancora che mia moglie non riesce a sopportare e che la abbatte. Questa paura esiste nonostante nostra figlia in 3 mesi e mezzo abbia quasi sempre dormito dalle 23 alle 8 del mattino, eccetto 6-7 volte.
    Mia moglie non si è chiusa dietro la parvenza del “va tutto bene”. Ha parlato con le sue amiche delle difficoltà che prova, della stanchezza che sente, della fatica dell´allattamento. Naturalmente questo le ha fatto bene così come si è sentita sollevata sentire da altre donne storie di stanchezza e difficoltà. Parla con me e con sua madre.
    Vorrei solo sapere come comportarmi in questi casi, cosa dirle e cosa fare per aiutarla a riprendersi.
    Grazie
    Michele

  63. Michele, sei molto carino a preoccuparti della situazione, tanti papà non se ne rendono neppure conto!
    Oltre ad ascoltarla e a consigliarla, forse potresti convincerla a ritagliarsi uno spazietto tutto per sè, per dedicarsi a qualche suo interesse. Delegando la responsabilità della bambina a qualche nonna! Mi sembra comunque che tua moglie stia affrontando nel modo migliore la cosa, quindi non disperate! In bocca al lupo e tienimi informata!

  64. Grazie unamamma.
    Ieri pomeriggio ho stampato l´articolo della mamma di Perugia con i commenti postati. Tornato a casa l´abbiamo letto insieme, un po´ di piantarelli e la situazione è nettamente migliorata.
    Leggere e sapere che altre donne vivono situazioni e sensazioni simili ai nostri l´ha rincuorata.
    Per quanto riguarda i nonni vengono per aiutare, ma non sempre agiscono come si dovrebbe (o come noi vorremmo) e quindi alla fine rappresentano una fonte di stress e nervosismo che si aggiunge alla stanchezza. Il risultato è che dopo pochi giorni si annullano i progressi fatti …
    Stiamo provando ad “educarli” spiegandogli cosa e come fare con la bambina in determinate situazioni, a volte anche con “discussioni animate”. Rispondono “si va bene” ma alla fine purtroppo si torna al punto di partenza.
    Credo anch´io che ce la faremo, la situazione non è grave, né seria, ma credo che non debba essere sottovalutata. Sono solo preoccupato perché a volte mia moglie ha ancora paure e ansie e se la bambina, per qualsiasi motivo dovesse piangere molto, non vorrei che peggiorasse.
    Una domanda: l´allattamento quanto può influire sulla stanchezza e sulla capacità di reagire?
    Michele

  65. Ciao Michele.Io ho sofferto di una forte depressione post partum, tu sai come si sente davvero tua moglie quindi potreste anche valutare insieme la possibilità di contattare uno psicologo.Lei non ha fatto un corso pre parto? Perchè spesso negli ospedali c’è proprio un centro che si occupa di aiutare le mamme che hanno qualche difficoltà nei primi mesi dopo il parto.Se vedi che spesso ha queste ricadute non sottovalutatele, magari le basta solo un colloquio con qualcuno che è davvero esperto di questi problemi!In bocca al lupo,Cristina

  66. Grazie Cristina, per ora direi che sta andando piuttosto bene sia rispetto all’altra sera e soprattutto rispetto a giugno/luglio. Mia moglie ha iniziato ad uscire 2/3 volte al giorno con la bimba e incontrare amiche neo mamme, anche questo contribuisce alla stabilità, e la bambina sta diventando sempre più gestibile. in ogni caso non abbassiamo la guardia, noi ne parlariamo ancora, le ho raccontato anche della mia “incursione” al sito di unamamma.
    michele

  67. Ciao a tutte, sto cercando anche io di combattere la tristezza e devo dire che va meglio. Non ho letto tutti i commenti, ma mia ha colpito quello di Monica, mamma di Clara..credo che anche a me sarà molto difficile dimenticare la mia bimba che mi guarda e mi dice “mamma no piangi più” oppure “mamma no gridi” perchè magari in preda ad una crisi l’ho sgidata una volta di troppo..se i bambini non capiscono gli adulti invece sono migliori? Io sono fermamente convinta che i bambini siano in assoluto le creaure più intelligenti sulla faccia della terra..è crescendo che si rovinano, con tutto il brutto che ci circonda, l’ipocrisia, i falsi miti, le icone da imitare, gli status simbol..ditemi cosa volete, ma L’intelligenza di un premio nobel o di una laurea 110 e lode non è nemmeno paragonabile ad un bambino di due anni che ti guarda e ti dice delle cose che ti fanno venire le lacrime agli occhi dall’emozione, oppure di un bimbo che gli dai in mano una cosa e siccome pesa core in cameretta a prendersi il trolley per trasportare questa cosa senza fatica..e tu, mamma piena di diplomi non lo avevi capito e ti sei anche arrabbiata perchè ti tocca aspettare che il piccolo ritorni da te..
    Quante cose dobbiamo imparare..per fortuna ce le insegnano i nostri bambini..noi dobbiamo solo metterci in condizione di poterli ascoltare..imparando a chiedere aiuto quando non siamo in grado di affrontare da sole l’enorme peso che è la crescita di un rapporto sano con il piccolo tesoro che abbiamo davanti.
    In bocca al lupo a tutte

  68. Ciao a tutte, eh come vi capisco…purtroppo questa brutta bestia della depressione attacca le mamme di tutto il mondo, anche se a volte è così difficile accorgersi di qualcosa quando si è al di fuori della situazione! Io sono alla seconda gravidanza e a distanza di cinque anni dalla prima sto rivivendo dei brutti momenti che vorrei solo dimenticare. Lo sbaglio più grande che faccio è quello di scaricare la mia rabbia sul marito e sull’altro figlio e poi mi sento così in colpa che sto ancora peggio…ho paura di diventare troppo aggressiva anche con il piccolo che ha solo 45 gg, come posso fare? se c’è una mamma che ha voglia di parlare mi scriva un messaggio, mi sento molto sola 🙁

  69. Ciao Elisa79, quello che stai passando è purtroppo frequente e come hai detto bene è difficile accorgersene per chi è fuori dalla situazione. La cosa importante è rendersi conto del malessere e se quelli intorno non ti aiutano dovresti provare a chiedere di più.Non hai amiche, sorelle, mamme e suocere con un po’ di buon senso? e se no non esitare a parlarne con il tuo medico di base, o cercare nel consultorio della zona, parlane al tuo ginecologo, all’ostetrica che ti ha seguito. A chiunque insomma ti possa stare vicino in questo momento. La rabbia che provi è un segnale di malessere, se chiederai aiuto sentirai anche la rabbia diminuire! Ma fallo!

  70. ciao a tutte,mi date forza per affrantare questo periodo,ho 2 figli uno di 4 anni e una di 4 mesi.la seconda gravidanza sempre una femminuccia l ho persa al 6 mese e dopo 4 mesi rimasi incinta della mia piccola principessa.Ora sto attraversando la depressione post parto e sembra ke solo oggi i miei familiari abbiano capito ke ho Bisogno di Aiuto,infatti mia mammma ha tel uno psicologo xke dice ke io nn posso vivere guardando tutto cn okki pessimisti, ho tanti malori e mi dicono ke è l allattamento ma io nn credo a nessuno, cosi sono sempre triste sola e i brutti pensieri m accompagnano tutti i giorni come un chiodo fisso.spero tanto ke questo periodo finisca presto.nn ne posso piu.

  71. Titty fai bene a chiedere aiuto! Non isolarti e cerca anche conforto in altre mamme, magari perché non intrecciare qualche amicizia alla scuola materna di tuo figlio? Fammi sapere come va e se vuoi sfogarti siamo qui…
    Bacioni

  72. Ciao Titty, scusa se intervengo, ma mi sono immedesimata in te e quindi non me la sono sentita di stare “zitta”. sono mamma di una bimba di quasi 16 mesi e questo post me lo sono letto tutto più volte perchè il timore di una depressione post parto è stato sempre il mio chiodo fisso avendone sentito parlare e avendo potuto vederla in alcune conoscenti. Io credo di aver avuto il classico periodo da baby-blues, ma questo non significa che si stia bene comunque… per cui ti consiglio vivamente di parlare, parlare,parlare…con tutti quelli che ti capitano a tiro, comprese le mamme di questo sito…non isolarti, confrontati e vedrai che tutto quello che senti non è così “malato”, che tutte, chi più chi meno, l’hanno provato. Io sono l’esempio vivente che il senso materno l’ho conquistato giorno dopo giorno…tutte le favole che circondano la maternità funzionano e si avverano solo per alcune mamme, la maggioranza di noi deve combattre quotidianamente con la solitudine e la sindrome della mamma-perfetta instillata da persone che non si ricordano più quanto sono difficile da affrontare certi momenti. Ti abbraccio. E abbi fiducia, affronta un giorno per volta, senza quasi pensare…fatti scivolare addosso tutto, vedrai che presto questi momenti saranno solo un ricordo. Lori

  73. Ciao, sono il papà di una bimba bellissima di 11 mesi appena passati. Leggendo le vostre testimonianze credo di capire che anche la mia compagna è afflitta da una depressione post parto anche se si manifesta con grande aggressività. Credo di esserle sempre stato vicino anche se mi afferma il contrario e soprattutto credo di essere profondamente innamorato di lei. Il problema però è che lei è convinta che io sia “una persona sbagliata” e dice di non essere più innamorata di me ma è convinta di questo e di sicuro non accetterà mai di parlarne con qualcuno. Caratterialmente, infatti, è molto riservata e non ha amiche o parenti coi quali voglia o possa confidarsi. Io sono disposto a tutto ma ho bisogno di aiuto per aiutare Lei ma come posso fare se si ostina a credere solo a se stessa?

  74. Ciao Gianni, mi dispiace molto per quello che state passando. In effetti è raro che un papà entri in un post come questo, vissuto più da mamme che sentono il bisogno di sfogarsi e confrontarsi. E’ difficile darti un consiglio, o meglio tante sono le cose che si possono dire, ma qual’è quella giusta è un mistero.Infatti dopo 11 mesi in genere le cose che prima hanno creato così tanti pensieri e ansie di solito si appianano grazie alla continua e reciproca conoscenza col proprio figlio, ad una routine che si instaura e che rassicura bimbo e mamma. L’importante in tutto questo è che la tua compagna non sia aggressiva nei confronti della bimba.Di primo acchito mi viene in mente di consigliarle di inserirsi in questo sito e parlare del suo problema in forma anonima,perchè sfogarsi le farebbe di sicuro bene. Tu infatti stai diventando la sua valvola di sfogo e su di te sta vomitando le cattiverie che ha paura a rivolgere a se stessa. Ti consiglio di lasciarle buttare fuori tutta questa “cattiveria”, ma anche di farla ragionare…insomma cercare di assecondarla (perchè altrimenti vedrebbe in te un altro nemico con cui lottare) e al tempo stesso cercare di spiegarle che le cose sicuramente potrebbero migliorare…che in due ce la potete fare…darle un filo si speranza in tutto il buio che vede. Non so probabilmente tutto questo lo hai già fatto chissa quante volte, purtroppo l’unico rimedio, se la cosa non è particolarmente grave, è avere tanta tanta pazienza da paret di tutti e due. facci sapere se le cose migliorano e se posso esserti di aiuto. auguri

  75. Per fortuna la sua aggressività la sfoga solo su di me, con la bimba è molto dolce. Il problema è che vuole che ci lasciamo e non so quanto tempo e quante volte ancora potrò rassicurarla che le cose cambieranno. Credo di fare già tanto affinchè questo avvenga ma il suo pensiero è che quello che dice di me non è ritrattabile. Scrivere su questo sito? E’ impossibile! E comunque sono già il suo nemico da eliminare.
    Anch’io non so più cosa fare! Mi sono reso disponibile a tutto ma non accetta confronti o dialogo. Ovviamente non credo di essere così sbagliato,di errori ne ho fatti ma sono umano!
    Per la tua o la vostra esperienza dopo questo tempo si può ancora parlare di crisi post parto?
    Grazie comunque per la vicinanza e scusa per lo sfogo.

  76. Non mi ringraziare, il minimo che si può fare in queste situazioni è cercare di essere se possibile di conforto..magari avessi avuto io persone vicine nei momenti difficili, i primi mesi dopo ilparto sono stati molto…pesanti per me e quindi credo di capire come state e come tu, in particolar modo, ti senti, perchè anch’io ho sfogato tanta rabbia su mio marito. Mi sentivo incompresa e vedevo la mia vita finita. altrochè il romanticismo dell’essere madre!!! Si credo che la vera depressione post parto si manifesta proprio qualche mese dopo la nascita ma da quello che ho letto in genere c’è un rifiuto nei confronti del figlio, un’astenia nel curare se stesse e il disinteresse per il bimbo.Il problema per te ora è che lei non vuole più dialogare, per lei l’unica soluzione è la separazione…Scusa se mi permetto ma era una gravidanza desiderata? Non è che ora ti veda come colui che l’ha in un certo senso “fregata”? Non conoscendo la vostra storia Non so cosa consigliarti…magari stare lontano più ore da casa e renderti meno disponibile, nel senso che capisca che alla fine ha bisogno di te come compagno e la bimba come padre…Spero che altre mamme o Unamamma ti possano aiutare di più. Un abbraccio

  77. La bimba l’abbiamo voluta, desiderata e cercata tutti e due ma si sente “fregata” lo stesso per i motivi suddetti.
    Io tutt’ora voglio la mia famiglia e non solo la bimba o Lei ma tutte e due insieme.
    Ciao.

  78. Mi spiace. Inutile dire delle ovvietà come il fatto che la presenza di un figlio ti cambia la vita, ma è così, devi riconsiderare tutto nella tua vita perchè ora c’è qualcuno che ha bisogno di te e ha delle priorità.Non si transige. Non è facile, io sono diventata madre a 40anni, quindi avevo una vita mia prima, soddisfacente e sudata anche a livello professionale e desidare un figlio non è la stessa cosa che averlo lì e dover stare al suo totale servizio, forse è questo che la tua compagna fa fatica ad accettare…quello che tante volte scherzando su questo sito si dice…dei padri che non hanno il senso del sacrificio e tutto è sulle spalle della madre. Ma come sai e sono sicura sa anche Lei, tutto questo sacrificarsi dura poco tempo e bisogna pazientare. E’ un peccato che in futuro Lei possa ricordare il primo anno di sua figlia, pieno di scoperte e novità, come un momento infelice. E’ una cosa su cui sarebbe bene riflettere.Ciao

  79. Ciao Gianni, per capire se la tua compagna ha una depressione post-partum è necessario un medico,
    ma da quel che dici lei non accetta di parlare del problema. E´ dolce con la bambina e aggressiva con te. Può darsi che ci sia realmente un problema di coppia- da parte sua- o che l´aggressività che dirige nei tuoi confronti sia la rabbia che vive nei confronti del cambiamento che la maternità ha portato nella sua vita e che non sa esprimere in altro modo. Il fatto che lei non abbia amiche o parenti con cui confrontarsi ( o che non voglia) certo non aiuta. Prima della nascita della bambina era già stata aggressiva? O è una cosa che è venuta dopo. Quanto è cambiata la sua vita da prima della bambina? Non è detto sai che desiderare un figlio sia garanzia che poi tutto fila liscio. A volte è proprio la differenza tra quell´idea idilliaca che avevi di un figlio e la realtà, che fa andare in tilt. La delusione di una situazione più difficile di quanto si era immaginato. E a volte la rabbia è l´unico modo di esprimere quella delusione. Sbagliato, ma è un modo. Apprendere a dare un nome ai malesseri è qualcosa non così naturale, per questo sarebbe importante che lei si confrontasse con altre persone. Specialisti, ma anche donne-madri che possano condividere quegli stati d´animo. Un sito come questo sarebbe già ottima cosa. Intanto, visto che lei rifiuta per ora ogni cosa, ti consiglio sì di starle vicino, e questo tuo messaggio dimostra la tua attenzione, ma anche di provare ad essere autorevole. La rabbia femminile è parecchio placata dall´autorevolezza maschile. Come reagisci tu alla sua aggressività? Come provi a fermarla? Magari mi sbaglio ma io temo che in alcune situazioni più si tenta di essere comprensivi più la rabbia dell´altro aumenta. Spero di non essere fraintesa, non sto dicendo che devi essere aggressivo anche tu, ma che dovresti provare ad essere autorevole. A darle dei limiti. E, se ti va di rispondere, non ho capito bene anche fino a che punto arriva l´aggressività. E´ verbale? Lancia oggetti? Fin dove arriva? Perché è una differenza importante.
    marilde

  80. Gianni, ho letto il tuo scambio di opinioni con Lory che ringrazio per essere intervenuta in tuo soccorso. Ho pensato di allertare Marilde, l’autrice del libro “La solitudine delle madri” (che ho recensito di recente) che si occupa di queste problematiche e la ringrazio tanto per la sua tempestività. Spero che le parole di Lory e di Marilde ti abbiano aiutato in qualche modo a chiarire la situazione. Sono d’accordo sull’idea dell’autorevolezza che dovresti avere nei confronti di tua moglie, probabilemnte cerca dei limiti, ti mette alla prova. Dolcezza e fermezza, ma anche tanta pazienza, che mi sembra tu abbia in abbondanza. Sei davvero un bravo marito ed il momento è difficile. Chissà che non le faccia piacere leggere il libro di Marilde, se non ama internet potrebbe essere un’altra strada! Tienici aggiornate.

  81. Grazie Marilde, hai espresso in maniera decisamente più professionale, competente e chiara ciò che io cercavo di dire.
    sto aspettando il tuo libro che forse sarebbe utile anche alla compagna di Gianni.
    Ciao

  82. Grazie Unamamma, questo sito mi è stato di enorme aiuto nei momenti bui, quindi quando leggo e mi rivedo così sola e disperata in cerac di una parola di conforto non posso far altro che cercare di essere utile. Ciao a presto

  83. Ciao, Marilde
    inizio rispondendo alle tue domande finali.
    L’aggressivtà della mia compagna è anche fisica ed evito di scendere nei dettagli. Sono convinto di ciò che dici riguardo all’autorevolezza da usare e forse siamo a questo punto anche perchè ho sempre cercato di essere accondiscendente. Tranquilla/e non mi permetterei mai di usare le mani se non per fermare le sue. Ho sempre avuto paura della sua determinazione da quando so quanto la amo. Lei è un’immigrata e per stare fuori da certi giri (essendo venuta da sola) ha dovuto sicuramente farsi una scorza molto dura e spesso fuggire da situazioni allarmanti. Penso che questo abbia aumentato molto la diffidenza nel prossimo ed è diventata la sua “forma mentis”. Anche di me non si fida!
    Ad essere sincero penso anche di essermi comportato superficialmente in alcuni casi magari non essendo attento alla sue sensibilità ma mai ho voluto far del male. Prima della nascita della bimba non aveva mai manifestato questa aggressività ma ora credo che avvenga quello che dici tu. L’illusione di una vita idilliaca è svanita. La sua vita ora ritengo che possa essere considerata serena: la bimba la portiamo al nido qualche ora e lei può dedicarsi al lavoro, alle commissioni ecc.

  84. Gianni, la sua vita non è serena a giudicare dalle sue reazioni, e certo non lo è la tua.Non sei entrato nei dettagli ma mi pare di capire che questa aggressività non sia per nulla sporadica. Lei non vuole aiuto. Ok. Non puoi obbligarla. Ma puoi invece chiedere aiuto tu per te. Capire come mai accetti una situazione dannosa per entrambi. Fare qualche incontro con un terapeuta ti aiuterà a mettere a fuoco meglio le cose. Tu hai chiesto aiuto attraverso un sito e dunque puoi fare il passo successivo. Informati nella Asl della zona in cui vivi, al consultorio. E se provi vergogna cerca in una città vicina. Ti parlo della vergogna perché è la cosa che frena di più nel chiedere aiuto. Succede a una donna, ancor più a un uomo. Ma c’è un aumento spaventoso di violenza femminile nei confronti dell’uomo. Molto più di quanto si dice. Se lei ha avuto una storia difficile, come lasci intuire, è probabile che abbia accumulato parecchio. Ma tu, sei il suo cestino? No. E questo lei deve averlo ben chiaro. Se non ce l’ha, sta a te spiegarglielo. E’ qui che serve l’autorevolezza.
    Provaci! E tienici aggiornate.
    Marilde

  85. leggendo questo blog mi sono sentita meno sola e meno “malata.Sono la mamma di due splendidi cuccioli di sette anni e sei mesi e in questo periodo sento di non farcela più.Le notti insonni , la solitudine quotidiana un marito pressochè assente e non consapevole del mio disagio fanno si che quando arriva la sera il mio unico pensiero sia:”finalmente anche oggi è passato”.Lavoro nel settore psichiatrico ed ho conosciuto ed aiutato tante mamme in difficoltà come me , ma ora che sono io ad aver bisogno nessuno riesce a capirlo perchè pensano che io sia quella forte. La forza me la danno i miei cuccioli , ci sono attimi bui di disperazione inadeguatezza tristezza profonda ma credo che passerà come per me è passato la prima volta, so che ci si può fare , che ci si arriva prima o poi in cima alla salita….l’importante è avere fiducia in noi stesse e nell’amore per i nostri figli!

  86. Ale e Ale, benvenuta tra noi! Lavorando nel tuo campo vedo che hai già capito tutto!!! Hai fatto un’accurata analisi della tua situazione! Spesso chi è considerato più forte di carattere è più penalizzato, perchè tutti pensano che non abbia bisogno di aiuto! Invece fai capire che sei vulnerabile e chiedi aiuto a chi ti sta vicino. Un abbraccio forte e a presto.

  87. Ciao a tutti…che bello poter leggere queste cose,capire di non essere sola.Io ho 28 anni e ho partorito il 9 febbraio il mio secondo figlio,ho un bimbo di 4 anni e mezzo.Non vedevo l’ora di avere questo bambino e adesso che è qui sento una grande confusione,stanchezza,tristezza,mi sembra che accudire questo cuccilo sia “noioso” perdonatemi il termine.Ho problemi con mio marito,da tempo la nostra relazione va molto male,lui è molto chiuso e io mi sono sentita sola tutta la gravidanza e anche adesso.Ho problemi ad allattare tra ragadi e ingorghi mammari,soffro da piangere e piango spesso per questo e per tutto il resto ,vedo tutto impossibile,tutto in salita e non voglio nessuno vicino,vorrei solo che mio marito fosse presente e parlasse con me…mi sento molto sola.
    Il mio bimbo di 4 anni è un angelo,vivacissimo ma buono per fortuna ma non ho voglia nemmeno di dedicarmi a lui.Ho paura che quando mio marito rientrerà a lavoro,tra una settimana circa,dovrò fare tutto da sola,preparare il bambino per la scuola materna,portarlo mentre il piccolo piange ecc..
    Scusate questo elenco di disagi ma mi sento così confusa,non capisco cosa mi spaventa o preoccupa di più.vorrei andare dallo psicologo ma qui nel mio paese gratuito c’è il consultorio dove lavora una dott che ho già conosciuto e non mi trovo col suo modo di lavorare.
    grazie per l’attenzione…aspetto qualche chiacchierata con qualche mamma o chi voglia darmi una mano..
    Grazie ..baci

  88. cara viviana, mi ritrovo nelle tue parole e nella tua tristezza. Ti scrivo dopo una notte da incubo in cui il cucciolo di sei mesi si è svegliato di continuo e mio marito si è solo preoccupato di non potersi riposare abbastanza per il lavoro non mi ha degnato ne di comprensione nè di aiuto e per fortuna che l’altro bimbo ha dormito!é incredibile come gli uomini non abbiano un minimo di comprensione e di compassione e si arrabbiano pure. Sono stanca stremata ma fiduciosa perchè SO CHE PRIMA O POI FINIRA’, coraggio , se ne senti il bisogno parla con lo psicologo parla, parla e parla, ti sentirai più leggera e più forte.Anche se dovrai fare da sola non ti abbattere , noi donne si fa sempre e meglio da sole, vedrai CE LA FARAI.
    Un caldo abbraccio Ale e Ale

  89. Viviana, Ale e Ale ha ragione, parla con lo psicologo, ma anche solo con degli amici/parenti/conoscenti. Credimi, esternare quello che provi è fondamentale!!!
    Non sei la sola in questa situazione e sappiamo tutti che all’inizio non è facile, ma cara la mia Ale/Ale, anche più avanti si passeranno delle notti insonni. Tutt’ora con la mia piccola di 21 mesi mi sveglio più volte e mio marito non si accorge di nulla…e lavoriamo tutti e due!!! Ma la mamma è sempre la mamma!!! Vi consiglio, se volete, di lasciare un commento anche a seguito del post https://www.unamamma.it/2009/01/13/la-solitudine-delle-madri-di-marilde-trinchero/ anche perchè l’aitrice del libro segue il mio blog e spesso risponde alle mamme! Tenete duro e ricordatevi che noi siamo qui per voi!!

  90. Eccomi ancora qui..grazie per i vostri consigli.con lo psicologo non posso parlare xchè non me lo posso permettere e come ho detto quella del consultorio l’ho conosciuta e non fa al caso mio!non ho amici con cui poter parlare di questo.
    La situazione non sta cambiando il mio unore è grigio vedo sempre tutto in salita.Sto avendo delle grandi difficoltà con l’allattamento e non so che decisioni prendere:(
    un saluto a tutti e grazi mille ancora

  91. Ciao Viviana, io non so dove abiti, ma perché non ti rivolgi dove hai partorito? So che ci sono molte strutture ospedaliere che offrono dei servizi di assistenza alle neo mamme.
    Per quanto riguarda l’allattamento, chiedi consiglio al pediatra del tuo bimbo, oppure perché non contatti la Leche League Italia: http://www.lllitalia.org?
    Sono sicura che ti possono aiutare…! Coraggio!
    Bacioni

  92. L’allattamento è , cara viviana,uno dei momrnti più duri ma allo stesso tempo più belli della tua nuova vita con tuo figlio. Te lo garantisco ,io ancora allatto il mio topolino di 6 mesi quasi esclusivamente al seno anche perchè con lo svezzamento non vuole saperne ! Nelle lunghe notti sono ancora 5 , 6 , 7 , le poppate che mi fa….. però questo splendido momento di intimità con tuo figlio non tornerà dunque goditelo e se ci sono problemi parlane con le ostetriche del consultorio, o con il personale del reparto dove hai partorito.
    Ti do un consiglio: quando allatti cerca di essere serena , rilassata e felice perchè trasmetterai le tue emozioni alla creatura che hai in braccio.
    Anche io sto attraversando un periodaccio, una crisi di tristezza profonda , di stanchezza e scoraggiamento e ancora non sono rientrata al lavoro ! Non sentirti sola, cerca il coraggio nel tuo cucciolo e pia piano la salita diverrà discesa!
    A presto, Ale e ale

  93. grazie Ale e Ale…sono delle parole verissime le tue,io il mio primo figlio l’ho allattato 5 mesi e non ho avuto grossi problemi,con questo invece ho un sacco di dolori,ragadi,ingorghi,sono stata in ospedale varie volte dalle ostetriche e dalle pediatre della neonatologia che sono veramente qualificate però i miei dolori non passano e aumenta l’ansia e la depressione così ora sto utilizzando il tiralatte e quando non basta do il latte in polvere,la cosa mi rende profondamente triste in tutti i casi,ma non potevo più attaccarlo al seno perchè ogni volta mi mettevo a piangere dal dolore e come hai detto tu sono sensazioni che si trasmettono al bimbo, quindi puoi capire il mio stato d’animo.In cuor mio spero che in un paio di giorni senza attaccarlo leragadi guariscano e possa ricominciare l’allattamento al seno

  94. grazie anche a una mamma bis non avevo letto.Come ho scritto sopra sono stata varie volte all’ospedale e sono stati grandiosi.Ora mi collego al sito che mi hai suggerito..Grazie di cuore

  95. Cara Viviana , il problema delle ragadi l’ho avuto anche io con il primo figlio e ti credo sono veramente terribili!Ho urlato dal dolore per mesi ogni volta che allattavo finchè al sesto mese poichè avevo delle ferite profonde ho dovuto interrompere l’allattamento per curarmi con farmaci appropriati.Non sentirti triste o meno mamma se dai il latte in polvere, puoi dare a tuo figlio ugualmente tanto amore e affetto anche se non lo fai tenendolo attaccata al seno.Tuo figlio ha bisogno di te in forma e duque pensa un pò a te stessa.Scrivo dopo una notte infernale in cui non ho praticamente dormito , mio marito è scappato nel divano e mio figlio più grande alle tre era nel lettone con me! sono esausta il cucciolino che è anche influenzato, si sveglia spessissimo e si riaddormenta solo se attaccato al seno, non so più cosa fare, rifiuta le pappe e vuole solo il mio latte.Io con l’altro figlio non ho mai avuto questi problemi mangiava e dormiva ed ora mi sento veramente incapace.Ho chiesto aiuto a mio marito ma lui di tutta risposta ha detto:”Ce la fanno tutte e ce la farai anche tu!”.Qualcuno può darmi un consiglio? Un abbraccio a Viviana e a presto.

  96. Ale & ale, se il tuo cucciolo é influenzato purtroppo devi lasciare passare qs. periodo di malattia per tornare ad una certa normalità… A 6 mesi il tuo bimbo trova consolazione solo nel seno ed é normale perché ogni bambino è diverso, ci sono quelli più mammoni e quelli meno… Così é stato anche per i miei 2: la più grande si consolava più facilmente mentre il piccolo meno ed era sempre attacccato a me (anche adesso!). Quando si hanno bambini malati non é facile e la fatica risulta doppia, ma non ti abbattere e vedrai che la situazione poi si normalizzerà!
    Un bacio

  97. Capisco che questo momento in cui il mio cucciolino è influenzato ha più bisogno di me, ma anche quando sta bene è la stessa cosa.Per lui il seno è vitale, non c’è ciuccio non c’è carezza o coccola che lo sostituisca e per me sta diventando un calvario sia di giorno (rifiuta pappe , papppine eccetera) che di notte dove se non sono 10 sono 12 i risvegli per ciucciare.Sto tenendo duro cerco di resistere ma non so ancora per quanto e poi sono sempre più sfinita. So che passerà guardo lontano in positivo , ma che fatica! Grazie a unamammabis

  98. Anche i miei 2 bimbi, purtroppo, non hanno preso mai il ciuccio e per questo si attaccavano sempre…! Non é stata una passeggiata perché poi hanno 14 mesi di differenza ed all’inzio é stata davvero dura! E’ stato un lungo lavoro di biberon e tazze magiche ma alla fine ce l’ho fatta! Ricordo ancora come un incubo quel periodo ma prima o poi arriva la luce in fondo al tunnel! Un bacione

  99. è bellissimo vedere quante mamme trovino conforto scrivendo qui e da quanto tempo!!!
    Spero tanto che per tutte noi in dificcoltà arrivino presto momenti di serenità.Intanto con l’arrivo della notte a me aumenta l’ansia e non so che fare per cercare di scacciarla,qualcuno ha un consiglio?
    un abbraccio a tutti

  100. grazie mille unamamma,non ci avevo pensato…si lo conosco i fiori di bach,li ho presi anni fa quando soffrivo d’ansia e di attacchi di panico,ho anche dei libri

  101. sono mamma da 2 mesi di Edoardo, un bimbo che mi ha fatto fare una bellissima gravidanza ma che ora che e’ nato mi sta facendo crollare a pezzi..faccio fatica ad entrare in sintonia con lui ed ogni piccolo disturbo che lui ha,lo vivo con ansia…come se avesse qualcosa che non va…due settimane fa ho perso il sonno a causa di notti passate senza poter chiudere occhio…e la mia amica farmacista dice che probabilmente soffro di un po’ di depressione post partum..consultando il medico ed il ginecologo mi consigliano di non prendere alcun farmaco,in quanto allatto Edoardo al seno…ricorro alla melatonina per vedere di cercare di regolarizzare almeno il sonno e per un po’ di giorni va bene…poi il problema si ripresenta ed io non so piu’ cosa fare…quasi quasi smetto di allattare per potere curarmi…per fortuna che ho un marito con tanta pazienza che ascolta tutti i miei sfoghi…mi piacerebbe poter riprendere in mano la mia vita di sempre ma invece di uscire, quando il bimbo dorme, preferisco tentare di dormire anch’io…senza risultato!!!in piu’ c’e’ il tempo schifoso che non aiuta per niente..vivo le giornate sperando che il tempo passi in fretta ed Edoardo diventi meno dipendente da me.

  102. Ciao Annalisa, questo è il periodo “peggiore”, passerà con l’arrivo della bella stagione, resisti e prendi qulche fiore di Bach, fatti consigliare da un farmacista omeopatico.

  103. C’é stata purtroppo un’altra tragedia a proposito della depressione post parto e cioé mi riferisco a quella mamma e alla sua piccolina vicino a Bolzano. Io mi chiedo quando si farà seriamente qualcosa per aiutare le neo mamme nella loro disperazione e solitudine!

  104. ciao annalisa..
    sono una neo mamma di una bimba di 2 mesi meravigliosa…ho la depressione..gia’ in passato avuta e superata. ho deciso di farmi curare immediatamente perchè conosco sintomi e quanto si stia male.ho tolto il latte al primo mese ma lei sta benisssimo con l’artificiale. solo che anche per me il sintomi dannoso e’ insonnia! e la mia piccola dorme!vorrei sapere di piu’ della tua esperienza se e’ passata e come…..scrivimi please silvia_zecchini@hotmail.com
    ho tante persone intorno tanti aiuti….ma mi sono stabilita da mia madre e quindi mio marito non si sente ancora padre..ma fino a chre non staro’ regolare almeno regolare non riesco a fare altro..
    ti prego contattami
    silvia

  105. se altre ragazze hanno i miei problemi e vogliono un confronto per favore scrivetemi via mail…..
    insonnia=depressione per me
    dormire=umore normale e gioia per stella la mia piccola…..
    che si fa??
    baci a presto

  106. Per tutte le mamme di Roma, potete chiedere e trovare aiuto a tor Vergata, con un nuovo sportello.

    S.O.S. MAMMA
    A partire dall’11 Aprile 2012 la U.O.C. di Psichiatria in collaborazione con l’U.O.C. di Ostetricia e Ginecologia ha attivato al Policlinico Tor Vergata lo Sportello di Ascolto per le future e neo mamme per la Prevenzione e la cura della Depressione in gravidanza e post-partum.
    Se sei una futura o una neo-mamma (massimo da 12 mesi) ti invitiamo a venire a trovarci per un colloquio informativo presso lo Sportello di Ascolto il mercoledi dalle 14.00 alle 18.00 presso l’ambulatorio Specialistico di Ginecologia, Piano Terra – Torre 8, stanza 108.
    Oppure telefona al 06/41400129 interno 205 (ricerca automatica- tasto 2- tasto 3 – tasto4) dal lunedi al venerdi dalle ore 11.00 alle 12.00
    Oppure scrivi una mail a sosmamma@ptvonline.it.

  107. Mi rispecchio molto in questo articolo, anche io ho soffertodi depressione post parto e, cercando in rete mi sono imbattuta in un video che propone di alleviare la mia sofferenza. A poco a poco sto cominciando a eliminare le cause del mio disagio.

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