Secondo i risultati dell’indagine “Con i Bambini – Demopolis“, che ha messo in luce le preoccupazioni e le speranze di genitori ed insegnanti, sembra di no.
Sogniamo una scuola sempre più inclusiva, ma quelle che vediamo cadono ancora a pezzi. Abbiamo paura della violenza tra i più giovani, delle baby gang, degli episodi di bullismo o cyberbullismo e del consumo di alcol e droga. Ma anche timore della dipendenza da cellulari e tablet. Vorremmo più spazi dedicati ai più piccoli, ma nella stragrande maggioranza dei casi mancano.
Nell’indagine condotta in occasione della prossima Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, il 20 novembre, i numeri raccontano le disuguaglianze e la loro percezione: per oltre il 70 per cento degli intervistati – un campione di insegnanti, genitori con figli minorenni e rappresentanti e operatori del terzo settore – le disuguaglianze tra i minori in Italia sono aumentate nell’ultimo biennio.
Invece la buona notizia è che da oggi le deputate mamme potranno allattare i loro bebè nell’Aula parlamentare: l’allattamento potrà avvenire in apposite postazioni nell’ultima fila superiore dell’emiciclo, oppure in una tribuna riservata.
Viene consentito quindi, alla deputata che ne faccia richiesta, di fare ingresso in Aula durante le sedute, con il proprio figlio, entro il primo anno di età del bebè, per consentirle l’allattamento senza dover interrompere la propria partecipazione alla seduta.
È il risultato di una battaglia iniziata anni fa per conciliare i diritti delle donne deputate e permetter loro di non assentarsi dai lavori parlamentari.